Ultracrepidarismo: differenze tra le versioni

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Col termine '''ultracrepidarismo''' si designa il carattere o il comportamento tipico degli "ultracrepidari", consistente nell'esprimere opinioni su questioni al di fuori della propria conoscenza o competenza.
 
==Storia==
"Ultracrepidario" ([[aggettivo]] e [[sostantivo]]) è un [[neologismo]], introdotto in [[lingua italiana|italiano]] come [[adattamento (linguistica)|adattamento]] dell'[[lingua inglese|inglese]] ''ultracrepidarian''. [[Onomaturgo]] (cioè coniatore) del termine inglese è probabilmente il [[critica letteraria|critico]] [[William Hazlitt]], al quale si deve, a ogni modo, la sua prima attestazione fin qui nota ([[1819]]<ref>Il [[Oxford English Dictionary|dizionario inglese d'Oxford]] (nella sua seconda edizione) cita quest'esempio, da una lettera dello Hazlitt a [[William Gifford]], direttore della ''[[Quarterly Review]]'': "You have been well called an Ultra-Crepidarian critic" ("A ragione Lei è stato chiamato un critico ultracrepidario").</ref>).
 
==Etimologia==
La parola, d'intonazione perlopiù [[polemica]] oppure scherzosa, contiene una chiara [[allusione]] alla [[proverbio|frase proverbiale]] [[lingua latina|latina]] ''[[Sutor, ne ultra crepidam!]]'', letteralmente "Ciabattino, non andare più in là del sandalo!", con cui si critica chi pretenda di d'immischiarsi in cose di cui non s'intende. La frase era in uso (in una forma simile) già nell'antichità: [[Plinio il Vecchio]]<ref>''[[Naturalis historia|Storia naturale]]'', XXXV, 85. Cfr. anche [[Valerio Massimo]], ''[[Factorum et dictorum memorabilium libri IX|Fatti e detti memorabili]]'', VIII, 12, 3.</ref> racconta che il sommo [[pittura|pittore]] [[Antica Grecia|greco]] [[Apelle]] di [[Coo]] aveva corretto un particolare nel [[sandalo]] ({{latino|crèpida}}) d'un personaggio ritratto in un suo quadro, accogliendo così la critica d'un ciabattino ({{latino|sutor}}); quando però quest'ultimo si permise di fare un'osservazione anche sul [[ginocchio]] dello stesso personaggio, Apelle ammonì ''ne supra crepidam sutor iudicaret'', "che un ciabattino non giudicasse più su del sandalo" (cioè del piede)<ref>Sull'inglese ''ultracrepidarian'' e la sua storia si veda questa nota di [[Michael Quinion]]: http://www.worldwidewords.org/weirdwords/ww-ult1.htm. La lettera dello Hazlitt è rimasta famosa come un modello d'[[invettiva]] violenta. Lo stesso Hazlitt ribadì il suo pensiero sulla rivista del Gifford in uno scritto di qualche anno dopo, ''The spirit of the age'' ([[1825]]): "There we meet the slime of hypocrisy, the varnish of courts, the cant of pedantry, the cobwebs of the law, the iron hand of power" ("Vi troviamo il fango dell'ipocrisia, la simulazione dei cortigiani, le smancerie dei pedanti, gl'inganni dei legulèi, la mano di ferro del potere").</ref>.
 
Il neologismo italiano è formato regolarmente, col comune [[suffisso]] ''-ario'', corrispondente al suffisso latino ''-arius'': l'aggettivo ''crepidarius'', "che riguarda i sandali", è infatti attestato in latino<ref>Si veda per esempio il dizionario del [[Félix Gaffiot|Gaffiot]]: https://www.lexilogos.com/latin/gaffiot.php?q=crepidarius.</ref>.
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==Note==
<references/>
 
==Voci correlate==
* [[Leone da tastiera]]
* [[Legge di Brandolini]]
* [[Effetto Dunning-Kruger]]
* [[Rasoio di Hanlon]]
 
{{portale|linguistica}}