Reticello: differenze tra le versioni

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[[File:Reticella vinciolo.gif|thumb|Disegno per reticello da ''Les Singuliers et Nouveaux Pourtaicts'' di Federico de Vinciolo, 1609 ristampa dell'edizione del 1587]]
Il '''reticello''' è una [[merletto|trina]] ad [[ago (cucito)|ago]] di origine [[venezia]]na datato [[XV secolo]] rimasto popolare fino al primo quarto del [[XVII secolo]]. Viene citato per la prima volta nel [[1493]] come ''punto redexelo'' in un atto della divisione dei beni tra [[Angela Sforza|Angela]] e [[Ippolita Sforza (1481-1520)|Ippolita Sforza Visconti]].
 
==Tecnica==
Si colloca nel percorso che va da i lavori ''sfilati'', passando per il ''punto tagliato'' e il ''reticello'' per arrivare al ''punto in aria''. Nel reticello quasi tutti i fili vengono sfilati e tagliati, tranne quelli che a intervalli servono a formare la ''griglia'' in cui vengono costruiti i motivi ornamentali. Il risultato è una delicata griglia quadrettata che trafora un [[Tessuto (materiale)|tessuto]] fine spesso in [[lino (fibra)|lino]], ornata da una serie di disegni: fiori, cerchi, rombi.
 
Libri di schemi per reticello furono disegnati da Mathio Pagan a [[Venezia]] nel [[1542]], da [[Federico de Vinciolo]] in [[Francia]] nel [[1587]] e da Cesare Vecelio, in Italia [[1590]] stampato nel [[1617]], erano molto popolari e frequentemente ristampati.