Helene Demuth: differenze tra le versioni
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|AnnoMorte = 1890
|Attività =
|Nazionalità = tedesca
|Categorie = no
|FineIncipit = fu la governante di Jenny e [[Karl Marx]]
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[[Jenny von Westphalen]] in occasione del matrimonio nel [[1843]] con Karl Marx, aveva ricevuto quasi in "dote" dalla madre una domestica che si chiamava Helene Demuth, soprannominata "Lenchen"<ref>Lenchen, abbreviazione di Helenchen, il vezzeggiativo di Helene.</ref>, che già aveva servito, quando aveva appena 14 anni, nella casa paterna del consigliere ministeriale Johann Ludwig von Westphalen.
Helene era una donna capace ed attiva, «sapeva fare di tutto: cucinava, lavava, spazzava, infornava il pane e produceva perfino una birra casalinga.»<ref>Piero Melograni in ''Corriere della Sera'', 1º giugno 1992, p.5</ref> e fu nella casa di Marx non solo governante, ma anche amica e compagna di lotta politica<ref>[
Helene veniva trattata come appartenente alla famiglia e per la notte le era stato assegnato un lettuccio che, per la modestia e l'angustia della casa di Marx a Londra, era stato posto nella stessa stanza dove il filosofo lavorava sino a tarda notte<ref>P. Melograni, ''Op. cit.''</ref>.
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Dopo la morte di Marx nel [[1883]], Helene andò ad abitare nella casa di Engels dove, pur continuando nella sua attività domestica con l'aiuto di altri servi, poté godere di quegli agi che i Marx non si potevano permettere e spesso, considerata come se fosse un membro della famiglia, poté viaggiare con Engels che la portò con sé anche nelle sue vacanze al mare.
Il 4 novembre del [[1890]] Helene morì lasciando al figlio, in un testamento firmato con una croce, un'eredità di 95 sterline. Helene fu sepolta nella tomba della famiglia Marx. In questa occasione il giornale ''People's Press'' le dedicò un articolo<ref>[
{{Citazione|Al suo funerale Engels ha dichiarato che Marx chiedeva consigli a Helene Demuth, non solo riguardo a difficili e intricate questioni di partito, ma anche in relazione ai suoi scritti economici. "Lo stesso vale per me -disse Engels- il lavoro che sono stato capace di compiere dopo la morte di Marx è largamente dovuto al sostegno e alla luminosità della sua presenza in casa"<ref>In Giuseppe Marcenaro, ''Cimiteri. Storie di rimpianti e di follie'', Bruno Mondadori, 2012</ref>}}
Il forse figlio di Marx, che nel frattempo aveva cambiato il suo nome in Frederich Lewis Demuth, trovò lavoro come apprendista meccanico. Si era sposato e nel [[1888]] era stato assunto come tornitore presso la King's Cross Branch.
La figlia di Marx, [[Eleanor Marx|Eleanor]], scriveva nel [[1892]]:
{{Citazione|Forse sarò molto "sentimentale" ma non posso fare a meno di pensare che Freddy [Frederich] ha subito una grave ingiustizia per tutta la vita<ref>Tristram Hunt, ''La vita rivoluzionaria di Friedrich Engels'', Isbn Edizioni, 2010, p.199</ref>.}} non riuscendo a capire l'atteggiamento freddo e distaccato di Engels nei confronti di quello che ella riteneva fosse il suo figlio biologico. Quando scoprì la
Engels
L'effettiva paternità di Frederick Demuth è tuttavia sconosciuta.
L'ipotesi che fosse figlio di Marx viene meno per via degli angusti spazi della casa dei Marx al tempo, che aveva solo due stanze, situazione che avrebbe complicato un tradimento ben occultato tra le mura di casa. Tuttavia, Helene dormiva nello studio di Marx, mentre la famiglia Marx dormiva nell'altra stanza. Risulta plausibile però (ma lungi dall'esser provato) anche che il padre di Frederick fosse effettivamente Engels, uomo con una fama di donnaiolo e meno impegnato, anche egli già impegnato in una relazione amorosa.
== Note ==
<references/>
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