Matteo Ponzone: differenze tra le versioni
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|Nome = Matteo
|Cognome = Ponzone
|PostCognomeVirgola =
|PreData= in [[lingua croata|croato]] si adotta anche la traduzione del nome ''Matej'' o ''Mate Pončun'' o ancora una sorta di doppio cognome ''Matej Ponzoni Pončun'' |Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = 3 novembre
|AnnoNascita =
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1600
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|
}}
== Vita ==
Fino al ritrovamento del suo atto battesimale<ref>''Mathio et Simon fiol di missier Claudio Bolzon et Madonna Agnesina Negro iguali'', nato in parrocchia di [[San Moisè]] il 9 novembre 1583. Così Lino Moretti, ''Nuovi documenti sul Ponzone e sul Forabosco'', in ''Arte Veneta'', XL, Milano 1986.</ref>, si riteneva che Matteo Ponzone fosse nato ad [[Arbe (città)|Arbe]], capoluogo dell'[[Arbe|omonima isola]] all'estremo nord della [[Dalmazia]]. Invece venne alla luce a Venezia, nella parrocchia di [[San Moisè]], da Claudio, cappellaio di origini [[Cremona|cremonesi]], e da Agnesina Negro. Il malinteso, che risulta già in [[Francesco Scannelli]] ([[1657]]), deriva forse dal suo lungo soggiorno in Dalmazia e anche dalle parentele da parte di madre con alcune importanti famiglie dalmate: suo zio era [[Marco Antonio de Dominis]], scienziato ed ecclesiastico, che nel [[1616]] lasciò la guida dell'[[arcidiocesi di Spalato]] proprio a Sforza Ponzone, fratello di Matteo<ref>{{DBI
|nome = PONZONE, Matteo
|nomeurl = matteo-ponzone
|autore = Andrea Polati
|anno = 2016
|volume = 85
|accesso = 6 agosto 2020
}}</ref>.
Secondo il Moretti (''op. cit.''), il Ponzone ricevette una serie di commesse in Dalmazia anche grazie al fatto che suo fratello Sforza fu arcivescovo di Spalato dal 1616 al 1640.
Allievo di [[Jacopo Palma il Giovane]] e legato al pittore [[Sante Peranda]], che fu probabilmente uno dei suoi maestri e il cui influsso nell'opera di Ponzone appare evidente, fu iscritto alla ''Fraglia dei Pittori'' di Venezia dal 1613 al 1633, essendo uno dei più attivi in città lungo tutto questo periodo. Nella sua bottega ebbe come allievi [[Antonio Zanchi]], [[Andrea Celesti]] e [[Pietro Negri (pittore)|Pietro Negri]], che lo coadiuvarono nelle varie commesse dell'ultimo periodo veneziano.
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=== A Venezia ===
[[file:Madonna dell'Orto (Venice) - Left side of the nave - Flagellation of Christ by Matteo Ponzone.jpg|thumb|''Flagellazione di Gesù'' Madonna dell'Orto]]
* Nella chiesa della Madonna dell'Orto: una serie di ritratti di santi, il ''San Giorgio che uccide il drago fra i santi Girolamo e Trifone''<ref>Significativa iconografia tipicamente dalmata.</ref>, la ''Flagellazione di Gesù''.
* A San Giorgio Maggiore: ''San Giorgio che uccide il drago''.
* A San Cassiano: ''Cristo in croce e quattro Santi''.
* A [[Chiesa di San Martino (Venezia)|San Martino]]: ''San Giovanni che scrive l'Apocalisse''. Considerato uno dei suoi capolavori, è di chiara ispirazione [[Tintoretto|tintorettiana]].
== Note ==
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* [[Arbe]]
* [[Pittura veneta]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Dalmati]]
[[Categoria:
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