Caproni Ca.183bis: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Storia del progetto: Né radiale né raffreddato ad aria Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
|||
(24 versioni intermedie di 12 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{
|Aeromobile=
|Nome
|Immagine
|Didascalia
▲|Tipo = [[intercettore|intercettore d'alta quota]] sperimentale
▲|Equipaggio = 1
▲|Progettista =
▲|Costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Caproni]]
▲|Data_ordine =
▲|Data_del_completamento =
▲|Data_primo_volo =
▲|Matricola =
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Proprietario
|Esemplari
|Costo_unitario
|Voli
|Destino_finale
|Sviluppato_dal
|Altre_varianti
<!-- Dimensioni e pesi
|Tavole_prospettiche
|Lunghezza
|Apertura_alare
|Larghezza
|Diametro_fusoliera
|Freccia_alare
|Altezza
|Superficie_alare
|Carico_alare
|Efficienza
|Allungamento_alare
|Diametro_rotore
|Superficie_rotore
|Peso_a_vuoto
|Peso_carico
|Peso_max_al_decollo
|Passeggeri
|Capacità
|Capacità_combustibile
<!--
|Motore
|Potenza
|Spinta
<!--
|Velocità_max
|VNE
|Velocità_crociera
|Velocità_salita
|Decollo
|Atterraggio
|Autonomia
|Raggio_azione
|Quota_servizio
|Tangenza
<!--
|Mitragliatrici = 4
|Cannoni = 1 × [[MK 108]] da [[30 × 90 mm RB|30
|Bombe
|Missili
|Piloni
<!--Impieghi sperimentali
e di ricerca
|Impieghi_sperimentali
<!--
|Record
|Altro_campo
|Altro
|Note
|Ref
}}
Il '''Caproni Ca.183bis'''
== Storia del progetto ==
Al contrario dei Dr. [[Hans von Ohain]] e Sir [[Frank Whittle]], l'ingegner [[Secondo Campini]], ritenendo che gli studi sulla [[turbina]] a gas portassero alla realizzazione di un motore poco pratico e troppo futuristico, decise di progettare un sistema che utilizzasse i concetti sperimentati dall'Ing. [[Luigi Stipa]] nel velivolo [[Stipa-Caproni]] abbinandoli alle esperienze sperimentate sul [[Campini-Caproni C.C.2]]. Questo sfociò nel Ca.183bis, un velivolo che sfruttava a bassa quota il tradizionale abbinamento motore-elica propulsiva ed a quote superiori l'apporto supplementare di un [[motoreattore|motogetto]] come quello sperimentato sul [[Campini-Caproni C.C.2|C.C.2]] nel [[1940]]. Ad alta quota infatti, i propulsori convenzionali anche dotati di un compressore per compensare la rarefazione dell'aria, diminuiscono la loro efficienza con conseguente perdita di potenza, per cui la spinta supplementare dovuta ad un motore a getto sarebbe stata estremamente utile.<ref name = "Johnson">Might Have Beens: Italian Twin-Engined Fighters, 1943 in ''WorldAtWar''.</ref>▼
Il progetto prevedeva l'utilizzo di due motori a pistoni; il primo installato nel muso, un [[Daimler-Benz DB 605]] da 1 250 [[Cavallo vapore|CV]] raffreddato a liquido, che aveva il compito di azionare
▲Il '''Caproni Ca.183bis''' era un prototipo italiano di un [[intercettore|intercettore d'alta quota]] bimotore sviluppato durante il periodo della [[seconda guerra mondiale]]. Si tratta di un perfetto esempio della capacità di mescolare l'originalità futuribile e la carenza di risorse tecniche dell'aeronautica italiana durante la guerra.
L'armamento era costituito da quattro cannoncini [[MG 151|MG 151/20]] da 20 mm posizionati nelle ali e di un cannone [[MK 108]] da 30 mm nel mozzo dell'elica, configurazione comune al [[Messerschmitt Bf 109|Messerschmitt Bf 109 G]] con cui condivideva il motore installato sul muso.<ref name="Johnson"/>▼
▲Al contrario dei Dr. [[Hans von Ohain]] e Sir [[Frank Whittle]], l'ingegner [[Secondo Campini]], ritenendo che gli studi sulla [[turbina]] a gas portassero alla realizzazione di un motore poco pratico e troppo futuristico, decise di progettare un sistema che utilizzasse i concetti sperimentati dall'Ing. [[Luigi Stipa]] nel velivolo [[Stipa-Caproni]] abbinandoli alle esperienze sperimentate sul [[Campini-Caproni C.C.2]]. Questo sfociò nel Ca.183bis, un velivolo che sfruttava a bassa quota il tradizionale abbinamento motore-elica propulsiva ed a quote superiori l'apporto supplementare di un [[motoreattore|motogetto]] come quello sperimentato sul [[Campini-Caproni C.C.2|C.C.2]] nel [[1940]]. Ad alta quota infatti, i propulsori convenzionali anche dotati di un compressore per compensare la rarefazione dell'aria, diminuiscono la loro efficienza con conseguente perdita di potenza, per cui la spinta supplementare dovuta ad un motore a getto sarebbe stata estremamente utile.
La costruzione del prototipo cominciò nelle Officine Caproni di [[Taliedo]] ma non mai arrivò al completamento a causa dello stallo industriale seguito all'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]].<ref name="Johnson"/>▼
▲Il progetto prevedeva l'utilizzo di due motori a pistoni; il primo installato nel muso, un [[Daimler-Benz DB 605]] da 1 250 [[Cavallo vapore|CV]] raffreddato a liquido, che aveva il compito di azionare 2 [[elica|eliche]] tripala controrotanti, mentre il secondo, un [[Fiat A.30]] radiale raffreddato ad aria da 700 [[Cavallo vapore|CV]]<ref>Probabile errore di trascrizione o ricerca originale errata da parte dell'autore. Benché l'articolo attribuisca l'A.30, in realtà il motore non era un radiale ma bensì un [[motore V12|12 cilindri a V di 60°]] [[raffreddamento a liquido|raffreddato a liquido]]</ref>, che aveva il solo compito di azionare il compressore Campini, era posto in un condotto a metà della [[fusoliera]]. Delle prese poste ai lati della fusoliera garantivano la massa d'aria necessaria al raffreddamento del motore Fiat e per l'alimentazione del postcombustore. Si ritiene che il dispositivo di Campini fosse in grado di garantire al velivolo un incremento di velocità fino a 96 [[chilometro orario|km/h]], consentendo al Ca.183bis di raggiungere la velocità massima di circa 740 [[chilometro orario|km/h]] con un'autonomia di circa 2 000 [[Chilometro|km]].
Attualmente i dati relativi al progetto di questo velivolo sono ancora minimi.<ref name="Johnson"/>▼
▲L'armamento era costituito da quattro cannoncini [[MG 151/20]] da 20 mm posizionati nelle ali e di un cannone [[MK 108]] da 30 mm nel mozzo dell'elica, configurazione comune al [[Messerschmitt Bf 109|Messerschmitt Bf 109 G]] con cui condivideva il motore installato sul muso.
▲La costruzione del prototipo cominciò nelle Officine Caproni di [[Taliedo]] ma non mai arrivò al completamento a causa dello stallo industriale seguito all'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]].
▲Attualmente i dati relativi al progetto di questo velivolo sono ancora minimi.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
==Collegamenti esterni==▼
*{{en}} Miranda, Justo e P. Mercado. "Caproni Ca.183 bis". ''Unknown! Number 2''; Madrid, Spain, 2006.
▲== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|
▲*{{cita web|Autore=Robert Craig Johnson|url=http://worldatwar.net/chandelle/v3/v3n1/italtwin.html|titolo=Might Have Beens: Italian Twin-Engined Fighters, 1943|accesso=15 agosto 2008|lingua=en|editore=http://worldatwar.net}}
{{Caproni}}
▲{{Portale|aeronautica}}
[[Categoria:Aerei militari italiani]]
[[Categoria:
[[Categoria:Aerei costruiti dalla Caproni]]
|