Automotrice FS ALe 660: differenze tra le versioni
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|{{Box treno/Automotrice
|Nome = Automotrice FS ALe 660
|Immagine = FS ALe660.009 Le640.005 Le760.013.jpg
|Didascalia = <small>ALe660.009 con rimorchiate Le640.005 e Le760.013 in sosta alla [[Stazione di Castelfranco Veneto]] nel [[1980]]</small>
}}
{{Box treno/Dati costruzione
|Anno_Progettazione = 1952-1953
|Anno_Costruzione =
|Anni_di_Esercizio = 1956-2000
|Quantità_Prodotta = 15
|Costruttore = OCREN
}}
{{Box treno/Dati
|Tipo_elemento = Automotrici ALe 660.001-015
|Dimensioni = lunghezza: 27.400 mm<br/>larghezza: 2.900 mm<br/>altezza: 3.
|Capacità = 66 posti (18 di 1ª classe + 48 di 2ª classe)
|Piano_del_Ferro =
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|Passo_tra_carrelli = 17.800 mm
|Passo_dei_carrelli = 3.100 mm
|Peso_In_Servizio =
|Peso_Aderente = 62.000 kg
|Peso_Vuoto = 62.000 kg
}}
{{Box treno/Motrice
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|Tipo_trasmissione =
|Rapporto_di_trasmissione = 25/58
|Potenza_Massima = 760 kW<br/>698 kW (UIC fiche 614)
|Potenza_Continuativa = 600 kW<br/>557 kW (UIC fiche 614)
|Sforzo_Trazione_Massimo =
|Sforzo_Avviamento =
|Velocità_Massima = 150 km/h, poi limitata a 130 km/h
|Tipo_motore = 4 motori elettrici a corrente continua tipo
|Alimentazione = elettrica da linea aerea a 3 kV=
|Autonomia =
}}
{{Box treno/Chiusura
|Dati_tratti_da = {{cita|Cornolò, ''Automotrici''|p. 174|Automotrici}}; {{cita|Sabatini, Pautasso, ''I disegni''|tabella ''Caratteristiche''|tT265c}}
}}
|-
|{{Box treno/Automotrice
|Nome = Rimorchiata FS Le 800
|Immagine =
|Didascalia =
}}
{{Box treno/Dati costruzione
|Anno_Progettazione = 1952-1953
|Anno_Costruzione = 1956-1957
|Anni_di_Esercizio = 1956-2000
|Quantità_Prodotta = 15
|Costruttore = Pozzuoli-OCREN
}}
{{Box treno/Dati
|Tipo_elemento = Rimorchiate pilota Le 800.001-015
|Dimensioni = lunghezza: 27.400 mm<br/>larghezza: 2.900 mm<br/>altezza: 3.
|Capacità = 80 posti di 2ª classe
|Piano_del_Ferro =
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|Passo_dei_carrelli = 3.100 mm
|Peso_In_Servizio =
|Peso_Vuoto = 41.000 kg
}}
{{Box treno/Motrice
|Rodiggio = 2'2'
|Diametro_Ruota = 1.040 mm (ruote portanti)
|Velocità_Massima = 150 km/h, poi limitata a 130 km/h
}}
{{Box treno/Chiusura
|Dati_tratti_da = {{cita|Cornolò, ''Automotrici''|p. 174|Automotrici}}; {{cita|Sabatini, Pautasso, ''I disegni''|tabella ''Caratteristiche''|tT265c}}
}}
|}
Le '''automotrici ALe 660''' sono un gruppo di elettromotrici<ref name="elettromotrice">Il termine "elettromotrice" equivale a "automotrice elettrica".</ref> leggere delle [[Ferrovie dello Stato]] italiane progettate tra il 1952 e il 1953 come evoluzione delle [[Automotrice FS ALe 840|ALe 840]]<ref name="tT265a/20-21">{{cita|Nascimbene, Pautasso, ''Elettromotrici''|pp. 20-21|tT265a}}.</ref><ref name="Automotrici/175"/>.
Ordinate nel 1954 in un lotto comprendente ventidue elettromotrici {{TA|ALe 660}} e altrettante rimorchiate pilota {{TA|Le 800}}, subirono una variante in corso d'opera determinata dalla decisione dell'[[Union internationale des chemins de fer|Union Internationale des Chemins de Fer (UIC)]] di abolire la terza classe, che indusse le FS a costruire solo quindici coppie {{TA|ALe 660+Le 800}} e a creare con le sette coppie restanti il nuovo gruppo di elettromotrici e rimorchiate pilota di sola prima classe [[Automotrice FS ALe 540|ALe 540]] e {{TA|Le 600}}, inizialmente non previste dai piani di sviluppo<ref name="tT265a/R21"/>.
Mentre le coppie {{TA|ALe 660+Le 800}} non furono più replicate dopo le prime quindici unità, rimanendo gruppi a sé stanti fino al ritiro del servizio, lo sviluppo delle ALe 540.001-007 proseguì autonomamente con due ulteriori serie di elettromotrici e nuovi tipi di rimorchiate pilota, caratterizzate da importanti innovazioni meccaniche e stilistiche<ref name="tT265b/34-36">{{cita|Pautasso, ''ALe 660''|pp. 34-36|tT265b}}.</ref><ref name="tT265b/52-57">{{cita|Pautasso, ''I numeri''|pp. 52-57|tT265d}}.</ref>.
== Storia ==
L'impiego prevalentemente sui treni rapidi delle [[Automotrice FS ALe 840|elettromotrici ALe 840]], spesso a rinforzo degli [[Elettrotreno FS ETR 200|elettrotreni ETR 200]], mise ben presto in evidenza il netto contrasto tra la mediocrità degli ambienti interni delle elettromotrici e l'allestimento quasi lussuoso degli elettrotreni<ref name="tT265a/20-21"/>. Questa circostanza, unita alla necessità di disporre di ulteriori elettromotrici, determinò nel 1954<ref name="tT265a/R21">{{cita|Nascimbene, Pautasso, ''Elettromotrici''|riquadro ''Le ALe 660 che diventarono 540'', p.
A scombinare i piani delle FS intervenne la decisione, presa dall'[[Union internationale des chemins de fer|Union Internationale des Chemins de Fer (UIC)]] nel 1955, di abolire la terza classe sui treni delle amministrazioni ferroviarie europee a partire da 3 giugno 1956<ref name="tT265a/R21"/>.
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== Caratteristiche ==
=== Elettromotrici ALe 660.001-015 ===
Il progetto delle elettromotrici<ref name="elettromotrice"/> {{TA|ALe 660}} e delle rimorchiate {{TA|Le 800}} fu sviluppato tra il 1952 e il 1953<ref name="tT265a/20-21"/><ref name="Automotrici/175">{{cita|Cornolò, "Automotrici"|p. 175|Automotrici}}.</ref> a partire da quello delle [[Automotrice ALe 840|ALe 840]], la cui cassa fu ridisegnata adottando una struttura tubolare che permetteva la realizzazione di finestrini di maggiori dimensioni<ref name="tT265a/20-21"/>.
I vestiboli d'accesso furono spostati verso le estremità della cassa, posizionandoli in corrispondenza della mezzeria dei carrelli per consentire una migliore disposizione degli ambienti interni, e la cabina di guida, che era sdoppiata sulle {{TA|ALe 840}}, fu resa unica mediante una diversa sistemazione del mantice di intercomunicazione<ref name="tT265a/20-21"/>.
Gli ambienti viaggiatori furono migliorati introducendo l'illuminazione con lampade fluorescenti e, in origine, gli alzacristalli elettrici, adottando poltroncine simili a quelle degli elettrotreni in prima classe e migliorando quelle di seconda classe rispetto alle {{TA|ALe 840}}<ref name="tT265a/20-21"/>.
Come per le {{TA|ALe 840}}, il riscaldamento degli ambienti viaggiatori e delle cabine di guida era realizzato con scaldiglie elettriche della potenza complessiva di {{M|34|ul=kW}}, alimentate dalla linea di contatto a {{M|3|ul=kV}}<ref name="tT265g/23-27">{{cita|Pautasso, ''ALe 660''|pp. 23-27|tT265g}}.</ref>.
La disposizione dei locali fu organizzata come segue<ref name="tT265b/35-36">{{cita|Pautasso, ''ALe 660''|pp. 35-36|tT265b}}.</ref>:
* cabina di guida anteriore;
* compartimento postale con ripiano
* vestibolo anteriore con porte pneumatiche;
* ambiente di 1ª classe su tre moduli
* vano centrale su un modulo con
* ambiente di 2ª classe su cinque moduli
* vestibolo posteriore con porte pneumatiche;
* ambiente di 2ª classe su un modulo con 8 posti a sedere disposti con lo schema 2+2 (modulo sedili {{TA|1.750 mm}});
* cabina di guida posteriore.
Il mantice di intercomunicazione, ingombrante e difficoltoso da movimentare sulle {{TA|ALe 840}}, fu interamente riprogettato adottando un sistema che ne prevedeva il ricovero sotto il pavimento in posizione di riposo e l'estrazione per mezzo di un sistema a rinvii con funi di acciaio azionato da motorini elettrici alimentati a {{M|24|ul=V}} dalle batterie di bordo, ma la manovra continuò ad essere laboriosa e, nonostante gli sforzi dei progettisti, il personale dei depositi locomotive cercò sempre di limitarne l'uso al minimo indispensabile<ref name="tT265b/35-36"/><ref name="tT265b/R37">{{cita|MB [Marco Bruzzo], riquadro ''Quei benedetti intercomunicanti'', in ''ALe 660''|p. 37|tT265b}}.</ref>.
Furono mantenuti i carrelli tipo {{TA|M 1040}} delle {{TA|ALe 840}} con i motori di trazione a sospensione baricentrica, ma con il rapporto di trasmissione portato a 25/58 per ottenere un maggiore sforzo di trazione all'avviamento<ref name="tT265b/35-36"/><ref name="tT265c/T3">{{cita|Sabatini, Pautasso, ''I disegni''|tabella ''Caratteristiche…''|tT265c}}</ref>.
I motori di trazione rimasero dello stesso tipo 62 R5-100 FS delle {{TA|ALe 840}}, ma i circuiti di trazione e comando furono modificati aumentando da tre a quattro i gradi di [[Shunt (elettrotecnica)#Altri usi|indebolimento di campo]] nella configurazione parallelo (nella configurazione serie rimasero cinque come sulle {{TA|ALe 840}}), portando a undici il numero delle velocità economiche<ref>Le velocità economiche sono quelle corrispondenti ai regimi di rotazione dei motori con il reostato completamente disinserito. In questo caso sono sei nella configurazione serie (pieno campo e cinque gradi di indebolimento) e cinque nella configurazione parallelo (pieno campo e quattro gradi di indebolimento), per un totale di undici.</ref> e consentendo di mantenere la velocità massima di {{TA|150 km/h}} nonostante il rapporto di trasmissione accorciato<ref name="tT265a/20-21"/><ref name="tT265b/35-36"/>.
Altri miglioramenti introdotti rispetto alle {{TA|ALe 840}} furono la riprogettazione dei [[Teleruttore|contattori]] per migliorarne l'affidabilità e la sostituzione della [[aerazione|ventilazione]] a circolazione naturale del [[Avviamento reostatico|reostato di trazione]] con un gruppo a ventilazione forzata comandato da termostato<ref name="tT265b/35-36"/>.
=== Rimorchiate Le 800.001-015 ===
Assieme alle {{TA|ALe 660.001-015}} furono costruite tra il 1956 e il 1957 le rimorchiate pilota {{TA|Le 800.001-015}}<ref name="tT265c/T1">{{cita|Sabatini, Pautasso, ''I disegni''|tabella ''ALe 540…''|tT265c}}</ref>, con cassa e impianti di riscaldamento e illuminazione analoghi a quelli delle elettromotrici<ref name="tT265d/53">{{cita|Pautasso, ''I numeri''|p. 53|tT265d}}.</ref>. L'impianto di riscaldamento elettrico era alimentato alla tensione di linea di {{TA|3 kV}} attraverso la [[Riscaldamento Elettrico Carrozze|condotta REC]]; l'impianto di illuminazione prendeva invece energia dalle batterie di bordo, a loro volta ricaricate dal gruppo rotante motore-dinamo delle motrici per mezzo di un'apposita conduttura elettrica interconnessa sulle testate<ref name="tT265d/53"/>.
I carrelli erano del tipo {{TA|Mp 1040}}, identici al tipo {{TA|M 1040}} delle elettromotrici, ma privi dei motori di trazione e dei cinematismi di trasmissione del moto alle [[Sala montata|sale]]<ref name="tT265d/54-56">{{cita|Pautasso, ''I numeri''|pp. 54-56|tT265d}}.</ref>.
Le rimorchiate pilota {{TA|Le 800}} avevano una capacità di 80 posti a sedere di sola 2ª classe e comprendevano i seguenti ambienti interni<ref name="tT265d/54-56"/>:
* cabina di guida anteriore;
* ambiente di 2ª classe su un modulo con 8 posti a sedere disposti con lo schema 2+2 (modulo sedili {{TA|1.750 mm}});
* vestibolo anteriore con porte pneumatiche;
* ambiente di 2ª classe su tre moduli con 24 posti a sedere disposti con lo schema 2+2 (modulo sedili {{TA|1.750 mm}});
* vano centrale su un modulo con due ritirate sulla fiancata sinistra del veicolo e deposito valigie sul lato opposto;
* ambiente di 2ª classe su cinque moduli con 40 posti a sedere disposti con lo schema 2+2 (modulo sedili {{TA|1.750 mm}});
* vestibolo posteriore con porte pneumatiche;
* ambiente di 2ª classe su un modulo con 8 posti a sedere disposti con lo schema 2+2 (modulo sedili {{TA|1.750 mm}});
* cabina di guida posteriore.
== Note ==
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== Bibliografia ==
===Fonti a stampa===
* {{cita pubblicazione
| autore = [[Giovanni Di Raimondo]]
| coautori =
| anno = 1955
| mese = gennaio
| titolo = Uno sguardo alle attività delle F.S. nell'anno 1954
| rivista = Ingegneria ferroviaria
| volume = 10 (1955)
| numero = n. 1
| pagine = pp. 19
| id = {{ISSN|}}
| cid = IF1955a
}}
===Storiografia e complementi===
* {{Cita libro
| autore = Giovanni Cornolò
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| pagine = pp. 175-192
| capitolo = Automotrici elettriche ALe 660; ALe 540 e rimorchiate relative
| ISBN =
| cid = Automotrici
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Francesco Bloisi
| coautori = Francesco Maria, Angelo Nascimbene, Benedetto Sabatini, Sergio Pautasso
| anno = 2012
| mese = luglio-agosto
| titolo = La generazione di mezzo. Presentazione {{TA|ALe 840,}} 660 e 540
| rivista = Tutto treno
| volume = 24 (2012)
| numero = n. 265
| pagine = pp. 12-13
| id = {{ISSN|1124-4232}}
| cid = tT265e
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Angelo Nascimbene
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| id = {{ISSN|1124-4232}}
| cid = tT265a
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Sergio Pautasso
| coautori =
| anno = 2012
| mese = luglio-agosto
| titolo = A bordo delle ALe 840
| rivista = Tutto treno
| volume = 24 (2012)
| numero = n. 265
| pagine = pp. 22-33
| id = {{ISSN|1124-4232}}
| cid = tT265g
}}
* {{cita pubblicazione
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| id = {{ISSN|1124-4232}}
| cid = tT265b
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Benedetto Sabatini
| coautori = Sergio Pautasso
| anno = 2012
| mese = luglio-agosto
| titolo = I disegni del Gruppo ALe 840/660/540 FS
| rivista = Tutto treno
| volume = 24 (2012)
| numero = n. 265
| pagine = inserto pieghevole di 8 pagine non numerate
| id = {{ISSN|1124-4232}}
| cid = tT265c
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Sergio Pautasso
| coautori =
| anno = 2012
| mese = luglio-agosto
| titolo = I numeri dei rimorchi
| rivista = Tutto treno
| volume = 24 (2012)
| numero = n. 265
| pagine = pp. 52-57
| id = {{ISSN|1124-4232}}
| cid = tT265d
}}
* {{cita pubblicazione
| autore = Francesco Bloisi
| coautori = Francesco Maria, Angelo Nascimbene
| anno = 2012
| mese = luglio-agosto
| titolo = 50 anni di corsa
| rivista = Tutto treno
| volume = 24 (2012)
| numero = n. 265
| pagine = pp. 58-73
| id = {{ISSN|1124-4232}}
| cid = tT265f
}}
==Voci correlate==
*[[
*[[Automotrice FS ALe 540]]
*[[Automotrice FS ALe 840]]
|