Cathach di san Columba: differenze tra le versioni
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[[File:The Cathach, f.48r.jpg|thumb| ''Cathach'', f.48r]]
[[File:CathachOfStColumbaInitialQ.jpg|thumb|Lettera Q]]
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È il più antico manoscritto sopravvissuto in Irlanda e il secondo salterio latino più antico al mondo.<ref>{{en}}{{cita libro| nome=Martin| cognome= McNamara| titolo=The Psalms in the Early Irish Church | città=Londra| editore=Continuum International Publishing Group| anno=2000 | ISBN=88-15-08397-9}}</ref>
Il suo [[
Il Cathach fu portato sul continente nel 1691 in seguito del [[Trattato di Limerick]] e tornò in Irlanda solo nel 1813. In quell'anno il ''cumdach'' fu riaperto, portando alla riscoperta del manoscritto. Il manoscritto era ormai in pessime condizioni, ma nel 1982 è stato sottoposto a un importante restauro: le pagine superstiti sono state riordinate e rimontate su fogli di pergamena. Tuttavia il ''Cathach'' rimane gravemente danneggiato, con appena 58 fogli di pergamena giunti a noi rispetto ai 110 originali.<ref name="O'Neill"/>
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''An Cathach'' era usato come grido di battaglia e come protettore in guerra. Si diceva che proteggesse e garantisse la vittoria ai capi del Donegal. Prima di una battaglia era consuetudine che un monaco o un religioso scelto (di solito legato al Clan McGroarty e in stato di grazia) portasse al collo il Cathach e il cumdach, o libro-reliquiario, e camminasse per tre volte intorno ai guerrieri del Clan O'Donnell.<ref name="Stokes"/>
In qualità di capo del Clan O'Donnell, il manoscritto fu ereditato dal generale di brigata Daniel O'Donnell (1666-1735), che lo considerò, in accordo con la storia tramandata dalla tradizione, un talismano di vittoria se portato in battaglia da uno dei Cinel Conaill. Egli prima servì il re [[Giacomo II d'Inghilterra|Giacomo II]] durante la [[Guglielmini (famiglia)|guerra guglielmina]] in Irlanda e poi, in seguito al trattato di Limerick, andò in esilio in [[Francia]] e servì il re [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] come ufficiale della Brigata irlandese. Mise il Cathach in una custodia d'argento e lo depositò per precauzione in un monastero [[Belgio|belga]] lasciando nel suo testamento le istruzioni che sarebbe stato consegnato a chiunque si fosse dimostrato capo del Clan O'Donnell. Tramite un abate irlandese il reliquiario fu restituito a Sir Neale O'Donnell, 2° baronetto, di Newport House, nella [[contea di Mayo]], nel 1802.[5] Suo figlio, Sir Richard Annesley, affidò la reliquia alla [[Royal Irish Academy]] nel 1842.<ref name="Joynt ">{{en}}{{cita libro| nome=M.| cognome=Joynt | titolo="The Cathach of St. Columba". The Irish Church Quarterly, volume 10, n.39}} su{{cita web |lingua =en|url =https://www.jstor.org/stable/30067688 |titolo =The Cathach of St. Columba}}</ref> Le pagine rimasero attaccate l'una all'altra fino a quando non furono separate al [[British Museum]] nel 1920; il manoscritto fu ulteriormente restaurato nel 1980-81.<ref name="Royal ">{{cita web |lingua =en |url =
== Descrizione ==
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La decorazione è limitata alla lettera iniziale di ogni salmo. Ogni iniziale è creata da una spessa linea nera più grande del testo principale e decorata con motivi a tromba, a spirale e [[ghiglioscé]]. Spesso le iniziali sono delineate con punti arancioni e presentano zone della scritta colorate di bianco, [[Rubia|robbia]], rosa e arancio. La storica dell'arte Françoise Henry ha descritto l'iniziale come "un punto di riferimento essenziale nella storia della miniatura insulare" e ha ipotizzato che la prima pagina, ora perduta, "sarebbe stata preziosa per la nostra conoscenza della miniatura irlandese".<ref>{{en}}{{cita libro| nome=Françoise | cognome=Henry | titolo= Irish Art in the Early Christian Period to 800 A D|anno=1965 | editore= Methuen Publishing| città=Londra}}</ref>
Le iniziali sono seguite da una serie di lettere che diminuiscono gradualmente di dimensione prima di fondersi con il testo principale.<ref name=" Herity">{{en}}{{cita libro| autore1=Michael Herity | autore2=Aidan Breen | titolo=The Cathach of Colum Cille: An Introduction | url=https://archive.org/details/cathachofcolumci0000heri | anno=2002 | editore=Royal Irish Academy| città=Dublino| ISBN=978-1-8740-4597-7 }}</ref><ref>{{en}}{{cita libro| nome=Christopher | cognome=De Hamel | titolo= A History of Illuminated Manuscripts | città=Boston | editore=David R. Godine| anno=1986}}</ref>
I manoscritti irlandesi erano generalmente scritti in [[Calligrafia|calligrafie]] locali. Secondo lo storico e calligrafo Timothy O'Neill, lo scriba utilizzava una [[penna d'oca]] che aveva un taglio più netto che appuntito ed egli la teneva con un angolo piatto "per produrre tratti spessi in basso e sottili in orizzontale".<ref name="O'Neill"/><ref name=" Herity"/>
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