Matteo Ponzone: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Specifico meglio
Nessun oggetto della modifica
 
(46 versioni intermedie di 24 utenti non mostrate)
Riga 2:
|Nome = Matteo
|Cognome = Ponzone
|PostCognomeVirgola = (in [[lingua croata|croato]] recentemente si adotta anche la traduzione del nomeo ''Mate Poncun'Ponzoni'),''
|PreData= in [[lingua croata|croato]] si adotta anche la traduzione del nome ''Matej'' o ''Mate Pončun'' o ancora una sorta di doppio cognome ''Matej Ponzoni Pončun'',
|Sesso = M
|LuogoNascita = ArbeVenezia
|GiornoMeseNascita = 3 novembre
|AnnoNascita = 1586 c.1583
|LuogoMorte = Venezia
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = posttra il [[1663]] e il [[1675]]
|Attività = pittore
|AttivitàAltre =
|Epoca = 1600
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|FineIncipitPostNazionalità = è stato un pittore dalmata attivo nel XVII secolo nelnei territorioterritori della [[Repubblica di Venezia]]
}}
 
== Vita ==
Fino al ritrovamento del suo atto battesimale<ref>''Mathio et Simon fiol di missier Claudio Bolzon et Madonna Agnesina Negro iguali'', nato in parrocchia di [[San Moisè]] il 9 novembre 1583. Così Lino Moretti, ''Nuovi documenti sul Ponzone e sul Forabosco'', in ''Arte Veneta'', XL, Milano 1986.</ref>, si riteneva che Matteo Ponzone fosse nato ad [[Arbe (città)|Arbe]], capoluogo dell'[[Arbe|omonima isola]] all'estremo nord della [[Dalmazia]]. Invece venne alla luce a Venezia, nella parrocchia di [[San Moisè]], da Claudio, cappellaio di origini [[Cremona|cremonesi]], e da Agnesina Negro. Il malinteso, che risulta già in [[Francesco Scannelli]] ([[1657]]), deriva forse dal suo lungo soggiorno in Dalmazia e anche dalle parentele da parte di madre con alcune importanti famiglie dalmate: suo zio era [[Marco Antonio de Dominis]], scienziato ed ecclesiastico, che nel [[1616]] lasciò la guida dell'[[arcidiocesi di Spalato]] proprio a Sforza Ponzone, fratello di Matteo<ref>{{DBI
Nato all'incirca nel 1586 ad [[Arbe (città)|Arbe]], capoluogo dell'omonima [[Arbe|isola]] all'estremo nord della [[Dalmazia]], all'epoca possedimento [[Repubblica di Venezia]], Matteo Ponzone operò prevalentemente a Venezia, salvo un periodo intermedio di una decina d'anni in cui fece ritorno in Dalmazia, lasciando proprie opere in alcune località della costa.
|nome = PONZONE, Matteo
|nomeurl = matteo-ponzone
|autore = Andrea Polati
|anno = 2016
|volume = 85
|accesso = 6 agosto 2020
}}</ref>.
 
Secondo il Moretti (''op. cit.''), il Ponzone ricevette una serie di commesse in Dalmazia anche grazie al fatto che suo fratello Sforza fu arcivescovo di Spalato dal 1616 al 1640.
Allievo di [[Jacopo Palma il Giovane]] e legato al pittore [[Sante Peranda]], che fu probabilmente uno dei suoi maestri e il cui influsso nell'opera di Ponzone appare evidente, fu iscritto alla ''Fraglia dei Pittori'' di Venezia dal 1613 al 1633, essendo uno dei più attivi in città lungo tutto questo periodo. Nella sua bottega ebbe come allievi [[Antonio Zanchi]], [[Andrea Celesti]] e [[Pietro Negri]], che lo coadiuvarono nelle varie commesse dell'ultimo periodo veneziano.
 
Allievo di [[Jacopo Palma il Giovane]] e legato al pittore [[Sante Peranda]], che fu probabilmente uno dei suoi maestri e il cui influsso nell'opera di Ponzone appare evidente, fu iscritto alla ''Fraglia dei Pittori'' di Venezia dal 1613 al 1633, essendo uno dei più attivi in città lungo tutto questo periodo. Nella sua bottega ebbe come allievi [[Antonio Zanchi]], [[Andrea Celesti]] e [[Pietro Negri (pittore)|Pietro Negri]], che lo coadiuvarono nelle varie commesse dell'ultimo periodo veneziano.
 
La cospicua mole di opere rimaste ''in situ'' ne definiscono adeguatamente l'importanza per la storia della pittura del primo '600 veneziano, pur se tale importanza è stata rilevata solo in anni recenti<ref>Si veda in tal senso Rodolfo Pallucchini, ''La pittura veneziana del Seicento'', Mondadori, Milano 1981.</ref>. Allo stesso modo, la caratura delle commesse ricevute - fra le quali particolarmente importanti quelle delle chiese di [[Basilica di San Giorgio Maggiore|San Giorgio Maggiore]], [[Chiesa della Madonna dell'Orto|Madonna dell'Orto]] e [[Chiesa di San Cassiano (Venezia)|San Cassiano]] - fanno intendere quale fosse l'elevato grado di successo che Ponzone riscosse in vita.
 
== Principali opere ==
=== In Dalmazia ===
* ''Ciclo di San Doimo'' nella cattedrale di [[Spalato]]. L'opera fu iniziata nel 1639 dal PonzoniPonzone, ma non portata a termine.
* ''Storie dell'Eucaristia'' (otto tele), ''Santi Girolamo, Francesco e Caterina'', sempre nella cattedrale di Spalato.
* ''Ritratto di San Lorenzo Giustiniani'' ancora a Spalato.
* Attribuiti a Ponzone sono i ventuno dipinti del soffitto della chiesa di San Francesco a [[Sebenico]], come pure altri quadri di Santi.
* ''L'ultima cena'' nel refettorio del convento francescano di [[Lesina (Croazia)|Lesina]].
 
=== Negli altri territori della Serenissima ===
* ''Adorazione dei Magi'' e ''Annunciazione'', oggi nel museo di [[Treviso]].
* Una serie di dipinti per la [[Basilica di Sant'Antonio da Padova|Basilica del Santo]] a [[Padova]].
* Una serie di dipinti oggi nel museo di [[Cividale del Friuli|Cividale]].
* ''Santa Barbara'' nel Duomo di [[Capodistria]].
* ''Natività di Gesù e adorazione dei pastori'' nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (Meolo)|Chiesa di San Giovanni Battista]] di [[Meolo]] (VE).
 
=== A Venezia ===
[[file:Madonna dell'Orto (Venice) - Left side of the nave - Flagellation of Christ by Matteo Ponzone.jpg|thumb|''Flagellazione di Gesù'' Madonna dell'Orto]]
* Nella chiesa della Madonna dell'Orto: una serie di ritratti di santi, il ''San Giorgio che uccide il drago fra i santi Girolamo e Trifone''<ref>Significativa iconografia tipicamente dalmata.</ref>, la ''Flagellazione di Gesù''.
* A San Giorgio Maggiore: ''San Giorgio che uccide il drago''.
Riga 43 ⟶ 55:
* A [[Chiesa di San Martino (Venezia)|San Martino]]: ''San Giovanni che scrive l'Apocalisse''. Considerato uno dei suoi capolavori, è di chiara ispirazione [[Tintoretto|tintorettiana]].
 
== Note ==
==Identificazione nazionale==
Storicamente non è mai stata fatta alcuna questione di identificazione nazionale riguardo a Matteo Ponzone, la cui appartenenza alla storia veneziana e alla sua area politico-culturale è indubbia. Nel 1970, lo storico croato Kruno Prijateli pubblicò un saggio dal titolo ''Mate Ponzoni - Poncun'', identificando questo pittore come ''croato'' e traducendone il nome in una forma che non appare in alcuna fonte. Questa attribuzione nazionale è stata immediatamente recepita in Croazia, ma non ha avuto un gran seguito nel mondo degli studiosi internazionali.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Kruno PrijateliPrijatelj]], ''Le opere di Matteo Ponzone in Dalmazia'', in ''Arte Veneta'', XX, 1966, pp. 153-154&nbsp;153–154.
* Luciano Rota, ''Matteo e Sforza Ponzone'', in Francesco Semi-Vanni Tacconi (cur.), ''Istria e Dalmazia, Uomini e Tempi. Dalmazia'', Del Bianco, Udine 1992
 
== Voci correlate ==
* [[Dalmazia]]
* [[Arbe]]
* [[Pittura veneta]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura|Venezia Giulia e Dalmazia}}
 
[[Categoria:Dalmati]]
[[Categoria:ArtistiPittori di scuola veneta]]