Human Brain Project: differenze tra le versioni

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Il programma scientifico è diretto da un'équipe [[svizzera]] dell'''[[Scuola politecnica federale di Losanna]]'' (ÉPFL), in collaborazione con più di 90 università e scuole di alta formazione di 22 differenti paesi<ref>''[[Le Temps]]'', n. 4217, mercoledì 1º febbraio 2012, p.13</ref>. Direttore del progetto era [[Henry Markram]], ora deposto in seguito allo scandalo della lettera di lamentele firmata da 700 scienziati e colleghi<ref name=":0" /><ref name="D. Ovadia 14.7.2014" />.
 
Nel gennaio 2013 (insieme al progetto [[Graphene Flagship|progetto Graphene]]) è stato selezionato dalla [[Commissione europea]] tra i [[FET Flagships]], i ''progetti faro'' di [[ricerca e sviluppo]] promossi dall'[[Unione europea]]<ref>[[Nicola Nosengo]], [http://www.treccani.it/magazine/piazza_enciclopedia_magazine/tecnologia/ecco_le_tecnologie.html ''Ecco le tecnologie (europee) del futuro''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130127041252/http://www.treccani.it/magazine/piazza_enciclopedia_magazine/tecnologia/ecco_le_tecnologie.html |data=27 gennaio 2013 }}, 25 gennaio 2013, dal sito dell'[[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]</ref>: scelti da una rosa di sei candidati<ref name="H. Makram, 46"/>, i due progetti beneficeranno di un sostegno finanziario di 1 miliardo di euro lungo dieci anni.
 
== Motivazioni scientifiche ==
Le motivazioni scientifiche alla base dello studio sono molteplici. Si ritiene che una simulazione del cervello umano permetterà, ad esempio, lo sviluppo di un nuovo approccio alla fisiologia e alla patologia del [[sistema nervoso]], con la predisposizione di terapie innovative e più efficaci per la cura di malattie neuropsichiatriche, come l'[[Malattia di Alzheimer|alzheimer]], la [[schizofrenia]], la [[depressione (malattia)|depressione]], e altre patologie del cervello da cui sono complessivamente affette 2 miliardi di persone, un terzo della [[popolazione mondiale]] (180 milioni nella sola Europa, un terzo della popolazione europea)<ref name="H. Makram, 46"/>). una "visione olistica del cervello permetterebbe di riclassificare queste malattie in termini biologici, invece di considerarle un semplice complesso di [[sintomo|sintomi]]"<ref name="H. Makram, 46">[[Henry Markram]], ''[http://www.lescienze.it/archivio/articoli/2012/08/01/news/il_progetto_cervello_umano-1172316/ Il Progetto cervello umano]'', ''[[Le Scienze]]'', agosto 2012, p. 46</ref>.
 
==Storia del progetto==
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== Critiche e contestazioni al progetto ==
 
Il 7 luglio 2014 è stata divulgata una [[lettera aperta]], firmata da oltre 700 neuroscienziati europei, che contesta duramente l'adeguatezza del progetto rispetto agli obiettivi posti e chiede una riallocazione dei fondi a esso destinati<ref name=":0">{{Cita web|autore = |url = http://www.neurofuture.eu/|titolo = Open message to the European Commission
concerning the Human Brain Project|accesso = |editore = |data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141108221000/http://www.neurofuture.eu/|dataarchivio = 8 novembre 2014|urlmorto = sì}}</ref><ref name="D. Ovadia 14.7.2014"/>. In particolare, sul piano concettuale, viene contestata la possibilità di ottenere nuove informazioni sul cervello umano partendo da una simulazione, la quale a sua volta sarebbe possibile solo conoscendo perfettamente il funzionamento del cervello stesso; si tratterebbe, dunque, di un progetto di alta tecnologia informatica piuttosto che un progetto di neuroscienze<ref>{{Cita web|url=https://www.nature.com/news/neuroscience-where-is-the-brain-in-the-human-brain-project-1.15803|titolo=Where is the brain in the Human Brain Project?|autore=|editore=|data=|lingua = en|accesso=}}</ref>.
 
Le critiche riguardano anche il soggiacente modello politico di investimento in ricerca che, per entrambi i progetti scelti (oltre all'HBP, vi è ''[[Graphene Flagship]]'', sulle proprietà e le applicazioni del [[Grafene]]) punta in modo privilegiato sulla cosiddetta ''Big Science'' attraverso "grandi consorzi con obiettivi ambiziosi e molto visionari" che sortiscono, però l'effetto collaterale di "[imporre] a un determinato settore di ricerca una visione unitaria, un unico modo di arrivare alla meta": questo approccio, secondo i critici, non sarebbe adatto a un settore come quello delle neuroscienze, in cui ha riscosso grandi successi un modello di ricerca basato sulla "competizione, la creatività e la molteplicità dei modelli interpretativi"<ref name="D. Ovadia 14.7.2014">{{cita news | url = http://ovadia-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/07/14/bufera-nel-mondo-delle-neuroscienze/ | titolo = Bufera nel mondo delle neuroscienze | nome = Daniela | cognome = Ovadia | rivista = Mente e Psiche - [[Le Scienze]] Blog | giorno = 14 | mese = luglio | anno = 2014 }}</ref>.
 
A quest'ultima critica, i sostenitori del progetto hanno replicato che il modello di ricerca classico, con la sua "gran mole di informazioni in formati e con metodologie diverse", a loro dire non consentirebbe di giungere a una comprensione complessiva e definitiva sul funzionamento del cervello umano: la piattaforma informatica sviluppata dal progetto HBP, secondo i suoi sostenitori, permetterebbe, invece, di unificare l'ingente mole di ricerche disponibili, permettendo, [[data mining|attraverso l'elaborazione di un'enorme]] [[Big data|massa di dati]], "la risoluzione di un gran numero di dubbi lasciati aperti dal modello di ricerca classico"<ref name="D. Ovadia 14.7.2014"/>.
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* [[Trasferimento della mente]]
* [[FET Flagships]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==