Cofanetto Franks: differenze tra le versioni
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[[File:Franks casket 03.jpg|thumb|upright=1.6|Il
Il '''
L'opera presenta diverse influenze culturali e tematiche. Include una singolare rappresentazione cristiana, l'[[
L'iscrizione "mostra un deliberato virtuosismo linguistico e alfabetico; nonostante sia scritta maggiormente in [[inglese antico]] e in [[alfabeto runico
==
[[File:Franks Casket right panel original on display in Bargello Museum.jpg|thumb|left|upright=1.5|Il pannello di destra originale, esposto al [[Museo
È generalmente accettato che lo scrigno servisse per la vita monastica, forse come sostegno per un'importante figura mondana, e particolarmente indicato sembra essere l'episodio della fondazione di [[Ripon]] da parte di [[Vilfrido di York]].<ref>Webster (2012a:97); Ripon was suggested by Wood, who was able to connect Ripon with Brioude through the Frankish scholar Frithegod "active in both areas in the middle tenth century (Wood 1990, 4-5)" - Webster (1991) from BM collection database.</ref> La storia post [[medievale]] dello scrigno è sconosciuta sino alla metà del [[XIX secolo]], quando le investigazioni di W.H.J. Weale ne hanno dimostrato l'appartenenza alla chiesa di Saint-Julien a [[Brioude]]; È possibile fosse stato depredato durante la [[rivoluzione francese]].<ref>Vandersall 1972:24 note 1.</ref> La proprietà passò ad una famiglia di [[Auzon]], un villaggio nella regione francese dell'[[Alta Loira]]. Viene usata come scatola per il cucito fin quando i cardini e altri pezzi argentati che tenevano insieme i pannelli furono scambiati per un anello d'argento. Senza il loro supporto lo scrigno si ruppe. Le parti furono mostrate a un certo professor Mathieu della vicina [[Clermont-Ferrand]], che le vendette a un antiquario di [[Parigi]] dal quale furono acquistate nel 1857 da Sir [[Augustus Wollaston Franks]], che successivamente le donò nel 1867 al British Museum, dove fu curatore della collezione medievale e del [[Regno Unito]]. Il pannello di destra fu ritrovato più tardi in un cassetto dalla famiglia di Auzon e venduto al [[Museo
==Descrizione==
Il cofanetto è chiaramente fatto su modello degli scrigni [[Tarda antichità|tardo antichi]] in [[avorio]] come quello di [[Brescia]];<ref>Webster (1991); Webster (2012a:92); Webster (2012b:30-33).</ref> lo [[Scrigno di Veroli]], custodito al [[Victoria and Albert Museum|V&A Museum]], ne è un'interpretazione [[bizantina]] classicheggiante realizzata intorno all'anno 1000.<ref
==Interpretazioni==
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===Pannello frontale===
[[File:Franks casket 03 detail.jpg|thumb|left|upright=1.5|Dettaglio del pannello frontale che rappresenta la legenda germanica di [[Weland il fabbro]] e l'[[Epifania|adorazione dei Magi]] cristiana.]]
Il pannello frontale originariamente aveva una serratura e presenta nella parte sinistra elementi della
In netto contrasto, la parte destra della scena mostra uno dei più comuni soggetti cristiani rappresentati a quel tempo; tuttavia qui "la nascita di un eroe redime peccati e sofferenze".<ref>Webster (1991)</ref> I tre re [[
Intorno al pannello è presente la seguente iscrizione, che non ha nulla a che fare con le scene ma è un indovinello sul fatto che il materiale dello scrigno sia di osso di una balena per giunta [[
:''Fisc flodu ahof on fergen-berig''
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: L'innondazione ha gettato il pesce sulla scogliera montuosa
: Il re del terrore si è fatto triste sguazzando tra i ciottoli.
: Osso di balena.<ref name="Page 1999, p. 175">Page (1999, p. 175).</ref>
===Pannello di sinistra===
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: Romolo e Remo, due fratelli.
: una lupa li ha allevati a Roma,
: lontani dalla loro terra natia.<ref
Carol Neuman de Vegvar (1999) ha notato che anche alcune opere e monete provenienti dall'[[Anglia orientale]] ritraggono Romolo e Remo (ad esempio l'antichissimo [[bratteato di Undley]]).<ref>Another Anglo-Saxon bone plaque, existing only in a fragment at the [[Castle Museum, Norwich]], which was found at [[Larling]], [[Norfolk]], also shows Romulus and Remus being suckled, with other animal ornament. (Wilson 1984, p. 86).</ref> La studiosa suggerisce che a causa delle analogie tra la storia di Romolo e Remo e quella dei fratelli che si suppone abbiano fondato l'Inghilterra ([[Hengest del Kent|Hengist]] e [[Horsa del Kent|Horsa]]), "la legenda di due fratelli emarginati o viaggiatori che guidano un popolo e contribuiscono alla formazione di un regno era probabilmente familiare nel contesto anglosassone dell'VIII secolo intorno al cofanetto Franks e potrebbe essere un monito sulla predestinazione reale."<ref>Neuman de Vegvar (1999, pp. 265–6)</ref>
===Pannello posteriore===
[[File:Franks casket 01.jpg|thumb|upright=1.5|La [[prima guerra giudaica]] rappresentata sul pannello posteriore.]] Il pannello posteriore rappresenta [[
:''her fegtaþ titus end giuþeasu''
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===Coperchio===
[[File:Franks Casket Lid Detail.jpg|upright=1.5|thumb|Alcuni studiosi sostengono che sul coperchio del cofanetto sia rappresentata una legenda di Egil altrimenti scomparsa; l'eroe respinge un esercito con arco e frecce e la donna dietro di lui potrebbe essere sua moglie Olrun. Un'altra interpretazione è che la scena rappresenti un frangente della guerra di Troia
Il coperchio non è integro. Leslie Webster ha suggerito che potrebbero esserci stati altri pannelli di [[argento]] che insieme al resto, avrebbero dato l'intera immagine. La parte centrale rotonda è vuota e si suppone ospitasse il pomello metallico di una maniglia.<ref>MacGregor, Arthur. ''Bone, Antler, Ivory and Horn'', [[Ashmolean Museum]], 1984, ISBN 0-7099-3507-2, ISBN 978-0-7099-3507-0, [http://books.google.co.uk/books?id=o0MflvaPJ3MC&pg=PA201&dq=Franks+Casket&hl=en&ei=UsejS6PXB9GF4QbCorCBCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CEwQ6AEwAw#v=onepage&q=Franks%20Casket&f=false Google books] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121111065843/http://books.google.co.uk/books?id=o0MflvaPJ3MC&pg=PA201&dq=Franks+Casket&hl=en&ei=UsejS6PXB9GF4QbCorCBCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CEwQ6AEwAw#v=onepage&q=Franks%20Casket&f=false|data=11 novembre 2012}}</ref> Il coperchio mostra la scena di un [[arciere]] che difende con le proprie forze un [[fortino]] contro una truppa d'attacco, che a giudicare dalle proporzioni con l'[[eroe]] potrebbe essere di [[gigante (mitologia)|giganti]]; una targa sull'eroe segna il nome Ægili.
Nel 1866 Sophus Bugge ha approfondito la sua tesi sulla raffigurazione del coperchio con l'impressione che l'arciere in alto sia [[Egil]], il fratello di Weland; ha quindi suggerito che l'opera intagliata racconti una storia che lo riguarda, ma della quale non sappiamo nulla. Il soggetto si difende con frecce e arco. Dietro di lui sembra esserci una donna seduta in casa; probabilmente si tratta della sposa di Egil, [[
[[Josef Strzygowski]] (citato da Viëtor nel 1904) invece ha proposto che il coperchio rappresenta una scena riguardante la caduta di [[Troia]] senza tuttavia elaborare l'ipotesi. Karl Schneider (1959) ha identificato la parola "Ægili" sul coperchio come la traduzione in anglosassone, al nominativo singolare o al dativo singolare, del nome dell'eroe greco [[Achille]]. Come nominativo singolare indicherebbe che l'arciere è Achille, mentre al dativo singolare potrebbe rappresentare o che la cittadella appartiene ad Achille o che la freccia che sta per esser scoccata sia per lui. Schneider ha interpretato la scena sul coperchio come l'episodio narrato nell'[[Iliade]] del massacro del fratello di [[
Altri autori vedono sul coperchio un messaggio biblico o cristiano: Marijane Osborn ha osservato che molti dettagli del [[Salmi|salmo]] 90, "specialmente per come appare nella traduzione in inglese antico, [...] potrebbero combaciare con dettagli dell'immagine del coperchio del cofanetto: L'anima difesa nel quinto verso e portata al sicuro [...] nel santuario/rifugio del nono verso, la battaglia spirituale per l'anima dilaga, i missili volanti nel sesto verso e un difensore angelico nell'undicesimo verso."<ref>Osborn (1991b: 262-3). [[
===Pannello di destra===
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Raymond Page traduce l'iscrizione come:
:''Her Hos sitiþ
:''agl[.] drigiþ
:''sarden sorga and sefa torna.''
:''risci / wudu / bita''
: Qui siede Hos sul cumulo della disperazione;
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====Sigurd e Grani?====
[[File:Sigurd saga rune stone.jpg|thumb|left|[[
Nel 1899, Sigurd Söderberg ha proposto che il pannello di destra rappresenta "la raffigurazione di una scena del mito di Sigurd, spiegato da iscrizioni runiche."<ref>As cited by Clark (1930, p. 339)</ref> Nel 1930, Eleanor Clark ha aggiunto: "in effetti, chiunque guardi la figura di un cavallo chinato sulla tomba di un uomo non può fare a meno di ripensare alle parole contenute nel ''Guthrunarkvitha'' (II, 5):
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====Hengist e Horsa?====
[[File:Flag of Kent.svg|thumb|upright=0.7|Il cavallo bianco del Kent si dice derivi dallo vessillo di Horsa]]
A.C. Bouman (1965) e Simonne d'Ardenne (1966)<ref>D'Ardenne independently put forward Bouman's Hengist and Horsa reading, which she only discovered as her own article was going to press.</ref> hanno invece interpretato lo 'stallone in lutto' (in inglese antico "hengist") nel centro del pannello di destra come [[Hengest del Kent|Hengist]], che insieme a suo fratello [[Horsa del Kent|Horsa]] ha condotto per la prima volta le tribù dei sassoni, angli e Juti in [[Britannia]] ed è diventato il primo re anglosassone inglese sia secondo '[[
Bouman e d'Ardenne hanno identificato la strana creatura a sinistra con testa di cavallo, vesti e atteggiamento da umano e ali di uno spirito come una rappresentazione di Horsa, stavolta nelle sembianze di uno spirito, seduto sul proprio tumulo sepolcrale. Horsa (il cui nome significa cavallo in inglese antico) sarebbe quindi l'"Hos" citato dalle iscrizioni sul pannello, seduto su un cumulo di disperazione." Inoltre i due studiosi hanno notato altre piccole raffigurazioni dei cavalli in ogni angolo del pannello, forse per richiamare il tema dei due famosi equini.
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====Gli dei del bosco?====
[[File:Tangelgarda Odin.jpg|thumb|left|La [[stele di Tängelgårda]] presenta due [[valknut]] tra le gambe del cavallo come nel pannello di destra del cofanetto Franks. [[Gotland]], Svezia.]]
Solitamente 'her hos sitæþ' viene letto come "qui siede il cavallo" ma Wilhelm Krause (1959) li ha invece separati in 'herh' (tempio) e 'os' (divinità) e successivamente Alfred Becker (1973, 2002), seguendo l'intuizione di Krause, ha interpretato il primo come 'bosco sacro', ovvero il luogo dove ai tempi dei pagani gli [[Æsir]] venivano lodati, ed il secondo come dea o [[
Krause e Becker hanno interpretato i due trifogli o valknut tra le gambe dello stallone come indicatori del regno dei morti; rappresentazioni simili sono visibili sulle steli di [[
====La pazzia di Nabucodonosor?====
[[File:William Blake - Nebuchadnezzar (Tate Britain).jpg|thumb|[[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]] di [[William Blake]]. ([[Tate Gallery]]) ]]
Leopold Peeters (1996) ha proposto che il pannello di destra presenta un'illustrazione scultorea dei capitoli 4 e 5 del ''[[libro di Daniele]]'': la creatura selvaggia sulla sinistra rappresenta [[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]] ("Tu sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pascerai d'erba come i buoi e sarai bagnato dalla rugiada del cielo.".<ref name="las">
Secondo Peeters, le tre figure sulla destra potrebbero quindi rappresentare la moglie di [[Baldassar]] e le sue concubine mentre fanno riti blasfemi e irriverenti ({{Passo biblico|Daniele 5:1-4, 22|libro=no}}).<ref name=las/> Il cadavere nel tumulo al centro rappresenta proprio [[Baldassar]] ucciso quella stessa notte, mentre la donna che lo compiange potrebbe essere la regina madre. Le rune criptiche sul pannello potrebbero essere un riferimento alle misteriose scritte apparse sulle mura del palazzo durante i festeggiamenti.
====La morte di Baldr?====
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David Howlett (1997) ha identificato le illustrazioni del pannello di destra con la versione della morte di [[Baldr]] narrata dallo storico danese [[Saxo Grammaticus]] nella sua opera "[[Gesta Danorum]]",<ref>Schneider (1959) similarly identified the right panel with Saxo’s version of the death of Balder.</ref> risalente alla fine del [[XII secolo]]. Secondo Grammaticus il rivale di Baldr, Hother, incontra di notte tre fanciulle in un bosco fetido ed umido e da esse riceve un'armatura leggera e una cintura che gli permetteranno di sconfiggere Baldr. Hother ferisce a morte Baldr, che muore tre giorni dopo ed è sepolto sotto un tumulo.
Howlett ha identificato le tre figure sulla destra con le tre fanciulle del bosco (che potrebbero essere le tre [[Norne]]) e l'uomo avvolto nel sudario nel tumulo centrale come Baldr. "La donna alla destra del tumulo è [[
====La penitenza di Rhiannon?====
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Austin Simmons (2010) analizza le iscrizioni della cornice nei seguenti segmenti:
:''herh os-sitæþ on hærm-bergæ''
:''agl drigiþ swæ hiri er tae-gi-sgraf''
:''sær-den sorgæ and sefa-tornæ''
Traducendoli come "L'idolo siede lontano sul tremendo colle, soffre l'umiliazione con dolore e rabbia furente come il covo di dolore gli impone." Linguisticamente, il segmento os- rappresenta il prefisso verbale oþ- assimilato alla sibilante seguente, mentre nella seconda parte del secondo verso, "er" è una parola indipendente situata prima di un composto verbale di tre parti (tae-gi-sgraf). La prima parte "tae" è una rara forma della particella-prefisso "to-".<ref name="Simmons 2010">Simmons (2010).</ref>
L'iscrizione si riferisce in maniera specifica alla scena sulla sinistra del pannello di destra. Secondo Simmons, l'idolo (herh) è [[Satana]] nella forma di un [[mulo]] mentre viene torturato dall'inferno personificato e bardato. La scena fa riferimento allo scritto apocrifo [[vangelo di Nicodemo]], un famoso testo medievale tradotto in anglosassone. In una versione della storia della "[[Discesa di Cristo agli inferi]]", un inferno personificato incolpa Satana d'aver causato la [[
===Considerazioni runologiche e numerologiche===
[[File:Franks Casket front, words Fisc Flodu.jpg|thumb|L'iscrizione "Fisc Flodu" sul pannello frontale del cofanetto Franks presenta l'allitterazione sulla runa "feoh", la quale è connotazione di ricchezza o tesoro.]]
Ogni runa anglosassone è [[Acrofonia|acrofonicamente]] legata ad un nome in inglese antico che fornisce all'[[ideogramma]] una determinata connotazione, come descritto nell'
Becker presenta anche un'analisi [[numerologia|numerologica]] dell'iscrizione, notando che sul pannello frontale e su quello di sinistra sono presenti 72 (3 x 24) segni e 288 (12 x 24) su tutto il cofanetto. Tutti questi numeri sono multipli di 24 (3 x 8), il numero runico magico del [[
Osborn (1991a 1991b) è d'accordo sulla natura intenzionale della cifra 72. Tuttavia, "sebbene [Becker] lo veda come un indicatore di magia pagana, io credo non sia tutto qui. Per me è un altro esempio di adattamento del materiale pagano per scopi cristiano evangelici, a mo' di ''interpretatio'' romana. L'artista ha usato attentamente le rune aggiungendo i punti sul pannello frontale e riducendone il numero sulla scena di destra con l'uso di [[rune legate]], cosicché ognuna delle tre iscrizioni contenga esattamente 72 elementi. L'associazione più ovvia ad un elemento cristiano riguardo a questo numero è, almeno per gli anglosassoni, con i discepoli missionari incaricati da Cristo oltre ai dodici apostoli. Il numero di questi discepoli è menzionato solo nelle scritture di Luca 10, e ci sono due versioni di questo testo: Nonostante la Bibbia protestante affermi che Cristo incaricò settanta apostoli in più, la versione della [[Vulgata]] conosciuta agli anglosassoni specifica settantadue. Commentando questo numero, [[
==Note==
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* Henderson, George, ''Early Medieval Art'', 1972, rev. 1977, Penguin, pp. 156–158.
* Hough, Carole and John Corbett, ''Beginning Old English''. Palgrave, 2013.
* Howlett, David R., ''British Books in Biblical Style''. Dublin, Four Courts Press, 1997.
* Wolfgang Krause, "Erta, ein anglischer Gott", ''Die Sprache'' 5; Festschrift Havers (1959), 46-54.
* Arthur Napier, in ''An English Miscellany,'' in honor of Dr. F.J. Furnivall, Oxford, 1901.
* Neuman de Vegvar, Carol L. "The Travelling Twins: Romulus and Remus in Anglo-Saxon England." Ch. 21 in Jane Hawkes and Susan Mills, eds., ''Northumbria's Golden Age'', Sutton Publishing, Phoenix Mill Thrupp, Strand, Gloucestershire, 1999, pp. 256–267.
* Osborn, Marijane. "The Seventy-Two Gentiles and the Theme of the Franks Casket." ''Neuphilologische Mitteilungen: Bulletin de la Societe Neophilologique/ Bulletin of the Modern Language Society'' '''92''' (1991a): 281-288.
* Osborn, Marijane. "The Lid as Conclusion of the Syncretic Theme of the Franks Casket," in A. Bammesberger (ed.), ''Old English Runes and their Continental Background'', Heidelberg 1991b, pp. 249–268.
* R. I. Page, ''An Introduction to English Runes'', Woodbridge, 1999.
* Parsons, D. ''Recasting the Runes: the Reform of the Anglo-Saxon Futhorc'' (''Runron'' '''14'''), Uppsala 1999.
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==Altri progetti==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* BBC Four, [
* British Museum, [http://www.britishmuseum.org/explore/highlights/highlight_objects/pe_mla/t/the_franks_casket.aspx The Franks Casket], elementary Explore/Highlights page, with 4 low-resolution photos.
* British Museum, [http://www.britishmuseum.org/research/search_the_collection_database/search_object_details.aspx?objectid=92560&partid=1 The Franks Casket / The Auzon Casket], more technical Research/Collection Database page, with more detailed discussion and 35 higher-resolution photos.
* British Library, UK Web Archive [
{{Portale|arte|Regno Unito|storia}}
[[Categoria:Contenitori antichi e tradizionali]]
[[Categoria:Opere nel British Museum]]
[[Categoria:Mitologia anglosassone]]
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