Giorgio Ravaz: differenze tra le versioni
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[[File:Foto lastra commemorativa - Ravaz.jpg|miniatura|Lastra commemorativa a caduti per la patria sita nell'atrio d'ingresso dell'edificio scolastico di via Paganini, 22, Torino.]]
{{Bio
|Nome = Giorgio
|Cognome = Ravaz
|PostCognome = (pron. [[lingua francese|fr]]. <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[ʁava]}})
|Sesso = M
|LuogoNascita = Torino
|GiornoMeseNascita = 17 ottobre
|AnnoNascita = 1923
|LuogoMorte =
|LuogoMorteLink = Antey-Saint-André
|GiornoMeseMorte = 23 ottobre
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|Attività = partigiano
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = con qualifica gerarchica di sottotenente nella Banda autonoma "[[Marmore (torrente)|Marmore]]", operante nell'area della [[Valtournenche (valle)|Valtournenche]] ([[Valle d'Aosta]]). Morì nello scontro con le milizie nazifasciste giunte a
}}
== Biografia ==
Figlio di Paolo Augusto Ravaz e Teresa Reviglio, era nato a Torino il 17 ottobre 1923 e aveva frequentato l'ITIS per tessili e chimici tintori dal 1939 al 1943<ref>Fascicolo “Ricerca sul Partigiano Giorgio Ravaz”, stampato da ANPI, Sez. Martorelli (Torino, circoscrizione 6), Torino 2017.</ref>. L'istituto aveva sede in Via Niccolò Paganini 22 a Torino, l'attuale sede dell'
Ravaz scelse la renitenza alla leva
Organizzatasi nel febbraio 1944 come Formazione autonoma "Tito" la banda era una formazione non legata ai partiti del [[Comitato di Liberazione Nazionale]] e contraria ad una eventuale annessione della Valle d'Aosta alla Francia. Comandata da Celestino “Tito” Perron, era costituita da elementi profondamente legati al territorio, provenienti dalla valle e dai dintorni, che nel tempo giunse a contare quasi duecento uomini armati. L'attività della banda consisteva in prelevamento o disarmo di militi e presidi, azioni di guerriglia e sabotaggio ai danni degli [[Operazione Achse|avamposti tedeschi]], come il deragliamento di treni nel luglio 1944.
Altrettanto presto però perse la vita: morì il 23 ottobre del 1944 durante un rastrellamento a Chesod, frazione di [[Antey-Saint-André]] in combattimento contro una truppa di nazifasciti<ref>“Giorgio Ravaz è ucciso durante il combattimento, tutti gli altri componenti del gruppo sono catturati ed immediatamente fucilati sul posto”, Silens loquor. Cippi, lapidi e monumenti a ricordo dei partigiani e dei civili morti nella Resistenza in Valle d’Aosta 1943-1945, a cura di Daniela Giovanna Jon e Marisa Alliod, 2007, Le Chateux Edizioni (pag.16).</ref>. Il suo corpo fu ritrovato solo molti mesi dopo, il 12 aprile 1945. A dare l'annuncio della sua morte e del successivo ritrovamento del cadavere sarà il necrologio del quotidiano ''Il Popolo'' ''nuovo'' martedì 15 e mercoledì 16 maggio 1945.▼
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Agli inizi del 1945 Tito e compagni si riorganizzeranno, fondando la 101ª [[Brigate Garibaldi|Brigata Garibaldina]] “[[Marmore (torrente)|Marmore]]”, grazie alle armi avute dagli alleati in Francia e all’appoggio del CLN di Torino.
==Note==
<references />
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{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* http://www.storiavda.it/Storici%20e%20storie.%20La%20Resistenza.pdf
{{Portale|biografie|seconda guerra mondiale}}
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