Forfona: differenze tra le versioni

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== Storia ==
L'abitato si origina in [[età romana]] come ''[[vicus]]'' dipendente da [[Peltuinum]] e avente la denominazione di ''Furfo'', o ''Furfone''. In analogia alla [[mansio]] ''[[Cerina (città)|Furfane]]'' situata in [[PugliaApulia]], il nome deriverebbe dalla radice in [[lingua osca]] ''forf-'' («fangoso», «melmoso») riferibile alla tipologia di terreno.<ref name="Sciarretta">{{cita web|url=http://asciatopo.xoom.it/samnium.html|autore=Antonio Sciarretta|titolo=Samnium|accesso=15 marzo 2020}}</ref>
 
Di quest'epoca rimane una lapide dedicata a ''[[Giove (divinità)|Iovis liberi]]'' («Giove libero») datata al 13 luglio del [[58 a.C.]] e oggi nella collezione del [[museo archeologico di Santa Maria dei Raccomandati]] all'[[L'Aquila|Aquila]].<ref name="Barisciano">{{cita web|url=http://www.comunebarisciano.it/zf/index.php/storia-comune|autore=Comune di Barisciano|titolo=Storia del comune|accesso=15 marzo 2020|dataarchivio=30 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211230023123/https://www.comunebarisciano.it/zf/index.php/storia-comune|urlmorto=sì}}</ref> A partire dal [[VI secolo]], il ''vicus'' va in decadenza e si assiste ad un progressivo abbandono della popolazione.
 
Intorno all'anno [[1000]], presumibilmente sul luogo di un precedente tempio romano, venne eretta la chiesa di Santa Maria, di cui ancora oggi rimangono alcuni resti.