Mustafa ibn Mahmud: differenze tra le versioni

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{{Tmp|Bio}}
[[Immagine:Moustapha Bey.jpg|thumb|right|250 px|Mustafa ibn Mahmud]]
|Nome = Mustafa Bey
[[en:Mustafa|Cognome = ibn Mahmud]]
|PreData = {{Arabo|مصطفى باي بن محمد}}
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = agosto
|AnnoNascita = 1786
|LuogoMorte = La Goulette
|GiornoMeseMorte = 10 ottobre
|AnnoMorte = 1837
|Epoca = 1800
|Attività = sovrano
|Nazionalità = tunisino
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato [[bey (carica)|Bey]] di [[Tunisi]] dal [[1835]] alla propria morte
}}
 
== Regno ==
'''Mustafa Bey ibn Mahmud''', {{Arabo|مصطفى باي بن محمد }} (agosto [[1786]] - [[10 ottobre]] [[1837]] a [[La Goulette]]), fu un [[Bey]] di [[Tunisi]] dal [[1835]] alla propria morte.
Fratello minore di [[Al-Husayn II ibn Mahmud|Hussein II Bey]], egli venne designato come Principe della Corona nel [[1824]] e succedette al fratello nel governo del paese il [[20 maggio]] [[1835]]. Egli venne nominato [[Maggior Generale]] delle armate dell'[[Impero Ottomanoottomano]] il [[15 dicembre]] dell'anno successivo.
 
Nel febbraio del [[1837]] Mustafa, su consiglio de Gran [[Vizir|Visir]] [[ChakirShakir Sahab Ettabaâal-Taba'a]], operò un [[censimento]] di tutta la popolazione di [[Tunisi]] dai 10 ai 25 anni di età, che fossero abili alle armi. Questo agitò la popolazione che vide in questo una sorta di tentativo di coscrizione forzata. Nel tentativo di appianare le difficoltà, il Bey chiese allo ''[[Shaykhsceicco]]'' di [[al-Medina]] e agli ''shaykh''sceicchi di due sobborghi della città di indicare 22 notabili che fossero disposti a conferire con lui per chiarire la situazione, ma l'immediato rifiuto fu sulla sede della riunione, che dal [[Museo nazionale del Bardo|Palazzo del Bardo]] (sede regale) venne costretta a spostarsi alla [[Moschea al-Zaytuna|moschea]]-università della [[Zaytuna]], il principale centro di insegnamento superiore [[islam]]ico di [[Tunisi]].
Fratello minore di [[Hussein II Bey]], egli venne designato come Principe della Corona nel [[1824]] e succedette al fratello nel governo del paese il [[20 maggio]] [[1835]]. Egli venne nominato [[Maggior Generale]] delle armate dell'[[Impero Ottomano]] il [[15 dicembre]] dell'anno successivo.
 
I notabili fecero presente immediatamente al Bey che questo genere di coscrizione forzata avrebbe violato uno dei principali diritti di cui la popolazione della città di Tunisi aveva sempre goduto cioè: "... che sin dall'arrivo dei turchi in città, la popolazione aveva goduto dell'immunità militare e come tale, in caso di guerra, si sarebbe limitata a difendere la capitale ed a fornire sostegno alle truppe in essa stanziate, versando il 25% delle proprie tasse a favore della causa bellica e che ogni casa si impegnasse a donare il un sessantesimo del proprio reddito famigliare per mantenere i soldati...". Mustafa si oppose però a queste posizioni e la popolazione si trovò quasi sull'orlo della guerra civile.
Nel febbraio del [[1837]] Mustafa, su consiglio de Gran [[Vizir|Visir]] [[Chakir Sahab Ettabaâ]], operò un [[censimento]] di tutta la popolazione di [[Tunisi]] dai 10 ai 25 anni di età, che fossero abili alle armi. Questo agitò la popolazione che vide in questo una sorta di tentativo di coscrizione forzata. Nel tentativo di appianare le difficoltà, il Bey chiese allo ''[[Shaykh]]'' di [[al-Medina]] e agli ''shaykh'' di due sobborghi della città di indicare 22 notabili che fossero disposti a conferire con lui per chiarire la situazione, ma l'immediato rifiuto fu sulla sede della riunione, che dal [[Palazzo del Bardo]] (sede regale) venne costretta a spostarsi alla [[moschea]] della [[Zaytuna]], il principale centro di insegnamento superiore [[islam]]ico di [[Tunisi]].
 
Si ha ragione di credere che il Bey non avesse ben chiara la situazione militare a sua disposizione e che ritenesse necessario arruolare nuovo personale militare in quanto carente negli arruolamenti regolari. Dopo questo accaduto, infatti, il progetto venne definitivamente accantonato e il suo ispiratore, il Gran Visir, venne strangolato l'[[11 settembre]] del [[1837]] nei corridoi del Palazzo del Bardo. Il Bey, mandante dell'omicidio, riteneva infatti che questi volesse attentare alla propria vita ed addirittura occupare il suo trono, provocando una rivolta popolare che avrebbe rovesciato il secolare potere della sua casata. Alla sua morte, il Gran Visir venne rimpiazzato da un altro mamelucco, [[Mustafa Khaznadar]], uno schiavo liberato di estrazione greca, che giunse a questa importante carica alla sola età di 21 anni.
I notabili fecero presente immediatamente al Bey che questo genere di coscrizione forzata avrebbe violato uno dei principali diritti di cui la popolazione della città di Tunisi aveva sempre goduto cioè: "... che sin dall'arrivo dei turchi in città, la popolazione aveva goduto dell'immunità militare e come tale, in caso di guerra, si sarebbe limitata a difendere la capitale ed a fornire sostegno alle truppe in essa stanziate, versando il 25% delle proprie tasse a favore della causa bellica e che ogni casa si impegnasse a donare il un sessantesimo del proprio reddito famigliare per mantenere i soldati...". Mustafa si oppose però a queste posizioni e la popolazione si trovò quasi sull'orlo della guerra civile.
 
Si ha ragione di credere che il Bey non avesse ben chiara la situazione militare a sua disposizione e che ritenesse necessario arruolare nuovo personale militare in quanto carente negli arruolamenti regolari. Dopo questo accaduto, infatti, il progetto venne definitivamente accantonato e il suo ispiratore, il Gran Visir, venne strangolato l'[[11 settembre]] del [[1837]] nei corridoi del Palazzo del Bardo. Il Bey, mandante dell'omicidio, riteneva infatti che questi volesse attentare alla propria vita ed addirittura occupare il suo trono, provocando una rivolta popolare che avrebbe rovesciato il secolare potere della sua casata. Alla sua morte, il Gran Visir venne rimpiazzato da un altro mamelucco, [[Mustafa Khaznadar]], uno schiavo liberato di estrazione greca, che giunse a questa importante carica alla sola età di 21 anni.
 
Alla sua morte, Mustafa, venne sepolto nel mausoleo detto [[Turbet el-Bey]] (Tomba del Bey), a [[Tunisi]].
 
== Onorificenze<ref>{{cita web|url=http://www.royalark.net/Tunisia/tunis5.htm|titolo=Royal Ark}}</ref> ==
{{Box successione|carica=[[Elenco dei Bey di Tunisi|Bey di Tunisi]]|precedente=[[Al-Husayn II ibn Mahmud]]|successivo=[[Ahmad I ibn Mustafa]]|periodo=[[1835]]-[[1837]]|}}
=== Onorificenze tunisine ===
{{Onorificenze
|immagine=Ordre du Nichan Iftikhar GC ribbon (Tunisia).svg
|nome_onorificenza=Gran Maestro e Cavaliere di I classe dell'Ordine di Nichan Iftikar
|collegamento_onorificenza=Ordine di Nichan Iftikar
|motivazione=
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine dell'Augusto Ritratto (Impero ottomano)
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Augusto Ritratto
|motivazione=
}}
 
== Note ==
<references/>
 
{{Box successione|carica=[[Elenco dei Bey di Tunisi|Bey di Tunisi]]|precedente=[[Al-Husayn II ibn Mahmud]]|successivo=[[Ahmad I ibn Mustafa]]|periodo=[[1835]]-[[1837]]|}}
{{Portale|biografie}}
 
[[Categoria:Bey di Tunisi]]
[[Categoria:BiografieHusaynidi]]
 
[[ar:مصطفى باي]]
[[en:Mustafa ibn Mahmud]]
[[fr:Moustapha Bey]]