Esone: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 37.117.190.202 (discussione), riportata alla versione precedente di Valepert Etichette: Rollback SWViewer [1.4] |
|||
(49 versioni intermedie di 22 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Nota disambigua
{{s|biologia molecolare}}▼
Gli '''esoni''' costituiscono, insieme agli [[introne|introni]], la porzione di un [[gene]] (eucariotico o di archeobatteri) che viene trascritta dalle [[RNA polimerasi]] durante il processo di [[Trascrizione (biologia)|trascrizione]].
Gli esoni
L'mRNA maturo, negli [[Eucarioti]], è infatti di solito costituito oltre che dalla parte codificante ([[Coding DNA sequence]] o CDS), anche da due regioni non tradotte ([[UTR]]) poste una al 5' e l'altra al 3' del [[mRNA|trascritto]]. Questo comporta quindi l'esistenza di esoni completamente o parzialmente non codificanti, ossia quelli che andranno a costituire le [[regioni non tradotte|UTR]] del [[mRNA|trascritto]] maturo.▼
Spesso, erroneamente, viene affermato che gli esoni costituiscono la parte codificante del genoma; questo è vero solo in parte: se, infatti, è vero che tutta la sequenza che codifica una proteina deve risiedere su uno o più esoni, non è invece sempre vero che un esone sia codificante: esoni non codificanti sono stati individuati in molti geni umani. Nel DNA degli Eucarioti un gene è composto da un certo numero di esoni e di introni; questi ultimi possono essere di dimensioni molto varie anche dell'ordine di centinaia di migliaia di basi. Molte fasi dei meccanismi di rimozione degli esoni durante la maturazione dell'[[mRNA]] sono ancora sconosciute mentre alcuni passaggi cominciano ad essere noti: ad esempio generalmente gli esoni sono delimitati da due coppie di nucleotidi, un GT e un AG, ma questo da solo non è sufficiente a definire l'esone. Si tratta comunque di un processo estremamente preciso, che deve identificare un piccolo esone di qualche decina o centinaia di basi in mezzo a una regione cromosomica che può essere di centinaia di migliaia di basi e inoltre se questi meccanismi vengono meno, come succede ad esempio quando le sequenze GT e AG vanno incontro a mutazione, gli esoni non vengono riconosciuti in maniera appropriata e ne deriva la produzione di un RNA anomalo, che non è in grado di produrre la proteina normale: è quanto succede in numerosi pazienti affetti da malattie genetiche.
▲L'mRNA maturo, negli [[Eucarioti]], è
== Storia ==
Il termine "esone" (in inglese "exon" da "expressed region") fu coniato dal [[biochimica|biochimico]] americano [[Walter Gilbert]] nel 1978: "la definizione di [[cistrone]] dovrebbe essere sostituita da questa unità di trascrizione che contiene regioni che andranno perse nel messaggero maturo – che suggerisco di chiamare introni (in inglese "introns" da "intragenic regions") – alternate con regioni espresse definite esoni."<ref>{{cita pubblicazione|autore=Gilbert W |titolo=Why genes in pieces? |rivista=Nature |volume=271 |numero=5645 |pagina=501 |anno=1978 |mese=
Questa definizione fu originariamente coniata per i trascritti codificanti proteine che subiscono splicing prima di essere tradotti. Successivamente il termine incluse sequenze rimosse dagli [[rRNA]]
{{cita pubblicazione|autore=Kister KP, Eckert WA|titolo=Characterization of an authentic intermediate in the self-splicing process of ribosomal precursor RNA in macronuclei of Tetrahymena thermophila|rivista=Nucleic Acids Research|volume=15|numero=5|data=11 marzo 1987|pp=1905-1920|doi=10.1093/nar/15.5.1905|pmid=3645543}}
</ref>, i [[tRNA]] e più tardi è stato utilizzato anche per le molecole di RNA che originano da differenti parti del genoma che sono legate da trans-splicing.
== Funzione ==
[[File:Gene structure.svg|Struttura genica|destra]]
Alcuni degli esoni formeranno in parte o interamente la regione non tradotta al
I trascritti provenienti dallo stesso gene potrebbero non avere la stessa struttura esonica, dal momento che, mediante il processo di [[splicing alternativo]],
[[Policistronico#
== Tipologie ==
Oltre alla già accennata divisione in esoni codificanti e non codificanti, gli esoni possono quindi essere divisi in costitutivi e alternativi.
Gli esoni costitutivi di un [[gene]] sono presenti in tutti gli [[mRNA]] prodotti da quel [[gene]], invece gli esoni alternativi si ritrovano solo in un sottoinsieme dei trascritti derivanti dal gene. Le [[proteina|proteine]] derivanti dalla [[sintesi proteica|traduzione]] di trascritti alternativi dello stesso [[gene]], sono dette [[isoforma|isoforme]].
== Il rimescolamento degli esoni ==
== Dati statatistici relativi ai geni umani ==▼
Gli esoni sono coinvolti in un processo di rimescolamento, meccanismo che permette la creazione di nuovi geni. Le evidenze<ref>{{cita libro|titolo=Biologia molecolare del gene|autore=James D. Watson|editore=Zanichelli|anno=2009|ed=6|pagine=416-417}}</ref>
[[File:Esoni geni umani.jpg|thumb|400px|right|Dati statistici esoni umani]]▼
che supportano l'esistenza di questo fenomeno sono le seguenti:
Il numero degli esoni nei [[geni]] umani è mediamente pari a 9 ed è generalmente correlato alla lunghezza del gene. Talvolta però ci sono delle variazioni, come nel caso del gene per la Titina, che è caratterizzato da un numero di esoni molto elevato (363). Le dimensioni degli esoni interni sono poco variabili di norma e mediamente pari a 122 coppie di basi. Al contrario gli esoni al 3' dei geni possono essere notevolmente più lunghi. Inoltre, mentre per quanto riguarda le dimensioni degli esoni possiamo affermare questa ridotta variabilità di dimensioni, non si può dire lo stesso riguardo alle dimensioni degli [[introni]], che al contrario possono essere molto variabili.▼
* all'interno delle [[proteine]] codificate dai [[geni]], sembra che ciascun esone codifichi per un'unità indipendente della proteina (dominio);
* molti geni e le rispettive proteine composte da unità ripetute (come le [[immunoglobuline]]) si sono in parte evoluti tramite la duplicazione e la divergenza degli esoni: la presenza di [[introni]] tra ciascun esone renderebbe la duplicazione più probabile;
* esoni simili si trovano a volte in geni non correlati e questo potrebbe indicare che alcuni esoni sono stati probabilmente riutilizzati in geni codificanti proteine differenti (per esempio il gene per il recettore delle LDL contiene alcuni esoni che sono evolutivamente correlati con gli esoni che si trovano nel gene che codifica per il precursore del fattore di crescita epidermico e con quelli del gene del complemento C9).
La maggiore lunghezza degli introni rispetto a quella degli esoni assicura il più facile verificarsi di eventi di ricombinazione all'interno degli introni, piuttosto che livello degli esoni. Quindi è più probabile che gli esoni vengano rimescolati piuttosto che interrotti.
▲[[File:Esoni geni umani.jpg|thumb|
▲Il numero degli esoni nei [[geni]] umani è mediamente pari a 9 per ogni gene (per un totale di circa 180.000 esoni nell'intero genoma) ed è generalmente correlato alla lunghezza del gene. Talvolta però ci sono delle variazioni, come nel caso del gene per la
{|class="wikitable sortable" style="text-align:center"
Riga 67 ⟶ 73:
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Introne]]
* [[Gene]]
* [[Splicing alternativo]]
* [[Untranslated region]]
* [[mRNA]]
* [[Trascrizione (biologia)]]
* [[Regione codificante del DNA]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|wikt|preposizione=sull'}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://goldbook.iupac.org/E02268.html|IUPAC Gold Book, "exon"|lingua=en}}
{{Biologia molecolare}}
{{Genetica}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:RNA]]
|