Progetto di ferrovia Subappennina: differenze tra le versioni

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{{Torna a|Ferrovia Urbino-Fabriano}}
La '''Ferrovia Fabriano-Pergola-Urbino-Auditore-San Leo-Santarcangelo di Romagna''' o Ferrovia Subappennina è una lunga ferrovia italiana in parte in esercizio (tra [[Fabriano]] e [[Pergola]]), in parte dismessa (tra [[Pergola]] e [[Urbino]]), in parte non completata (tra [[Urbino]] e [[Auditore]] e tra [[San Leo]] e [[Santarcangelo di Romagna]]) e in parte incompiuta (tra [[Auditore]] e [[San Leo]]).
{{Linea ferroviaria
==Storia==
|nome = Santarcangelo di R.-Fabriano<br />''Subappennina''
Questa ferrovia dalla storia complessa e travagliata rientra in un più ampio piano che prevedeva la costruzione di una linea dalle caratteristiche favorevoli che potesse fungere da alternativa militare alla linea costiera adriatica ritenuta troppo esposta alle eventuali flotte marine avverse e quindi militarmente insicura. Il piano prevedeva la costruzione di una ferrovia Supappennina che corresse parallela alla linea adriatica ma al riparo dal tiro delle navi nemiche. Era pertanto ritenuto urgente costruire una ferrovia a ridosso degli appennini (e da questi protetta) che fungesse da alternativa alle linee esistenti. Un progetto che per la valenza si equiparava alle appena terminate dorsali tirrenica e adriatica e alla Firenze-Roma (l'attuale linea lenta).
|originale =
|inizio = [[Santarcangelo di Romagna]]
|fine = [[Fabriano]]
|apertura = [[1895]] (Pergola-Fabriano)<br />[[1898]] (Urbino-Pergola)
|apertura2 =
|chiusura = [[1944]] (Fermignano-Pergola)<br />[[1987]] (Urbino-Fermignano)
|gestore = [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]
|gestore2 = [[Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali|SFM]] (1895-1905)<br />[[Ferrovie dello Stato Italiane|FS]] (1905-2001)
|nazioni = {{ITA}}
|scartamento = {{M|1435|ul=mm}}
|elettrificata = Assente
|diramazioni =
|note = Costruita in parte, non completata. Tratta Fabriano-Pergola senza traffico dal 2013 al 2021
}}
 
Il '''progetto di Ferrovia Subappennina''', noto anche come '''ferrovia Subappennina Italica''' fu un progetto relativo alla realizzazione di una dorsale alternativa alla [[ferrovia Adriatica|linea costiera Adriatica]]. La linea si sarebbe diramata dalla [[ferrovia Bologna-Ancona|Bologna-Ancona]] all'altezza di [[Santarcangelo di Romagna]] per attraversare la [[Valmarecchia]], collegare [[Urbino]] a [[Fermignano]] e [[Pergola (Italia)|Pergola]], terminando sulla [[ferrovia Roma-Ancona|Roma-Ancona]] nei pressi di [[Fabriano]]. La sola parte entrata in servizio fu la [[ferrovia Urbino-Fabriano]].
Alcune sezioni di questa grandiosa opera ferroviaria vennero effettivamente costruite e tra queste priorità ebbe quella tra Fabriano e Sant'Arcangelo di Romagna che era vista come indispensabile alternativa militare nei collegamenti tra l'italia centrale e la pianura padana. La linea era inserita in quelle previste dalla Legge 29 Luglio [[1879]]. Con successivi interventi legislativi furono reperite le ingenti risorse economiche per la costruzione della linea che era caldeggiata anche dal Ministero della Guerra.
 
== Prodromi: la dorsale alternativa all'Adriatica ==
Così il tratto di 32 Km tra [[Fabriano]] e [[Pergola]] fu completato il 28 aprile [[1895]] mentre la successiva sezione di km 48 fino a [[Urbino]] fu inaugurata il 20 settembre [[1898]]. La linea venne inserita tra quelle della [[Rete Adriatica]] ed esercitata fino al 1905 (data di passaggio alle [[Ferrovie dello Stato]]) dalla [[Società Ferrovie Meridionali]].
La linea ferroviaria ebbe una storia complessa e travagliata. Essa rientrò in un più ampio piano che prevedeva la costruzione di una linea dorsale, dalle caratteristiche favorevoli e vantaggiosa dal punto di vista militare, alternativa alla [[Ferrovia Adriatica|linea costiera adriatica]]<ref>{{Cita web|url=http://www.fabrianostorica.it/contributi/XIX/lineeinterne.htm|titolo=Fabriano Storica - Linee ferroviarie interne marchigiane|accesso=3 dicembre 2016}}</ref> che, essendo stata progettata e costruita per motivi economici a ridosso del mare, era ritenuta troppo esposta alle eventuali flotte marine avverse e quindi militarmente insicura.
 
Il piano previde la costruzione di una ferrovia, denominata Subappennina Italica, che corresse parallela alla linea adriatica, ma al riparo dal tiro delle navi nemiche. Fu pertanto ritenuto urgente costruire una ferrovia protetta dagli [[Appennini]], che fungesse da alternativa alle linee esistenti: un progetto che per la valenza fu equiparabile alle dorsali tirrenica e [[ferrovia Adriatica|Adriatica]] e alla Firenze-Roma, in particolare l'[[ferrovia Firenze-Roma|attuale linea lenta]].
Delle sezione (terminale) di 23 Km della linea tra San Leo e Sant'Arcangelo venne approvato il progetto con DM 10 agosto 1908 n.3214 e i relativi lavori cominciarono nel [[1909]]. Lo scoppio della prima guerra mondiale nel frattempo aveva confermato i dubbi sulla vulnerabilità della linea adriatica e i lavori della ferrovia ripreso nuovo slancio con l'inizio della costruzione della sezione di 15 Km tra Urbino e Auditore.
 
Alcune sezioni di questa opera ferroviaria furono effettivamente costruite e tra queste ebbe priorità quella tra [[Fabriano]] e [[Santarcangelo di Romagna]] che era vista come indispensabile alternativa militare nei collegamenti tra l'Italia centrale e la [[Val Padana|Pianura padana]].
Terminata la guerra i lavori di costruzione tornarono a fermarsi sia per le modificate esigenze militari determinate dalla nascente importanza dell'aviazione, sia perchè le zone attraversate non sembravano offrire le garanzie economiche per la sopravvivenza futura della linea. Nel [[1932]]-[[1933]] i lavori furono sospesi quando i summenzionati due tratti erano pressochè terminati, mentre la sezione tra Auditore e San Leo era stata solamente tracciata. Sulla tratta attivata il traffico risultava assai scarso e per questo l'[[ferrovie dello stato|amministrazione ferroviaria]] decise di sperimentarvi con successo dei sistemi di gestione della circolazione che portarssero alla riduzione dei costi per cui già dal [[1927]] fu introdotta l'esercizio con [[Dirigente Unico]]. I buoni risultati ottenuti su questa ferrovia determinarono l'ampio utilizzo in Italia di tale tipo di gestione della circolazione.
 
La linea Santarcangelo di Romagna-Urbino-Fabriano fu inserita a seguito della legge 29 luglio 1879, n. 5002, detta legge Baccarini, tra le ferrovie di terza categoria, le quali avrebbero richiesto una partecipazione degli enti amministrativi provinciali per il 20% della spesa di costruzione e di armamento<ref>Antonio Crispo, ''Le Ferrovie Italiane-Storia politica ed economica'', Giuffrè Editore, 1940, citato da: Gianfranco Tiberi (della direzione generale delle FS) in ''La Tecnica Professionale 11/12'' a pag. 626: ''Gli investimenti ferroviari:150 anni di altalena'', Rivista edita dal Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani. 1989-Roma.</ref><ref>[[s:L. 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno|Legge 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno]]</ref>.
Nel 1942 la linea fu raggiunta nella stazione di Fermignano da quella proveniente da Fano, ma pochi anni dopo il futuro di questa ferrovia fu segnato indelebilmente dal passaggio del fronte della seconda guerra mondiale. I tedeschi in ritirata minarono la linea in modo sistematico su tutto il percorso (anche nelle tratta non completate) causando la sospensione del servizio.
 
== Le proposte ==
Al termine del conflitto solo la sezione tra [[Fabriano]] e [[Pergola]] fu riattivata il 20 maggio [[1947]] mentre le rimanenti tratte vennero abbandonate. Nel [[1948]] il tratto fra le stazioni di Pietracuta e Torello (tra S.Leo e Santarcangelo) fu riutilizzato per la ricostruzione in variante della [[Ferrovia Rimini-Novafeltria]], che fu poi chiusa nel [[1960]]. Il 2 febbario [[1956]] fu infine riattivato il breve tronco tra Fermignano e Urbino utilizzato come collegamento tra Urbino e [[Pesaro]] (via [[Fano]]) chiuso successivamente il 1 febbraio [[1987]].
Un primo progetto fu presentato dall'ingegnere Emilio Oliveri nel [[1880]]. Esso riguardò un percorso Urbino-Santarcangelo di Romagna che avrebbe attraversato il versante sinistro della valle del [[Conca (fiume)|Conca]], sottopassando il Colle di [[Montescudo]] con una [[galleria (ingegneria)|galleria]] per giungere ad [[Coriano|Ospedaletto di Coriano]]. La linea avrebbe attraversato il [[Marecchia]] con un lungo viadotto di 190 m nei pressi di Santarcangelo di Romagna.
 
Questo percorso fu definito ''tracciato basso'' e fu osteggiato dai comuni del Montefeltro che in contrapposizione produssero altre due varianti. Nella prima, detta ''tracciato alto'', la ferrovia da Urbino sarebbe passata nei pressi di [[Sassocorvaro]], [[Macerata Feltria]], [[Montecerignone]], [[San Leo (Italia)|San Leo]], [[Pietracuta]] e [[Verucchio]] per giungere sempre a Santarcangelo di Romagna. Nella seconda, detta ''tracciato medio'', da Urbino sarebbe passata verso [[Tavoleto]], [[Montegrimano]], Montecerignone e San Leo.
==Situazione attuale==
 
Tali interventi divennero sempre più accesi: nel [[1886]], sedici comuni si coalizzarono a sostegno del tracciato basso, appoggiati anche dal comune di [[Rimini]] il quale chiese inoltre al [[Ministero dei lavori pubblici]] di preferire il punto di arrivo della ferrovia sulla città riminese piuttosto che su Santarcangelo di Romagna. In cambio di questa richiesta e allo scopo compensare l'esclusione dal tracciato interessante i comuni del Montefeltro, nel [[1890]], il politico riminese Antonio Ferrucci, membro del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, propose la costruzione della [[ferrovia Rimini-Novafeltria]]. Tuttavia le battaglie legislative si conclusero nel [[1894]] quando il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici approvò definitivamente il tracciato cosiddetto ''medio''.<ref>{{cita pubblicazione| autore=Gianluca Calbucci| titolo=Quando la ferrovia doveva passare da Ospedaletto| rivista=Informazioni, trimestrale edito dal comune di Coriano| anno=2004| volume=XXIV| numero=1| p=9}}</ref>
*Tratta Fabriano-Pergola: [[Ferrovia Pergola-Fabriano|in servizio]] ;
 
Occorsero tuttavia vari provvedimenti legislativi, anche caldeggiati dal Ministero della Guerra, per reperire di volta in volte le risorse economiche per la costruzione della linea. I lavori procedettero a singhiozzo: il tratto di trentadue chilometri tra [[Fabriano]] e [[Pergola (Italia)|Pergola]] fu completato il 28 aprile [[1895]], mentre la successiva sezione fino a [[Urbino]], di quarantotto km, fu inaugurata il 20 settembre [[1898]]<ref>{{cita libro|titolo=Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926| editore = Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato| città=Roma| anno=1927}} Vedi {{Cita web |autore=Alessandro Tuzza |data = 1997-2007 |url = http://www.trenidicarta.it/aperture.html |titolo = Trenidicarta.it |accesso = 13 luglio 2011}}</ref>. La linea venne inserita tra quelle della [[Rete Adriatica]] ed esercita, fino al passaggio alle [[Ferrovie dello Stato]] avvenuto nel [[1906]], dalla [[Società Italiana per le strade ferrate meridionali]].
*Tratto Pergola - Fermignano: la linea è stata completamente smantellata, in alcuni casi la sede ferroviaria è stata utilizzata per l'allargamento o la costruzione di strade statali o provinciali. In alcuni brevissimi tratti (ad esempio in uscita da Fermignano) il tracciato è stato recuperato come pista ciclopedonale. Sopravvivono alcuni edifici, spesso riutilizzati per gli scopi più diversi.
 
== La costruzione ==
*Tratta Fermignano Urbino: la linea è ancora presente, sebbene in stato di abbandono, chiusa al traffico ferroviario. Sopravvivono gli edifici (stazioni, caselli, ecc.), in alcuni casi riutilizzati per gli scopi più diversi. Vicino ad Urbino è stato rimosso un breve tratto di ferrovia per consentire la costruzione del tunnel stradale della nuova strada per Urbino, ma ne è stato imposto il ripristino a conclusione dei lavori.
[[File:Panorama Schieti Urbino.jpg|thumb|Panoramica di Schieti con un viadotto (a destra) della ferrovia incompiuta]]
=== Santarcangelo di Romagna-Urbino ===
Il progetto della sezione terminale tra Santarcangelo di Romagna e San Leo, di 22,500&nbsp;km, fu approvato con i [[Decreto ministeriale|DM]] 10 agosto [[1908]] n. 3214 e 13 settembre [[1911]] n. 5615. I relativi lavori iniziarono nel [[1909]].
 
Successivamente, con i [[Decreto ministeriale|DM]] 31 maggio [[1914]] n. 1113, 10 novembre [[1914]] n. 7699, 11 novembre [[1919]] n. 4844, venne approvato il progetto della tratta Auditore-Urbino. Nel frattempo, lo scoppio della [[prima guerra mondiale]], nel [[1915]] aveva confermato i dubbi sulla vulnerabilità della linea adriatica per cui i lavori della ferrovia ebbero nuovo slancio: iniziò nello stesso anno la costruzione della sezione di 15,100&nbsp;km tra Urbino e Auditore, comprensiva delle gallerie di Urbino e del Pallino, lunghe complessivamente oltre sei chilometri.
*Tratta Urbino - Auditore (Casinina): questo breve tratto della linea è stato completamente smantellato; rimangono ancora alcune vestigia (in particolare fra Schieti e Casinina) come alcuni fabbricati viaggiatori, magazzini merci, gallerie e viadotti (ponti ad arco).
 
Terminata la guerra, i lavori di costruzione si interruppero, sia per le mutate esigenze militari, determinate dalla nascente importanza dell'[[aviazione]], sia perché le zone attraversate non sembravano offrire le garanzie economiche per la sopravvivenza futura della linea. Nei due tronchi Santarcangelo di Romagna-San Leo e Auditore-Urbino le opere civili erano state pressoché terminate, sebbene i binari non furono posati del tutto nel primo tratto. La sezione tra San Leo e Auditore, invece, era stata solamente tracciata a grandi linee: nel [[1930]] la galleria Case Nuove, a due chilometri da Auditore, risultava ancora in costruzione.
*Tratta San Leo-Santarcangelo di Romagna : questo tratto della linea che fu costruito è stato completamente smantellato; esistono a tutt'oggi (2008) i fabbricati (FV e MM) della stazione di S. Leo presso la località Pietramaura, i fabbricati della stazione di Pietracuta (FV presso l'omonima frazione del comune di S. Leo), i fabbricati della stazione di Verrucchio (FV), i fabbricati della stazione di Poggio Berni (FV) e la quasi totalità dei caselli; per quanto riguarda la sede essa è chiaramente identificabile lungo tutto il percorso (anche con immagini dall'alto come con servizi online tipo Google Maps); in particolare nel tratto tra Pietracuta e Verrucchio essa è stata trasformata nella sede della SP 258 R.
 
Nel [[1928]] venne tracciato dalle ''Ferrovie dello Stato'' il percorso della tratta San Leo-Macerata Feltria, di 16&nbsp;km. L'impresa ''Nuove Costruzioni Ferroviarie'' nello stesso anno ultimò il progetto definitivo della tratta Macerata Feltria-Auditore, di 13,600&nbsp;km.
 
Tra il [[1932]] e il [[1933]] i lavori di costruzione della Santarcangelo di Romagna-Urbino furono definitivamente sospesi. Tra le cause vi fu anche un movimento franoso nei pressi di San Leo, che causò il crollo sia di un tratto lungo circa 400 m di sede ferroviaria appena costruita sia l'ingresso di una galleria.
 
Nel [[1948]] il tratto fra le stazioni di Verucchio e Pietracuta, del tronco Santarcangelo di Romagna-San Leo, fu reimpiegato, adattandolo, da una variante della [[ferrovia Rimini-Novafeltria]]. In particolare, si posò il binario a [[scartamento ridotto]] sul sedime previsto per lo scartamento ordinario. Questa ferrovia fu poi chiusa nel [[1960]].
 
===Urbino-Fabriano===
{{Vedi anche|Ferrovia Urbino-Fabriano}}
 
== Caratteristiche ==
{{Diagramma_fer|percorso =
{{Percorso_fer1|CONTg|||[[Ferrovia Bologna-Ancona|per Bologna]]|}}
{{Percorso_fer1|BHF|0+000|'''[[Stazione di Santarcangelo di Romagna|Santarcangelo di Romagna]]'''||33 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]]}}
{{Percorso_fer3||xABZgl|CONTfq|||[[Ferrovia Bologna-Ancona|per Ancona]]}}
{{Percorso_fer1|exBHF|7+440|[[Poggio Berni]]||}}
{{Percorso_fer1|exWBRÜCKE1|||}}
{{Percorso_fer1|exhKRZWae|||fiume [[Marecchia]]}}
{{Percorso_fer1|exTUNNEL1|||galleria di Verrucchio<ref group = "A">Il portale della galleria è ancora visibile, il resto della galleria è in parte crollato.</ref>}}
{{Percorso_fer3||exABZg+l|exCONTfq|||[[Ferrovia Rimini-Novafeltria|per Rimini]] † 1960}}
{{Percorso_fer1|exBHF|13+800|[[Stazione di Verucchio|Verucchio]]|† 1960}}
{{Percorso fer1|exBUE|14+700||[[Stazione di Torello|ex passaggio a livello]]<ref group = "A">Il PL è stato poi trasformato in una fermata per la [[Ferrovia Rimini-Novafeltria|linea Rimini-Novafeltria]] chiamata [[Stazione di Torello|Torello]].</ref> † 1960}}
{{Percorso_fer1|exBHF|17+498|[[Stazione di Pietracuta|Pietracuta]]|† 1960}}
{{Percorso_fer3|exCONTgq|exABZgr||||[[Ferrovia Rimini-Novafeltria|per Novafeltria]] † 1960}}
{{Percorso_fer1|exhKRZWae|||fiume Marecchia}}
{{Percorso_fer1|exTUNNEL1|||galleria di Peggio (371 m)<ref group = "A" name = "CrolloGalleriaParziale">La galleria è in parte crollata.</ref>}}
{{Percorso_fer1|exBHF|21+917|[[San Leo (Italia)|San Leo]]||}}
{{Percorso_fer1|exWBRÜCKE1||||(fine tratta costruita)}}
{{Percorso_fer1|exLSTR|O1=GRZq|||confine [[Emilia-Romagna]]-[[Marche]]}}
{{Percorso_fer1|exLDST||[[Monte Cerignone]]<ref group = "A" name = "LdSNC">La stazione non è stata costruita.</ref>||}}
{{Percorso_fer1|exLDST||[[Macerata Feltria]]<ref group = "A" name = "LdSNC"/>||}}
{{Percorso_fer1|exLDST||[[Sassocorvaro|Sassocorvaro-Mercatale]]<ref group = "A" name = "LdSNC"/>||}}
{{Percorso_fer1|exTUNNEL1|||galleria 3 di Casinina<ref group="A">La galleria è stata costruita parzialmente.</ref>|(inizio tratta costruita)}}
{{Percorso_fer1|exTUNNEL1|||galleria 2 di Casinina<ref group="A">La galleria è crollata.</ref>}}
{{Percorso_fer1|exTUNNEL1|||galleria 1 di Casinina<ref group = "A" name = "CrolloGalleriaParziale"/>}}
{{Percorso_fer1|exBHF|14+600|[[Auditore|Auditore-Casinina]]||140 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|exWBRÜCKE2|14+435||ponte su torrente<ref group="A">Il ponte è in parte crollato.</ref>}}
{{Percorso_fer1|exhKRZWae|14+435||viadotto sul fiume [[Foglia (fiume)|Foglia]]<ref group = "A" name = "ViadottoCrollato">Il viadotto è in parte crollato.</ref>}}
{{Percorso_fer1|exWBRÜCKE2|10+450||viadotto sul torrente Apsa<ref group = "A" name = "ViadottoCrollato"/>}}
{{Percorso_fer1|exBHF|9+751|[[Schieti]]-San Patrignano<ref group="A">La stazione è adibita ad abitazione privata.</ref>||126 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|exhKRZWae|||viadotto sul fiume [[Foglia (fiume)|Foglia]]}}
{{Percorso_fer1|exTUNNEL1|||galleria Pallino (3.448 m)}}
{{Percorso_fer1|exBHF|4+6xx|[[Trasanni]]<ref group="A">La stazione, ristrutturata, ospita una scuola.</ref>||228 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|exTUNNEL1|||galleria di Urbino (3.516 m)}}
{{Percorso_fer1|exBHF|0+000|'''[[Stazione di Urbino|Urbino]]'''|† 1987|306 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer1|exCONTf|||[[Ferrovia Urbino-Fabriano|per Fabriano]] † 1944 e [[Ferrovia Fano-Urbino|per Fano]] † 1987}}
}}
 
=== Santarcangelo di Romagna-Urbino ===
L'originario tracciato della ferrovia ''Subappennina'' che avrebbe dovuto collegare [[Santarcangelo di Romagna]] ad [[Urbino]] si può distinguere in tre tronchi:
* [[Santarcangelo di Romagna]]-San Leo: costruito ma mai in esercizio;
* [[San Leo (Italia)|San Leo]]-Auditore: progettato ma mai cantierizzato;
* [[Auditore]]-[[Urbino]]: costruito ma mai entrato in esercizio<ref group="A">Il III e il IV tronco vennero realizzati dall'impresa Pietro Cidonio di Roma.</ref><ref name="tuttotreno">''Tutto treno & storia'', op. cit.</ref>.
 
Il primo tronco, fra Santarcangelo di Romagna e San Leo, fu ultimato nel [[1918]], ma non entrò mai in esercizio. Venne in seguito completamente smantellato. Al [[2009]] esistevano:
* Il [[fabbricato viaggiatori]] della stazione di [[Poggio Berni]];
* Il fabbricato viaggiatori della [[stazione di Verucchio]];
* Il fabbricato viaggiatori della [[stazione di Pietracuta]];
* Il fabbricato viaggiatori e il [[magazzino merci]] della stazione di [[San Leo (Italia)|San Leo]], in località Pietramaura-Agenzia;
* Molti [[casello ferroviario|caselli]].
 
Per quanto riguarda la sede, essa è ancora ben identificabile lungo quasi tutto il percorso. Il sedime del tronco Verrucchio-Pietracuta, dopo esser stato reimpiegato dalla [[ferrovia Rimini-Novafeltria]], è stato trasformato nella sede della [[strada provinciale]] SP 258 R, in variante al tracciato originario della strada stessa.
 
Il secondo tronco, fra San Leo e Auditore, non vide l'apertura dei cantieri. Furono presentati due progetti:
* ''Tracciato alto'': prevedeva di proseguire da Pietracuta verso est, da qui risalire lungo la [[Valmarecchia]] e per poi arrivare a [[Pennabilli]], toccando vari centri, fino a Auditore;
* ''Tracciato medio'': prevedeva che da Pietracuta si salisse lungo la valle del Mazzocco in direzione di San Leo. In questo caso, da San Leo la ferrovia avrebbe dovuto attraversare in galleria lo spartiacque che divide San Marino da San Leo. Da qui si sarebbe seguita la valle del [[Foglia (fiume)|Foglia]] passando per [[Monte Cerignone]], [[Macerata Feltria]] e [[Sassocorvaro|Mercatale di Sassocorvaro]], per giungere quindi alla località Auditore. Il tratto costruito tra Pietracuta e San Leo seguiva il tracciato appena descritto.
 
Il terzo tronco, che collegava l'impianto ferroviario di Auditore a quello a servizio del comune di Urbino, è stato completamente smantellato. Rimangono visibili alcune strutture, in particolare fra la località di Auditore e la frazione urbinate Schieti, come alcuni fabbricati viaggiatori e i magazzini merci. Sono presenti anche diverse opere d'arte. Due gallerie sono lunghe oltre tre chilometri:
* La galleria ''Pallino'' (della lunghezza di 3.448 m), preceduta da un viadotto omonimo a 9 luci<ref name="tuttotreno" />;
* La galleria ''Urbino'' (della lunghezza di 3.516 m), reimpiegata per l'acquedotto.
A nord e a sud dell'abitato di Schieti, all'interno del quale vi era la fermata di Schieti-San Patrignano (il cui [[fabbricato viaggiatori]] risulta trasformato in abitazione privata), la ferrovia percorreva due lunghi viadotti ad arco rispettivamente a nord e a sud di Schieti di cui uno a 12 luci di 10 m<ref name="tuttotreno" />, al [[2009]] ancora visibili anche se in disfacimento e parzialmente crollati.
 
=== Urbino-Fabriano ===
{{Vedi anche|Ferrovia Urbino-Fabriano}}
{{clear}}
 
== Note ==
===Annotazioni===
{{div col|3}}
<references group="A"/>
{{div col end}}
 
===Fonti===
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita libro| autore=Stefano Orazi| titolo=La linea ferroviaria Fabriano-Urbino-Santarcangelo di Romagna, tra storia e immagini| editore=Comunità montana del Catria e Nerone & Istituto per la Storia del Risorgimento italiano. Comitato di Pesaro-Urbino| anno=2005| città=Cagli}}
*{{cita pubblicazione| autore = Salvo Bordonaro|autore2=Bruno Pizzolante| anno = 2007| mese = aprile| titolo = L'impresa ferroviaria Pietro Cidonio, opere ferroviarie agli albori del novecento| rivista = Tutto treno & storia 17| numero = 68| pp = 60-67}}
 
== Voci correlate ==
* [[Ferrovia Urbino-Fabriano]]
* [[Ferrovia Fano-Urbino]]
* [[Stazione di Santarcangelo di Romagna]]
* [[Stazione di Fabriano]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web| autore=Rosario Serafino| url=http://www.lestradeferrate.it/mono25.htm| titolo=Le Strade Ferrate - La ferrovia Fabriano - Pergola - Fermignano - Urbino - Sant'Arcangelo di Romagna}}
* {{cita web| autore=Roberto Rovelli| url=http://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?table=incompiuta&type=list&first=&id=176| data=2007-2011| titolo=Ferrovie abbandonate - Scheda sulla Linea incompiuta Sant'Arcangelo di Romagna - Urbino| accesso=22 luglio 2011}}
* {{cita web| autore=Andrea Petrucci| url=http://andreapetrucci.altervista.org/| titolo=le ferrovie perdute del Montefeltro}}
 
{{Rete ferroviaria delle Marche}}
{{Portale|Marche|Romagna|trasporti}}
 
[[Categoria:Linee ferroviarie non completate in Emilia-Romagna|Subappennina]]
[[Categoria:Linee ferroviarie non completate nelle Marche|Subappennina]]
[[Categoria:Infrastrutture della provincia di Rimini]]
[[Categoria:Trasporti in provincia di Rimini]]
[[Categoria:Infrastrutture della provincia di Pesaro e Urbino]]
[[Categoria:Trasporti nella provincia di Pesaro e Urbino]]
[[Categoria:Infrastrutture della provincia di Ancona]]
[[Categoria:Trasporti in provincia di Ancona]]