Locomotiva FS 660: differenze tra le versioni

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{{Box treno/Vapore
|Nome = Locomotiva Gruppo FS 660<br> ex RM 3101–3200
|Immagine= It GF 230 3101RM_3134.jpg
|Didascalia= La locomotiva RM 3101 "[[Galileo Ferraris]]", poi FS 660.001, costruita da Ansaldo, Sampierdarena.
}}
{{Box treno/Dati costruzione
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|Tipo_elemento=
|Dimensioni= 16.880 x ? x 4.198 mm
|Capacità= Acqua: 13 m³<br/>Carbone: 4,5 t
|Piano_del_Ferro=
|Passo_tra_carrelli= 3.920 (passo rigido)
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|Superficie_riscaldamento= 133,03
|Superficie_surriscaldamento=
|Pressione_in_caldaia= 14
|Pressione_massima= 14
|Potenza_Massima=
|Potenza_Continuativa= 566 (a 60 km/h) [[Chilo (prefisso)|k]][[Watt|W]]
|Sforzo_Trazione_MassimoForza_di_trazione_massima= 8.720
|Sforzo_AvviamentoForza_allo_spunto= 6.220
}}
{{Box treno/Chiusura}}
Le '''locomotive FS 660''' erano un gruppo di [[locomotiva a vapore|locomotive a vapore]] con [[tender (treno)|tender]], di rodiggio 2'C, per treni viaggiatori, provenienti dal riscatto della [[Rete Mediterranea]] dove erano state immatricolate nella serie 3101–3200. Entrarono a far parte del parco delle [[Ferrovie dello Stato]] dopo la costituzione delle stesse nel [[1905]].
 
==Storia==
Le locomotive erano state progettate dall'Ufficio d'Arte di Torino alla fine del [[XIX secolo]] allo scopo di potenziare il parco di macchine veloci e potenti per i treni viaggiatori più importanti. Vennero costruite da fabbriche diverse, in base alle ordinazioni, e consegnate alla società committente a partire dal [[1900]]. La prima unità venne prodotta negli stabilimenti della [[Ansaldo]] di [[Sampierdarena]], immatricolata come RM 3151, successivamente rinumerata 3101 e successivamente comeinfine FS 6601; fu l'unica ad essere costruita da Ansaldo e presentava la particolarità di avere la caldaia alla pressione di esercizio di 13 bar, inferiore a tutte le altre. Questa unità venne esposta all'[[Esposizione Universale di Parigi del 1900]]. Nel [[1901]] vennero consegnate 18 unità da parte della [[Krauss-Maffei (industria)|Maffei]] di [[Monaco di Baviera]]. L'anno dopo, il [[1902]], le [[Officine Meccaniche (azienda)|Officine Meccaniche]] di [[Milano]] consegnarono le proprie 10 unità e 10 le consegnarono nello stesso anno le [[Costruzioni Meccaniche di Saronno]]. La fabbrica di locomotive [[Napoli|napoletana]] [[Cantiere Pattison|Hawthorn-Guppy]] consegnò 5 locomotive nel [[1903]] e 7 locomotive nel [[1904]] completando così la fornitura complessiva di 51 macchine. Nelle FS le unità furono immatricolate come ''6601-6651'' mantenendo il proprio numero progressivo precedente.
Una locomotiva, la RM 3122 ''Felice Cavallotti'', venne esposta all'[[Esposizione Universale di Parigi del 1900]]<ref>{{Cita|Bonazzelli, l'Album delle locomotive|p. 11}}</ref>.
[[File:FS 660.jpg|thumb|left|La locomotiva RM 3134 "[[Rosolino Pilo]]", poi FS 660.034.]]
 
== Caratteristiche ==
La locomotiva era a vapore saturo e doppia espansione ed aveva la classica forma delle macchine progettate dalla ''Mediterranea'' con corpo cilindrico di diametro anteriore più piccolo (1.430&nbsp;mm) e posteriore più largo (1.562&nbsp;mm) raccordati da una sezione tronco conica centrale in corrispondenza della quale era posto il [[duomo (termotecnica)|duomo]] con la valvola di sicurezza a bilancia. La cabina di guida era posteriore e di tipo tradizionale con parte posteriore aperta e comunicante con il tender; il tutto poggiava su un telaio a longheroni piani di acciaio su cui prendevano posto 3 assi accoppiati di grande diametro (1.830&nbsp;mm) e un carrello biassiale anteriore portante girevole e in grado di traslare sul perno di 80&nbsp;mm per l'inscrizione in curva<ref name="ReferenceA">{{Cita|L'album delle locomotive|tav. 116}}.</ref>.
 
La lunghezza totale della caldaia era di 8.186&nbsp;mm, con un contenuto di acqua (10&nbsp;cm sul cielo del forno) di 5,1&nbsp;m³ e un volume di vapore di 2,6&nbsp;m³; la pressione massima di esercizio della caldaia era stabilita in 14 bar ad eccezione della 1<sup>a</sup>ª unità costruita dalla Ansaldo che era 13 bar. I tubi bollitori, con lunghezza tra le piastre di 3.800&nbsp;mm, erano 214 del diametro di 52/47 e costituivano una superficie tubiera di riscaldamento di&nbsp;m<sup>2</sup> <ref>Le unità 15, 20, 25 e 35 avevano 227 tubi e maggiore superficie di riscaldamento.</ref>. La produzione oraria di vapore asciutto era di 7.600&nbsp;kg. Le ''660'' avevano un forno piuttosto lungo, 2.700&nbsp;mm, e largo 1.225 con una griglia che raggiungeva la superficie totale di 2,75&nbsp;m<sup>2</sup><ref name="ReferenceA"/>.
Le ''660'' avevano un forno piuttosto lungo, 2.700&nbsp;mm, e largo 1.225 con una griglia che raggiungeva la superficie totale di 2,75&nbsp;m<sup>2</sup><ref name="ReferenceA"/>.
 
Il motore era a 2 cilindri esterni con distribuzione a cassetto equilibrato per quello a bassa pressione e a stantuffo per quello ad alta pressione<ref>Alcune locomotive avevano la distribuzione a stantuffo anche sulla ''bassa pressione''.</ref>. Il meccanismo di comando della distribuzione era del [[Distribuzione Walschaerts|tipo Walschaerts]]. Lo sforzo di trazione massimo sviluppabile dalla macchina era di 8.720&nbsp;kg mentre quello corrispondente al coefficiente di aderenza 1/7 raggiungeva i 6.220&nbsp;kg. La potenza continua sviluppata a 60&nbsp;km/h era di 770&nbsp;CV<ref name="ReferenceA"/>.
 
Si trattava di locomotive a vapore di buona potenza e adatte al servizio viaggiatori in virtù delle grandi ruote motrici che la mettevano in grado di raggiungere la velocità massima di 90&nbsp;km/h. La massa totale in assetto di marcia delle ''660'' era di 68,5&nbsp;t di cui 43,5&nbsp;t costituivano il ''peso aderente''. La capacità delle casse d'acqua del [[tender (treno)|tender]] (della massa complessiva di 34,8&nbsp;t in assetto di servizio) era di 13&nbsp;m³ mentre le scorte di carbone erano di 4.500&nbsp;kg<ref>Il tender delle ''660'' era comune alle ''[[Locomotiva FS 750|750]]'' anch'esse provenienti dalla Mediterranea.</ref>.
La capacità delle casse d'acqua del [[tender (treno)|tender]] (della massa complessiva di 34,8&nbsp;t in assetto di servizio) era di 13&nbsp;m³ mentre le scorte di carbone erano di 4.500&nbsp;kg<ref>Il tender delle ''660'' era comune alle ''[[Locomotiva FS 750|750]]'' anch'esse provenienti dalla Mediterranea</ref>.
 
Le macchine erano tutte fornite di [[freno]] ad [[aria compressa]] automatico, freno moderabile e a mano; erano tutte atte al riscaldamento a vapore delle carrozze<ref name="ReferenceA"/>.
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==Bibliografia==
===Fonti a stampa===
*{{cita libro|autore=[[Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato|Ferrovie dello Stato. Direzione generale. Servizio Trazione]]|titolo=Album dei tipi delle locomotive ed automotrici|città=Firenze|editore=Ferrovie dello Stato|anno=1915|id={{No ISBN}}|lingua=|cid=FS1915}}vol.I, Tav. 116
*{{cita libro|autore=[[Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato|Ferrovie dello Stato. Direzione generale. Servizio Materiale e Trazione]]|titolo=Album dei tipi delle locomotive ed automotrici. Aggiornato al 31 dicembre 1922|città=Firenze|editore=Ferrovie dello Stato|anno=1923|id={{No ISBN}}|lingua=|cid=FS1923}}
 
===Storiografia e complementi===
*{{cita pubblicazione |quotes= |autore=[[Bruno Bonazzelli|Zeta-Zeta]]|linkautore= |coautori= |anno= 1960|mese= |titolo= L'album delle locomotive|rivista= [[Rivarossi|H0 Rivarossi]]|volume= 7|numero= 40|pagine= 20-21|id= |url= |lingua= |accesso= |abstract= |cid=Bonazzelli1960}}
*{{cita pubblicazione |quotes= |autore=Manlio Diegoli|linkautore= |coautori= |anno= 1961|mese= |titolo= La trazione a vapore|rivista= [[Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani|Ingegneria ferroviaria]]|volume= 16|numero= 7-8|pagine= 671-680|id= {{No ISBN}}|url= |lingua= |accesso= |abstract= |cid=Diegoli1961}}
*{{cita libro|cognome=Vicuna |nome=Giuseppe |titolo=Organizzazione e tecnica ferroviaria |ed= |anno=1968 |editore=Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani |città=Roma |id={{No ISBN}}|linguapp= |pagine=pp. 348, 350|cid=Vicuna1968}}
*{{cita libro|cognome=Alcide Damen, Valerio Naglieri, Plinio Pirani |nome= |titolo=Treni di tutto il mondo. Italia. Locomotive a vapore |ed= |anno=1971 |editore=Ermanno Albertelli |città=Parma |id={{No ISBN}}|lingua= |pagine=pp. |cid=DamenNaglieriPirani1971}} pp.
*{{cita libro|cognome=Briano |nome= Italo|titolo=Storia delle ferrovie in Italia |ed= |anno=1977 |editore=Cavallotti |città=Milano |id={{No ISBN}}|lingua= |pagine=pp. |cid=Briano1977}} vol. La tecnica 1, pp.
*{{cita libro|cognome=Greggio |nome= Luciano|titolo= Le locomotive a vapore. Modelli di tutto il Mondo dalle origini ad oggi con dati tecnici|ed= |anno=1977 |editore=Mondadori |città=Milano |id={{No ISBN}}|lingua= |pagine=pp. |cid=Greggio1977}}
*{{cita libro|cognome=Kalla-Bishop |nome=Peter Michael |titolo=Italian State Railways steam locomotives |ed= |anno=1986 |editore=R. Tourret |città=Abingdom |idISBN=ISBN 0-905878-03-5|lingua=inglese |paginepp=pp. 68-69|cid=kb}}
*{{cita libro|cognome=Cornolò |nome=Giovanni |titolo=Locomotive a vapore FS |ed=2 |anno=1998 |editore=Ermanno Albertelli |città=Parma |idISBN=ISBN 88-85909-91-4 |paginepp=pp. 373-375 |cid=cornolò}}
*{{cita pubblicazione |quotes= |autore=Aldo Riccardi|linkautore= |coautori= |anno= 1999|mese= |titolo= 660: una signora della Belle Epoque|rivista= Tutto treno|volume= 12|numero= 119|pagine= 20-24|id= |url= |lingua= |accesso= |abstract= |cid=Riccardi1999}}
*{{cita pubblicazione |quotes= |cognome= Nascimbene |nome= Angelo |linkautore= |coautori= Aldo Riccardi |anno= 2005|mese= |titolo= 1905-2005. Cento anni di locomotive a vapore delle Ferrovie dello Stato|rivista= Tutto treno tema|volume= |numero= 20|pagine= 53-56, 59|id= |url= |lingua= |accesso= |abstract= |cid=Nascimbene2005}}
 
==Voci correlate==
*[[Rete Mediterranea]]
*[[Lista dei rotabiliRotabili italiani]]
 
== Altri progetti ==
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