Macchi C.205N: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|descrizione=la versione del caccia denominata "Veltro"|titolo=Macchi C.205V}}
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|Aeromobile = aereo_militare
|Nome = Macchi
|Immagine = C205N Orione prototipo.png
|Didascalia = Il primo prototipo del Macchi
|Tipo = [[aereo da caccia]]
|Equipaggio = 1
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|Utilizzatore_principale =
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari = Produzione: 2 prototipi (primo prototipo matricola MM 499,<br/> secondo prototipo matricola MM 500)
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal =
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|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza = 3,
|Superficie_alare = 19 [[metro quadrato|m²]]
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
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|Capacità_combustibile = <!-- Propulsione -->
|Motore = un [[Fiat 1050 RC.58I|Fiat 1050 RC.58]] Tifone<br />12 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] [[motore a V|a V]] raffreddato [[raffreddamento a liquido|a liquido]]
|Potenza =
|Spinta = <!-- Prestazioni -->
|Velocità_max =
|VNE =
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita =
|Decollo =
|Atterraggio =
|Autonomia = 959 km
|Raggio_azione = 430 km
|Tangenza = 10 800 m (pratica)
|Mitragliatrici =
|Cannoni =
|Bombe =
|Missili =
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|Altro =
|Note = dati riferiti al secondo prototipo MM 500
|Ref = Marco Gueli, ''L'Aermacchi C.205, Storia Militare n°252''
}}
Il '''Macchi
== Storia del progetto ==▼
Nel febbraio del 1942, divenne disponibile in Italia il motore tedesco [[Daimler-Benz DB 605|Daimler-Benz DB 605A]] da {{converti|1475|CV|kW}} al decollo. Questo motore, di cui la FIAT acquisì la licenza di costruzione come [[Fiat 1050 RC.58I|RA 1050 RC58]], era stato scelto dalle autorità militari per potenziare una nuova generazione di caccia, la cosiddetta ''Serie 5''.
▲== Storia del progetto==
▲Nel febbraio del 1942, divenne disponibile in Italia il motore tedesco [[Daimler-Benz DB 605|Daimler-Benz DB 605A]] da 1475 CV al decollo. Questo motore era stato scelto dalle autorità militari per potenziare una nuova generazione di caccia, la cosiddetta "serie 5", e venne poi costruito su licenza dalla Fiat come [[Fiat 1050 RC.58I|RA 1050 RC58]]. La Macchi, analogamente alla [[FIAT]] e alla [[Officine Meccaniche Reggiane|Reggiane]] (che avrebbero realizzato, rispettivamente, il [[Fiat G.55|G 55]] e il [[Reggiane Re.2005| Re 2005]]), impostò il progetto di un nuovo aereo da caccia, destinato a ricevere il nuovo motore, caratterizzato da un'ala di maggior apertura e superficie rispetto a quella dell'[[Macchi M.C.205|M.C. 202]]. Poiché, tuttavia, i tempi di realizzazione del nuovo caccia si prospettavano piuttosto lunghi, e comunque in ritardo rispetto a quelli di Fiat e Reggiane, la Macchi propose al Ministero dell'Aeronautica di adattare il motore tedesco alla cellula dell'M.C.202 con poche modifiche di dettaglio, ottenendo l'[[Macchi M.C.205|M.C.205V]] che venne immediatamente messo in produzione.<ref name="wings" /><ref name="Nijboer" /><ref name="Gueli1" />
La Macchi, parallelamente all'avvio della produzione del C. 205V <ref group=N>Per la Regia Aeronautica e per la ditta stessa, il Macchi C.205V era da considerarsi solo una soluzione provvisoria.</ref>, proseguì comunque lo studio del nuovo aereo che, immatricolato con la matricola militare 499 e battezzato ''Orione'' dal nome della [[Orione (costellazione)|costellazione]], similmente agli altri caccia della ''Serie 5'' <ref group=N>''Centauro'' per il Fiat G.55 e ''Sagittario'' per il Re.2005.</ref>, volò per la prima volta il 1º settembre del 1942 dal campo di [[Lonate Pozzolo]].
Pilotato da [[Guido Carestiato]], il nuovo caccia raggiunse una velocità massima di 629 km/h a 7 000 m di quota, con una quota di tangenza di 11 500 m. ed un tempo di salita a 8 000 m di 9<nowiki>'25''</nowiki>.
L'armamento del primo prototipo era costituito da quattro [[Breda-SAFAT]] da {{M|12,7|u=mm}} tutte disposte in fusoliera e da un cannone MG 151 da {{M|20|u=mm}} sparante attraverso il mozzo dell'elica. l'esemplare fu poi trasferito a [[Aeroporto di Guidonia|Guidonia]], per le prove di valutazione militari.
Durante le prova svolte a Guidonia, il prototipo manifestò ancora dei problemi, come una non soddisfacente manovrabilità oltre i 7 000 metri e una disposizione dell'armamento non conforme a quanto richiesto dalla commissione esaminatrice<ref name=G61/>.
Per risolvere gli inconvenienti riscontrati a Guidonia, la Macchi realizzò quindi un secondo prototipo che ricevette la matricola militare 500.
Il secondo prototipo iniziò i voli di collaudo a Lonate Pozzolo 19 maggio 1943 sempre pilotato da Carestiato.
Sul secondo prototipo l'armamento era disposto in maniera più standardizzata e costituito da tre cannoni MG 151 da {{M|20|u=mm}}, di cui uno sparante attraverso il mozzo dell'elica e gli altri due sulle ali, oltre a due [[Breda-SAFAT]] da {{M|12,7|u=mm}} disposte sul muso.
Il secondo prototipo fu trasferito a Guidonia e collaudato insieme al primo prototipo.
Comunque nonostante le autorità militari avessero già scelto il [[Fiat G.55]] come vincitore per il concorso dei caccia della ''Serie 5'', venne deciso di ordinare il 25 gennaio 1943, una commessa di 1 200 esemplari dell'''Orione'', equamente suddivisa tra Macchi e [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]]. l'ordine fu poi annullato già il 20 marzo 1943 e convertito in una commessa per ulteriori trecento ''Veltro'', mai realizzata<ref>{{Cita|Sgarlato, 2018|p. 44|NS}}.</ref>.
== Tecnica ==
[[File:C205N Orione secondo prototipo.png|thumb|left|Il secondo prototipo del Macchi
Pur mantenendo la stessa tecnica costruttiva, l'''Orione'' aveva dimensioni superiori rispetto a quelle del C.205V.
Il prototipo MM 499 era armato con due mitragliatrici da 12,7 mm nella parte superiore del muso, sincronizzate per il tiro attraverso il disco dell'elica, un cannoncino tedesco [[Mauser]] [[MG 151]] da 20 mm, disposto fra i banchi dei cilindri e sparante attraverso il mozzo dell'elica, e altre due mitragliatrici da 12,7 mm nei fianchi della fusoliera, anch'esse sincronizzate con l'elica. Pilotato da [[Guido Carestiato]], il nuovo caccia raggiunse una velocità massima di 629 km/h a 7 000 m di quota; aveva una tangenza di 11 500 m ed era in grado di salire a 8 000 m in 9<nowiki>'25''</nowiki>. L'aereo fu poi trasferito a Guidonia, per le prove di valutazione ufficiali, il 19 gennaio 1943, quando però le autorità militari avevano già scelto il[[Fiat G.55| Fiat G 55]] per la produzione di serie.<ref name="wings" /><ref name="Nijboer" /><ref name="Gueli1" />▼
Per consentire la sistemazione del cannoncino Mauser tra i banchi del motore, la lunghezza della fusoliera era stata portata a 9 549 m mentre l'ala disponeva di una apertura di 11,25 m e una superficie alare di 19 m².
Il motore era il [[Fiat 1050 RC.58I]], versione su licenza del [[Daimler-Benz DB 605]], da {{converti|1475|CV|kW}} al decollo, con dodici cilindri a ''V'' invertito con riduttore e compressore per il ristabilimento della potenza in quota a 5 800 metri, raffreddato ad acqua e [[Glicole etilenico|glicolo]], avviamento elettrico e alimentazione a iniezione.
I due prototipi differivano per la disposizione dell'armamento di lancio.
▲Il prototipo MM 499 era armato con due mitragliatrici da 12,7 mm nella parte superiore del muso, sincronizzate per il tiro attraverso il disco dell'elica, un cannoncino tedesco [[Mauser]] [[MG 151]] da 20 mm, disposto fra i banchi dei cilindri e sparante attraverso il mozzo dell'elica, e altre due mitragliatrici da 12,7 mm nei fianchi della fusoliera, anch'esse sincronizzate con l'elica.
Il secondo prototipo, MM 500, aveva l'armamento più pesante caratteristico degli altri caccia della ''Serie 5'', con due mitragliatrici da 12,7 mm e tre cannoncini da 20 mm. L'aumento del peso comportò un leggero calo di prestazioni rispetto al primo prototipo.
== Impiego operativo ==
L'armistizio dell'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre del 1943]], colse i due prototipo sull'aeroporto di Guidonia, ma le loro vicende successive non sono note con certezza.
Probabilmente uno dei prototipi fu impegnato in prove di tiro sull'[[aeroporto di Furbara]] partecipando anche alla difesa di [[Roma]]. Con molta probabilità furono distrutti durante il bombardamento di Guidonia del 24 ottobre 1943 da parte dei bombardieri [[Vickers Wellington|Wellington]] della [[Royal Air Force]]<ref>{{Cita|Sgarlato|p. 28|NS}}d</ref>
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita news |autore=Marco Gueli |url=http://www.avia-it.com/act/la_tecnica/la_tecnica_di_ieri/Tecnica_ieri_2015/Seg_art_mar_15/L_Aermacchi_C_205.pdf |titolo=L'Aermacchi C.205 |pubblicazione=Storia Militare, n°252 |editore=Edizioni Storia Militare |data=ottobre 2014 |p=50 |accesso=24 dicembre 2018 |lingua= |formato=PDF |cid=Gueli |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160816143526/http://www.avia-it.com/act/la_tecnica/la_tecnica_di_ieri/Tecnica_ieri_2015/Seg_art_mar_15/L_Aermacchi_C_205.pdf |urlmorto=sì }}
* {{cita libro|autore=Nico Sgarlato|titolo=Veltro Storia e Tecnica del Macchi C.205|volume=7|opera=Dimensione Cielo|città=Parma|editore=Delta Editrice|anno=2018|isbn=|cid=NS}}
== Voci correlate ==
* [[Macchi M.C.200]]
* [[Macchi
* [[Macchi
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Macchi MC.205}}
{{Macchi}}
▲{{Portale|Aviazione|guerra}}
[[Categoria:Aerei militari della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945]]
[[Categoria:Aerei militari
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