Georgios Panagulis: differenze tra le versioni

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{{S|militari greci}}
{{Quote|...E continuo il viaggio cercando ancora sebbene sappia ormai che sono
nell'infinito del tempo un attimo nell'abisso dello spazio un punto. E continuo il viaggio sebbene io sia oscurità e intorno a me sia buio e la tempesta lo renda più fondo. E continuo il viaggio e mi basta che io oscurità abbia amato la luce...|[[Alexandros Panagulis]], ''Il viaggio, [[1972]]}}
 
{{Bio
|Nome = Giorgios Georgios
|Cognome = Panagulis
|Sesso = M
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|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Pireo
|LuogoMorteLink = Il Pireo
|GiornoMeseMorte = novembre
|AnnoMorte = 1967
|AnnoMorte = scomparso nel [[novembre]] [[1967]]
|Attività = militare
|Attività2 =
|Epoca = 1900
|Attività = militare
|Nazionalità = greco
|PostNazionalità = , resistente alla [[dittatura dei colonnelli]]
}}
 
==Cenni biograficiBiografia ==
 
Fratello di [[Alekos Panagulis]], resistente greco, entrò nell'esercito della repubblica ellenica assurgendo al grado di [[tenente]]. Con l'avvento della [[dittatura dei colonnelli]] del [[21 aprile]] [[1967]], rifiutò di appoggiare il regime militare e aderì al movimento di resistenza.<ref name="nota1">[{{Cita web |url=http://www.oriana-fallaci.com/panagulis/intervista.html |titolo=G.P. su oriana-fallaci.com. Da Intervista con la storia, 1974] |accesso=7 marzo 2009 |dataarchivio=23 maggio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100523231139/http://www.oriana-fallaci.com/panagulis/intervista.html |urlmorto=sì }}</ref>
Congedato con disonore, nel mese di agosto Giorgios Panagulis fuggì in [[Turchia]] cercando invano rifugio presso l'ambasciata italiana, poi in [[Siria]], in [[Libano]] e infine in [[Israele]] con l'intento di raggiungere l'[[Italia]] imbarcandosi ad [[Haifa]].
 
Arrestato dalla polizia israeliana fu riconsegnato alle autorità greche, nelnonostante non esistessero relazioni diplomatiche fra Grecia e Israele. Nel novembre 1967 scomparve dalla nave "Anna Maria", che da Haifa andava al Pireo e lasciando il dubbio o che sia morto in seguito ad un tentativo di fuga oppure che venne ucciso e gettato fuori bordo<ref>E. Veltri (2016)</ref>. Ne parla [[Oriana Fallaci]], quando intervista il fratello: "Un albero era morto quasi sei anni prima: Giorgio" <ref name="nota1"/>. Secondo la Fallaci, Alekos diceva che il fratello era scomparso nella nave diretta da Haifa al Pireo, (dove le autorità israeliane lo stavano restituendo ai greci) e il corpo non era più stato trovato.<ref name="nota1"/>
 
A ricordo del fratello, Alekos compose una poesia di 222 versi intitolata: ''A mio fratello, tenente Giorgio Panagulis'' <ref>{{Cita web |url=http://cav.unibg.it/elephant_castle/web/saggi/em-su-una-garza-dimenticata-em-i-brandelli-poetici-di-alekos-panagulis/112 |titolo=Chiara Macchia ''Su una garza dimenticata. I brandelli poetici di Alekos Panagulis'' |accesso=25 gennaio 2018 |dataarchivio=26 gennaio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180126070825/http://cav.unibg.it/elephant_castle/web/saggi/em-su-una-garza-dimenticata-em-i-brandelli-poetici-di-alekos-panagulis/112 |urlmorto=sì }}</ref>
 
==Note==
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* [[Oriana Fallaci]], ''Un uomo: romanzo'', pubblicato da Rizzoli Editore, 1979
* Pietro Lezzi, ''Pagine socialiste'', 2002
* Elio Veltri, ''Non è un paese per onesti. Storia e storie di socialisti perbene'',Edizioni Falsopiano, 2016
 
==Collegamenti esterni==
*{{collegamento interrotto|1=[http://alekospanagulis.altervista.org/poesie2.htm ''A mio fratello, tenente Giorgio Panagulis''] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} di [[Alekos Panagulis]], su alekospanagulis.altervista.org
{{Portale|biografie}}
 
[[Categoria:Persone scomparse]]