M'hamed Issiakhem: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
incipit
 
(9 versioni intermedie di 7 utenti non mostrate)
Riga 11:
|Attività = pittore
|Nazionalità = algerino
|PostNazionalità = , considerato uno dei fondatori della moderna pittura
algerina
|Immagine = Issiakhem 2.jpg
}}
, uno dei fondatori della moderna pittura algerina.
== Biografia ==
[[File:Signature M'hamed Issiakhem.jpg|miniatura|Firma]]
M'hamed Issiakhem (in [[Lingua cabila]]: Muḥand Isyaxem), nacque in Algeria. Nel 1931 la sua famiglia si trasferì a [[Relizane]], dove il pittore trascorse la maggior parte della sua infanzia. Tra il 1947 e il 1951, è statofu nella Società studentesca di Belle Arti presso la Scuola di Belle Arti di Algeri e ha seguitosegì i corsi del miniaturista Omar Racim. Tra il 1953 e il 1958, frequentafrequentò quindi l' Ecole[[École des Beauxbeaux-Artsarts]] di Parigi. Issiakhem, nelNel 1958, Issiakhem lasciò la Francia, e poi si recò nellain [[Repubblica Democratica Tedesca|Germania dell'Est]] dove si stabilì fino all'[[Indipendenza dell'Algeria|indipendenza algerina]].
[[File:Rue d'Alger, 1978.jpg|miniatura]]
Nel 1962, Issiakhem tornò in Algeria, dove fu fumettista del quotidiano Alger Republicain . Nel 1963 fu uno dei membri fondatori della National Union of Plastic Arts e, dal 1964 al 1966, fu direttore del laboratorio di pittura presso la Scuola di Belle Arti di Algeri, annoverando tra i suoi allievi Ksenia Milicevic , allora direttore dell'Ecole des Beaux-Arts di Oran. Dal 1965 al 1982 creò modelli delle banconote algerine e molti francobolli algerini. Ha viaggiato in [[Vietnam]] nel 1972 e nel 1973 ricevette una medaglia d'oro alla Fiera Internazionale di Algeri per il suo lavoro presso lo stand del Ministero del lavoro e degli affari sociali.
 
Dal 1973 al 1978, Issiakhem tornò alle caricature. Nel 1977 diresse la realizzazione di un affresco all'[[Aeroporto di Algeri-Houari Boumédiène|Aeroporto di Algeri]]. Il Ministero del lavoro e degli affari sociali pubblicò in quel tempo un opuscolo ad Algeri chedel quale [[Kateb Yacine]], celebre scrittore algerino, scrisse la prefazione sottocon il titolo "La lince di Issiakhem Eyes and Americans, trentacinque anni di inferno di pittore". Issiakhem ricevette nel 1980 il primo [[Leone d'oro di Roma]] dell'[[UNESCO]] per l'arte africana. Morì nel 1985 dopo una lunga malattia.
==Biografia==
 
== Altri progetti ==
M'hamed Issiakhem (in [[Lingua cabila]]: Muḥand Isyaxem), nacque in Algeria. Nel 1931 la sua famiglia si trasferì a Relizane dove il pittore trascorse la maggior parte della sua infanzia. Tra il 1947 e il 1951 è stato nella Società studentesca di Belle Arti presso la Scuola di Belle Arti di Algeri e ha seguito i corsi del miniaturista Omar Racim. Tra il 1953 e il 1958 frequenta quindi l' Ecole des Beaux-Arts di Parigi. Issiakhem, nel 1958, lasciò la Francia, e poi si recò nella Germania dell'Est dove si stabilì fino all'indipendenza algerina.
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
Nel 1962, Issiakhem tornò in Algeria, dove fu fumettista del quotidiano Alger Republicain . Nel 1963 fu uno dei membri fondatori della National Union of Plastic Arts e, dal 1964 al 1966, fu direttore del laboratorio di pittura presso la Scuola di Belle Arti di Algeri, annoverando tra i suoi allievi Ksenia Milicevic , allora direttore dell'Ecole des Beaux-Arts di Oran.
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
Dal 1965 al 1982 ha creato modelli delle banconote algerine e molti francobolli algerini.
{{portale|pittura|biografie|arte}}
 
Ha viaggiato in Vietnam nel 1972 e nel 1973 ricevette una medaglia d'oro alla Fiera Internazionale di Algeri per il suo lavoro presso lo stand del Ministero del lavoro e degli affari sociali.
 
Dal 1973 al 1978 Issiakhem tornò alle caricature. Nel 1977 diresse la realizzazione di un affresco all'Aeroporto di Algeri. Il Ministero del lavoro e degli affari sociali pubblicò in quel tempo un opuscolo ad Algeri che [[Kateb Yacine]], celebre scrittore algerino, scrisse la prefazione sotto il titolo La lince di Issiakhem Eyes and Americans, trentacinque anni di inferno di pittore.
 
Issiakhem ricevette nel 1980 il primo Leone d'oro di Roma, dell'[[UNESCO]] per l'arte africana. Morì nel 1985 dopo una lunga malattia.