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==Storia ==
Il castello fu eretto tra il [[1577]] e il [[1587]] con unoin stile tardo rinascimentale dal principe vescovo [[Diocesi di Bolzano-Bressanone#Vescovi di Bressanone|Johann Thomas von Spaur]], fu adibito lungo la storia, soprattutto come residenza estiva dei [[Principato vescovile di Bressanone|principi vescovi di Bressanone]].
 
Dapprima,In precedenza il suoloterreno dovesu verràcui solo in seguitovenne costruito il castello, era occupato da un [[maso]], compreso dicon abitazione e fabbricati di servizio, posseduti al tempoposseduto da Sebastian Teutenhauser. Il 9 maggio del [[1577]] la proprietà venne acquistata dalla Camera Aulica di [[Bressanone]] per 1600 [[fiorini]] e dapoco quidopo il principe vescovo von Spaur ideòiniziò la costruzione del castello. Anche dopo la morte di von Spaur il castello rimase per lungo tempo residenza estiva dei [[Principato vescovile di Bressanone|principi vescovi di Bressanone]].
 
Nel [[1822]] il castello venne acquistato da Anton von Goldegg, il cui figlio Hugo lalo cedette nel [[1875]] al principe Johann von Lichtenstein.<ref>{{Cita web|url=https://www.schlossvelthurns.it/it/storia/|titolo=Storia|sito=Castel Velturno|lingua=it-IT|accesso=2023-05-11}}</ref>
 
Nel [[1978]] lail castello fu acquistato dalla [[provincia autonoma di Bolzano]] hae acquistatonegli ilanni castello,successivi efu looggetto di haun completamenteprofondo restauratorestauro.
 
== Storia ediliziaCostruzione ==
I lavori di costruzione, affidati alall'architetto comando dell’architetto MatthiasMathias Parlati, iniziarono nella primavera del [[1578]]. e nelNel novembre dello stesso anno il gusciol'edificazione del primo piano era giàstata stato completatocompletata, ancheed erano stati consegnati le grate delle finestre delle cantine erano state consegnate e così anche lei taschetelai di tutte le finestre e i bastoni delle porte.
A luglio il falegname Nikolaus Dopf e il carpentiere Feldthur Wolf assestarono rispettivamente le porte e il soffitto delle stanze del secondo piano.
 
INel lavoriluglio proseguivanodel 1579 il falegname Nikolaus Dopf e nelil novembrecarpentiere Wolf terminarono rispettivamente le porte e il soffitto delle stanze del [[1579]]secondo lapiano. pietraA scolpitanovembre dallo scultoresopra Asamal Pockportale del castello venne concollocato lo [[stemma]] in pietra del principe vescovo, vennescolpito posizionatada sopraAsam alPock portaleed delentro castello; nellolo stesso anno al secondo piano vennero sistemati i soffitti a travi con la rispettiva [[capriata]] del secondo piano.
 
Nel [[1580]] il maestro falegname Hans Spineider di [[Merano]], incaricato direttamente dal principe vescovo, iniziò le sue attività per i rivestimenti del castello, e giàcompletendo entro la fine dello stesso anno Spineider aveva completato le [[boiseries]] del primo piano. Nel frattempo, era stato collocato anche il pavimento formato da listelli di legno.
Nel frattempo, l’artigiano Wolf, si era occupato di collocare il pavimento formato da listelli di legno.
 
Nel salotto al secondo piano della struttura venne costruito nel [[1581]] un camino di marmo, realizzato nel [[1581]]scolpito da Giandomenico Carneri, considerato uno dei più prestigiosi scultori dell’[[Alto Adige]]trentini dell’epocadell'epoca.
 
Le pitturedecorazioni pittoriche iniziarono nel [[1582]] per entrambi i piani, anche se l’attenzione venne riservata principalmente al secondo, il qualecui soffitto è caratterizzato da meravigliosi [[rosoni]] in oro.
 
Negli anni a seguire continuarono i lavori per la costruzione, per l’arredamento e per l’esternola sistemazione dell’esterno della struttura, con la [[pavimentazione]] del cortile e, la costruzionefusione delle campane per la [[torretta]] e la creazione di uno stagno.
 
Il costo totale finale ammontò a 22.811 [[fiorini]] (circa 30.000 euro); di questi, solo il 10% èfu dovuto ai lavori di [[muratura]], mentre il resto è statovenne utilizzato per le decorazioni.<ref>{{Cita internelibro|titolo=Feldthurns. edEin ilSüdtiroler [[design]]Dorfbuch|nome=Andreas|cognome=G. artistico.Hempel|anno=2013|editore=Weger|lingua=Tedesco|pp = 173-175|ISBN=8865630779}} </ref>
 
===I materialiMateriali===
Tra iI materiali utilizzati per la costruzione abbiamoincludono pietre e sabbia, provenienti dal paese stesso di [[Velturno]], il legname, fornito dalle cittàboschi didei Braunwald,dintori e da quelli d [[Varna (Italia)|Varna]] e [[Luson]], e i mattoni, forniti da [[Bressanone]] e [[Novacella]]. Il granito usato per le scale è stato ricavato da una frazione di [[Velturno]], Snodres.<ref>{{Cita libro|titolo=Feldthurns. Ein Südtiroler Dorfbuch|nome=Andreas|cognome=G. Hempel|anno=2013|editore=Weger|lingua=Tedesco|p = 173|ISBN=8865630779}} </ref>
Il granito per la realizzazione delle scale è stato ricavato da un comune frazione di [[Velturno]], Snodres.
 
== Descrizione ==
All'interno si conservano:
* Affreschi e le opere di intarsio nel legno
* Stanza deidel principiprincipe (''Fürstenzimmer'') con i rivestimenti pregiati
* Stufa ottagonale conin stemmimaiolica familiari e scene dell'Antico e Nuovo Testamento
*Cappella di Santa Caterina
 
===Gli affreschi ===
L’[[arredamento]] decorativo del castello, fornisceanche informazionise significativein perparte comprenderedanneggiato, alè meglioun laesempio tipico della pittura Rinascimentalerinascimentale del [[Tirolo]]: il fulcro di quest’artequest'arte non era l'ambito ecclesiastico, ma la [[decorazione]] di castelli e palazzi, che in questo periodo venivano ricostruiti, ampliati o, come a [[Velturno]], costruiti ex novo.
Gli affreschi all’interno del Castello sono un importantissimo contribuito storico-artistico e sono caratteristici di ogni stanza, anche se ad oggi non perfettamente integri a causa del passare del tempo.
 
La rilevanza degli interni va aumentando dall’ingresso fino al primo piano, dove si incontranotrovano le stanze che venivano attraversate per accogliere ed accompagnare fino al secondo piano il principe vescovo.
L’[[arredamento]] decorativo del castello fornisce informazioni significative per comprendere al meglio la pittura Rinascimentale del [[Tirolo]]: il fulcro di quest’arte non era l'ambito ecclesiastico, ma la [[decorazione]] di castelli e palazzi, che in questo periodo venivano ricostruiti, ampliati o, come a [[Velturno]], costruiti ex novo.
 
Dieci stanze dei due piani superiori sono state decorate con tempere a secco da [[Pietro Maria Bagnadore]] e dai maestri bresciani Orazio e Michele (di cui non esistono documenti biografici) tra il [[1581]] e il [[1584]], seguendo un sistema decorativo tipico delle abitazioni di [[lusso]] dell'epoca: la parete, come suddivisa in due parti, è contraddistinta nella parte superiore da grandi [[fregi]], mentre la parte sottostante è caratterizzata da una finta architettura dipinta.
La rilevanza degli interni va aumentando dall’ingresso fino al primo piano, dove si incontrano le stanze che venivano attraversate per accogliere ed accompagnare fino al secondo piano il principe vescovo.
 
I temi pittorici trattati rientrano in un unico programma pittorico, al cui centro si trova la sofferenza (con [[allegorie]] della [[virtù]] e del [[vizio]] e i [[sacramenti]]).<ref>{{Cita libro|titolo=Feldthurns. Ein Südtiroler Dorfbuch|nome=Andreas|cognome=G. Hempel|anno=2013|editore=Weger|lingua=Tedesco|pp = 177-178|ISBN=8865630779}} </ref>
Dieci stanze dei due piani superiori sono state decorate con tempere a secco da [[Pietro Maria Bagnadore]] e dai maestri bresciani Orazio e Michele (di cui non esistono documenti biografici) tra il [[1581]] e il [[1584]], seguendo un sistema decorativo tipico delle abitazioni di [[lusso]] dell'epoca: la parete, come suddivisa in due parti, è contraddistinta nella parte superiore da grandi [[fregi]], mentre la parte sottostante è caratterizzata da una finta architettura dipinta.
 
===La stufastanza indel maiolicaprincipe ===
I temi pittorici trattati sono caratterizzati tutti da una narrazione conforme, al cui centro si trova la sofferenza (varie sono le [[allegorie]] della [[virtù]] e del [[vizio]], i [[sacramenti]]…)
Nella camera da letto dedicata al soggiorno dei principi (''Fürstenzimmer'') si possono osservare glitrovano [[affreschi]] dedicati all’inizio della [[storia della salvezza]], iniziando dalla parte orientale della stanza con la scena dell’dell'[[Annunciazione a Maria]].
 
La stanza è molto lussuosa e in particolare i battenti delle porte sono molto decorati con rappresentazioni tridimensionali. Per i lavori sono stati usati diversi tipi di legno: pero, abete rosso, ciliegio, [[tiglio]], noce, ulivo, [[frassino comune]] e [[cirmolo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.schlossvelthurns.it/it/la-stanza-del-principe/|titolo=La stanza del principe|sito=Castel Velturno|lingua=it-IT|accesso=2023-05-11}}</ref>
Per quasi tutte le rappresentazioni, i pittori hanno trasferito a colori e ingrandito le opere i cui modelli erano piccoli prototipi incisi su [[rame]], utilizzando così un metodo tipico dell’epoca, quello della riproduzione.
Gli originali grafici venivano solitamente affiancati ai dipinti e, grazie a questa accortezza, è possibile avere un’idea delle botteghe dei pittori del [[XVI secolo]] che si sono dedicati all’adornamento del Castello.
 
===La stanzastufa deiottagonale principiin maiolica ===
Nella camera da letto dedicata al soggiorno dei principi si possono osservare gli [[affreschi]] dedicati all’inizio della [[storia della salvezza]], iniziando dalla parte orientale della stanza con la scena dell’[[Annunciazione a Maria]].
La stanza è molto lussuosa, in particolare i battenti delle porte sono molto decorati: troviamo rappresentate immagini di paesaggi in modo tridimensionale.
Vari sono i legni utilizzati per questa stanza: legni di pero, abete rosse, ciliegio, [[tiglio]], noce, ulivo, [[frassino comune]] e [[cirmolo]].
 
===La stufa in maiolica ===
 
[[File:Feldthurns-Schloss-Kachelofen.JPG|thumb|La stufa in maiolica]]
 
La [[stufa]] situata al primo piano è caratteristicauna peculiarità della struttura: spicca nella stanza per il colore [[blu]], circondata dalle pareti e dal soffitto in legno lavorati e pitturati in oro. La [[maiolica]] utilizzata è stata prodotta nel laboratorio di ceramica di Paul Pidensdorfer, mentre le pitture che la caratterizzano sono state attuaterealizzate all’dall'[[artigiano]] Georg Trabl di [[Bressanone]].
Due [[stemmi]], quello del committente episcopale e quello del vescovo, e un terzo, quello della sua famiglia del vescovo, si trovano sotto l’[[arco a tutto sesto]] nel lato anteriore della stufa, mentre nelle altre 22 parti disegnate sisono possono osservare alcunerappresentate scene della storia della salvezza (Antico e Nuovo Testamento). In seguito vennero aggiunti gli scudi araldici di Goldegg e Vukassovich.<ref>{{Cita web|url=https://www.schlossvelthurns.it/it/la-stufa-in-maiolica/|titolo=La stufa in maiolica|sito=Castel Velturno|lingua=it-IT|accesso=2023-05-11}}</ref>
Vennero aggiungiti inseguito anche degli scudi araldici di Goldegg e Vukassovich.
 
===La Cappella di Santa Caterina===
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[[File: Kapelle im Schloss Velthurns in Feldthurns Südtirol.jpg |thumb|Cappella di Santa Caterina]]
 
[[Andrea d'Austria|Andrea d’Austria]], vescovo e cardinale che soggiornò al castello di Velturno nel [[1596]] per alcuni anni, fece realizzare al primo piano della struttura una [[cappella]] di piccole dimensioni, consacrandola a Santa[[Caterina d'Alessandria|santa Caterina d’Alessandria]] in nomeomaggio dia Caterina [[Madruzzo]], la madre di Von Spaur.
 
Nel [[1599]] il pittore Hans Schmid dipinse la scesa del [[martirio]] di Santa [[Caterina d’Alessandria]] nella pala rettangolare del piccolo [[altare]]; ai lati della scena principale si osserva sulla sinistra il momento della sua [[flagellazione]] della santa e sulla destra la sua prigionia. Altre scene della sua vita eraerano rappresentate sulla volta,: mentre ad oggisi è possibileconservata ammirare solo la pitturaquella degli angeli che portano sul [[Monte Sinai (Egitto)|Monte Sinai]] la salma della Santasanta.
Per quanto riguarda l’arredo, la stanza si limitò sempre ad una certa semplicità e nel [[1621]] vennero ritrovati al suo interno solo i seguenti oggetti: una croce da altare, due tavole canoniche, due candelabri fatti di [[Ottone (lega)|ottone]], tre quadri d’[[alabastro]], l’immancabile riferimento sia al principe Wilhelm von Welsperg, di cui troviamo lo [[stemma]] su un [[Calice (bicchiere)|calice]], sia alla casata d’Austria, il cui stemma è invece presente su un [[lavabo]].
 
Per quanto riguarda l’arredo, laLa stanza sifu limitò sempre ad unaarredata certacon semplicità e nel [[1621]] vennero ritrovati al suo interno solo i seguenti pochi oggetti: una croce da altare, due tavole canoniche, due candelabri fatti di [[Ottone (lega)|ottone]], tre quadri d’[[alabastro]], l’immancabileun riferimento[[Calice sia(bicchiere)|calice]] alcon lo [[stemma]] del principe Wilhelm von Welsperg, die cui troviamo loun [[stemmalavabo]] sucon unlo [[Calice (bicchiere)|calice]], siastemma alladella casata d’Austria,d'Austria.<ref>{{Cita ilweb|url=https://www.schlossvelthurns.it/it/la-cappella-di-santa-caterina/|titolo=La cuiCappella stemmadi èSanta invece presenteCaterina|sito=Castel su un [[lavabo]].Velturno|lingua=it-IT|accesso=2023-05-11}}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
 
==Bibliografia==