Demmin: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome=Demmin
|Nome ufficiale=Hansestadt Demmin
|Panorama=Demmin-Kirche-2011.JPG
|Didascalia=
|Bandiera=
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|Voce stemma=
|Stato=DEU
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|Divisione amm grado 1=Meclemburgo-Pomerania Anteriore
|Divisione amm grado 2=no
|Divisione amm grado 3=
|Amministratore locale=Thomas Witkowski
|Partito=CDU
|Data elezione=25-4-2021
|Abitanti = {{Dati popolazione DE-MV}}
|Note abitanti = {{Dati popolazione DE-MV||QUELLE}}
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|Divisioni confinanti=
|Mappa=Demmin in MBS.svg
|Didascalia mappa=Localizzazione della città di Demmin nel circondario della
}}
'''Demmin''' è una [[Città della Germania|città]] del [[Meclemburgo-Pomerania Anteriore]], in [[Germania]]. Appartiene al [[circondario della Seenplatte del Meclemburgo]], e nel suo territorio il [[Trebel (fiume)|Trebel]] sfocia nel fiume [[Peene]]. Demmin, pur non essendo parte di alcuna [[Comunità amministrative della Germania|comunità amministrativa]], ospita la sede della comunità (''Amt'') [[Amt Demmin-Land|Demmin-Land]]. Demmin si fregia del titolo di "[[Lega Anseatica|città anseatica]]" (''Hansestadt'').
==Il suicidio di massa di Demmin <ref>Fonte principale: [https://www.ndr.de/geschichte/kriegsendedemmin102.pdf Gisela Zimmer, ''Kriegsende in Demmin'']. L'episodio è citato anche in {{cita libro | nome=Benjamin | cognome=Labatut | titolo=Quando abbiamo smesso di capire il mondo | anno=2021 | editore=Adelphi | città=Milano }} </ref>==
Alla fine della [[Seconda guerra mondiale]] l'avanzata dell'[[Armata Rossa]] provocò a Demmin un gigantesco suicidio di massa.
Nel 1945 la città contava tra 15.000 e 16.000 abitanti, ospitando anche migliaia di profughi dall'Est, che all'incirca raddoppiavano la sua popolazione. Alla fine di aprile, quando il fronte orientale si avvicinò in vista della [[Battaglia di Berlino]], i civili rimasti in città (soprattutto donne coi bambini e anziani) furono costretti a scavare un fossato anticarro lungo 5 chilometri a est della città per rallentare la marcia dei russi. La fuga dei tedeschi dalla città iniziò il 28 aprile: i funzionari del partito nazista partirono su autopompe sequestrate, l'ospedale fu evacuato, tutta la polizia se ne andò e alcuni civili fuggirono.
Avanguardie dell'[[Armata Rossa]] raggiunsero Demmin a mezzogiorno del 30 aprile 1945. Sul campanile della chiesa fu issata una bandiera bianca. Secondo un testimone oculare, i negoziatori sovietici si avvicinarono al fossato anticarro e promisero di risparmiare alla popolazione civile di Demmin "molestie" e saccheggi in caso di resa senza combattimento<ref>Questo testimone oculare aveva allora 19 anni, prestava servizio come soldato tedesco e giaceva nel fossato anticarro. Secondo lui, furono sparati tre colpi che provocarono la morte di tre uomini, tra i quali un ufficiale tedesco.</ref>; le restanti unità della [[Wehrmacht]] e alcune [[Waffen-SS]] si ritirarono attraverso Demmin, e circa mezz'ora dopo l'incidente fecero saltare dietro di loro tutti i ponti che portavano fuori città, mentre le unità sovietiche stavano già avanzando attraverso la città stessa.
La distruzione dei ponti impedì ai sovietici di avanzare verso [[Rostock]], che avevano pianificato di raggiungere lo stesso giorno. Impedì anche la fuga della popolazione civile, intrappolata dai fiumi che circondano la città. Secondo testimoni oculari, alcuni appartenenti alla [[Gioventù hitleriana]] spararono ai soldati sovietici, nonostante diverse bandiere bianche fossero issate sugli edifici di Demmin. In particolare, un insegnante lealista nazista, dopo aver sparato a sua moglie e ai suoi figli, lanciò una granata sui soldati sovietici usando un [[panzerfaust]], prima di impiccarsi.
I soldati sovietici furono autorizzati a saccheggiare la città per tre giorni. Ne seguirono stupri di massa di donne locali, secondo testimoni oculari, "indipendentemente dall'età", e spari contro uomini tedeschi che si erano opposti a questa pratica. Inoltre, vaste aree della città furono incendiate, quasi tutto il centro bruciò completamente e l'80% della città fu distrutto in quei tre giorni. Secondo quanto riferito da testimoni, molti dei soldati che si erano dati a stupri, esecuzioni e saccheggi erano ubriachi <ref>Il 30 aprile, quando le atrocità iniziarono la sera, i soldati sovietici avevano saccheggiato sia le distillerie di grano di Demmin che diversi negozi di alcolici.</ref>.
Questi eventi, insieme alla paura delle atrocità che la propaganda nazista annunciava da tempo, provocarono il panico tra la popolazione: ne seguirono centinaia di suicidi, spesso collettivi, di famiglie intere - moltissimi di donne con i loro figli - realizzati con tutti i mezzi, ma soprattutto gettandosi nei fiumi che ora isolavano la città, nonostante che perfino i russi, impressionati, cercassero di ostacolarli.
Sul numero dei morti non ci sono notizie certe, dato che solo di 500 dei sepolti in una fossa comune furono registrati i nomi. Le stime oscillano tra 700 e 1200 suicidi.
==Amministrazione==
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* {{Gemellaggio|DEU|Lünen}}
* {{Gemellaggio|DEU|Porta Westfalica}}
== Sport ==
=== Calcio ===
La squadra locale è l'[[SV Demminer 91]], militante in [[Kreisoberliga]], il nono livello del calcio tedesco.
== Note ==
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{{Circondario della Mecklenburgische Seenplatte}}
{{Città anseatiche in Germania}}
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{{Portale|Germania}}
[[Categoria:Comuni del circondario della
[[Categoria:Città della Lega Anseatica]]
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