Palazzo della Crocetta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo parametro ridondante (valore uguale alla proprietà P88 su Wikidata)
 
(37 versioni intermedie di 19 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Edificio civile
#REDIRECT [[Museo archeologico nazionale di Firenze]]
|nome edificio = Palazzo della Crocetta
|immagine = Via della colonna, palazzo della crocetta 01.JPG
|didascalia =
|paese = ITA
|divamm1 =
|città = Firenze
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|indirizzo = [[Via della Colonna]] 38, [[via Gino Capponi]] 4-6-8-10, [[via Laura]] 15, [[via della Pergola]] 65
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|periodo costruzione = 1619-1651
|inaugurazione =
|demolito =
|distrutto =
|ricostruito =
|stile = tardo-manierista
|uso = Sede del [[Museo archeologico nazionale di Firenze]]
|piani =
|area calpestabile =
|costo =
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = Stato
}}
[[File:Museo archeologico di Firenze, corridoio mediceo.JPG|thumb|Il corridoio mediceo]]
Il '''palazzo della Crocetta''' è un edificio storico di Firenze situato nell'isolato tra [[via della Colonna]] 38, [[piazza Santissima Annunziata]], [[via Gino Capponi]] 13, [[via Laura]] 15 e [[via della Pergola]] 65. È oggi sede del [[Museo archeologico nazionale di Firenze]].
 
== Storia ==
[[File:Archeologico di firenze, sala.JPG|thumb|upright=1.4|Una sala del museo etrusco]]
[[File:Palazzo della crocetta, giardino 02.JPG|thumb|upright=1.4|Il giardino]]
[[File:Archeologico di firenze, galleria.JPG|thumb|La galleria al piano nobile]]
=== I Medici ===
Il palazzo, che dovette il suo nome alla vicinanza col [[monastero della Crocetta]], fu costruito su un lotto di terreno già dello [[Spedale degli Innocenti]] con un cantiere aperto nel [[1619]], per ospitare la principessa [[Maria Maddalena de' Medici]], sorella del granduca [[Cosimo II]]. Questa, nata "malcomposta", necessitava di una residenza adeguata al suo rango e al tempo stesso appartata, dotata di collegamenti aerei e sotterranei con i vicini insediamenti conventuali [[monastero della Crocetta|della Crocetta]], [[chiesa di Santa Maria degli Angiolini|degli Angiolini]] e, soprattutto, dell'[[Santissima Annunziata (Firenze)|Annunziata]]. In questa residenza si svolgeva infatti tutta la vita della donna, per la quale furono create alcune arche sopraelevate con passaggi al di sopra delle strade, affinché potesse muoversi liberamente senza fare scalini e senza essere oggetto di curiosità dei passanti.
 
Il progetto, redatto da [[Giulio Parigi]], prevedeva un corpo di fabbrica caratterizzato da una pianta a U, a inglobare anche alcune case preesistenti su via della Pergola. Nel palazzo corrispondeva a questi passaggi un lungo corridoio sopraelevato, chiamato ''corridoio mediceo'', che ricorda il [[corridoio vasariano|Vasariano]] e che Maddalena usava per spostarsi al coperto rimanendo al livello del primo piano.
 
Pochi anni dopo la morte della principessa, nel [[1637]], i collegamenti, eccetto il cavalcavia con l'Annunziata, furono demoliti, riqualificando l'edificio come palazzo, anziché come estensione privata dei conventi limitrofi<ref>Si veda su questo aspetto l'ampia scheda di Emanuela Ferretti</ref>.
 
Abitato dal [[1645]] da [[Benedetto Dragomanni]], esponente di spicco della corte, l'edificio subì notevoli modifiche entro il [[1651]].
 
=== I Lorena ===
Al tempo dei [[Lorena (dinastia)|Lorena]] si tornò a trasformarlo e, gratificato da un giardino che le guide descrivono come delizioso, fu sede del reggente [[Marc de Beauvau, principe di Craon|Marco de Beauveau]] [[principato di Craon|principe di Craon]], grande di [[Spagna]] e ministro plenipotenziario del granduca [[Francesco Stefano di Lorena]]. Insieme al principe di Craon abitò anche sua moglie, la principessa Anna Margherita di Liguéville, bella donna che si dice fosse l'amante di [[Leopoldo di Lorena]], padre di [[Francesco Stefano di Lorena|Francesco Stefano]] e che avesse partorito molti figli, venti, non tutti del marito.
 
Ulteriori interventi al palazzo vennero promossi da [[Pietro Leopoldo di Lorena]], per renderlo ulteriormente accogliente e funzionale quale appartamento di rappresentanza: era ancora utilizzato ai tempi di [[Federico Fantozzi]] per alloggiare ospiti di riguardo in visita alla corte. Sempre Fantozzi segnalava "l'elegante giardino ed un corridore che porta in un coretto nella chiesa della SS. Annunziata".
 
=== Dopo l'Unità ===
Nel periodo di [[Firenze Capitale]] (1865-1871) fu sede della [[Corte dei Conti]] e oggetto di alcuni lavori di adeguamento realizzati su progetto dell'architetto [[Paolo Comotto]] (a questo periodo risale la collocazione di due colonne nell'ingresso principale poste parallelamente a due già esistenti).
 
Destinato nel [[1880]] a sede del museo Archeologico (in modo da accogliere in un'unica sede il Museo Etrusco e il Museo Egizio già precedentemente istituiti) ebbe presumibilmente un restauro nel [[1883]]-[[1884]] ad opera dell'architetto [[Emilio De Fabris]], in concomitanza con il riordino delle collezioni e il nuovo allestimento voluto dall'allora direttore, [[Luigi Adriano Milani]]. Nel [[1897]] fu inaugurata la sezione del Museo Topografico, sempre voluta dal Milani, a illustrare la storia degli Etruschi attraverso i materiali raccolti nei singoli scavi, presentati con un criterio appunto topografico.
 
Nel giardino, aperto al pubblico dal [[1902]], furono ricostruite con materiali originali alcune tombe monumentali etrusche. Nel periodo della direzione di [[Antonio Minto]] il museo fu ulteriormente riconfigurato e ampliato ad occupare anche il secondo piano (1925). Nel [[1942]], poi, sempre per esigenze di spazio, fu acquistato l'edificio su via della Colonna, già pertinenza dell'[[ospedale degli Innocenti]], dove fu realizzato un nuovo ingresso dal lato della piazza della Santissima Annunziata.
 
Drammaticamente colpito dall'[[Alluvione di Firenze|alluvione del 4 novembre 1966]] (che portò alla distruzione del Museo Topografico) l'edificio fu interessato da alcuni interventi tra il [[1967]] e il [[1970]] e quindi da un importante cantiere di restauro tra il [[1984]] e il [[1988]], su progetto e direzione dei lavori dell'architetto [[Bruno Pacciani]].
 
Ancora oggi il palazzo, con le sue varie addizioni, è sede del Museo archeologico nazionale.
 
== Descrizione ==
Viste le complesse vicende attraversate dal complesso risulta oggi estremamente difficile ricostruire la qualità architettonica del progetto originario di Giulio Parigi.
 
Su via della Colonna (dove era l'originario accesso al Museo archeologico) il palazzo della Crocetta si estende per ventiquattro assi su tre alti piani con un fronte ampio e severo, formando angolo con [[via Laura]] e, dalla parte opposta, proseguendo con il muro che delimita il suo giardino.
 
=== Il giardino ===
Il giardino, già impiantato nel [[1621]], ha una fisionomia per lo più settecentesca, quando per volontà del reggente (il principe di Craon) il giardiniere di [[Boboli]] [[Francesco Romoli]] suddivise gli spazi in una serie di aiuole rettangolari, delimitate da elementi in cotto e in pietra arenaria nonché destinate a ospitare un agrumeto (tre piante sono ancora conservate in prossimità dello [[spedale degli Innocenti]]).
 
Fu cinto da un muro fino al [[1873]] e si mostra oggi essenzialmente nelle forme assunte a seguito di un intervento del [[1888]] circa, a seguito della creazione della Sezione Topografica dell'Etruria, che previde nello spazio verde la sistemazione di alcune tombe (provenienti da aree di scavo diverse e di confronto con quelle etrusche esposte all'interno), abilmente integrate con cespugli e una grande varietà di piante.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{bps|Fantozzi 1842}}, p.&nbsp;391;
* {{bps|Fantozzi 1843}}, p.&nbsp;197, n. 475;
* {{bps|Baldinucci-Ranalli 1845-1847}}, IV, 1846, pp.&nbsp;225–228;
* {{bps|Firenze 1850}}, p.&nbsp;355;
* {{bps|Burci 1875}}, p.&nbsp;157;
* {{bps|Limburger 1910}}, n. 219;
* {{bps|Garneri 1924}}, p.&nbsp;209, n. XX;
* Antonio Minto, ''Il Regio Museo Archeologico di Firenze'', Roma, La Libreria dello Stato, 1931;
* ''Il Museo Archeologico di Firenze'', a cura di Alfredo De Agostino, Firenze, Arnaud, 1968;
* {{bps|Firenze 1974}}, p.&nbsp;219,
* {{bps|Bargellini-Guarnieri 1977-1978}}, I, 1977, pp.&nbsp;258–259;
* {{bps|Cazzato-De Vico Fallani 1981}}, pp.&nbsp;40–41;
* Claudio De Palma, ''Museo Archeologico di Firenze'', in "''Museologia''", 1981, 10, pp.&nbsp;12–20;
* Piera Bocci Pacini, ''Considerazioni sulla storia del Museo archeologico di Firenze'', in "''Bollettino d'Arte''", LXVIII, 1983, 17, pp.&nbsp;93–108;
* Piera Bocci Pacini, ''Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze'', in ''Dalla stanza delle antichità al museo civico'', catalogo della mostra (Bologna 1984), Bologna, Grafis edizioni, 1984, pp.&nbsp;565–570;
* {{bps|Roselli 1985}}, p.&nbsp;64;
* ''Il giardino del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Guida'', a cura di Antonella Romualdi, Firenze, Giunti, 2000;
* {{bps|Cesati 2005}}, I, p.&nbsp;179;
* {{bps|Atlante del Barocco 2007}}, Emanuela Ferretti, pp.&nbsp;411–412, n. 90;
* {{bps|Insabato-Ghelli 2007}}, p.&nbsp;161.
* Luca Fedeli, ''I musei di antichità fiorentini negli anni postrisorgimentali. Dal Museo Egizio (ed Etrusco) al Museo Archeologico Nazionale: le sedi e le collezioni'', in ''Il clima culturale e artistico a Firenze al tempo dell'Unità d'Italia'', a cura di Maria Paola Masini e Jennifer Celani, Firenze, Polistampa, 2011, pp.&nbsp;19–22.
 
== Voci correlate ==
* [[Museo archeologico nazionale di Firenze]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|autore=Claudio Paolini|url=http://www.palazzospinelli.org/architetture/risultati-via.asp?denominazione=crocetta&ubicazione=&button=&proprieta=&architetti_ingegneri=&pittori_scultori=&uomini_illustri=&note_storiche=|titolo=Schede nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli (testi concessi in GFDL)|accesso=23 dicembre 2015}}
 
{{Annunziata}}
{{Medici}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|Firenze|Medici}}
 
[[Categoria:Palazzi di Firenze|Crocetta]]
[[Categoria:Residenze dei Lorena]]
[[Categoria:Residenze dei Medici]]
[[Categoria:Museo archeologico nazionale di Firenze]]