Scala Greca: differenze tra le versioni

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[[File:Porta urbica nord 07.JPG|thumb|[[Porta Scea|La porta Scea]]]]
'''Scala Greca''' (''Scala Reca'' in dialetto siracusano) è una zona di [[Siracusa]] appartenente fino al 2018 alla circoscrizione di [[Tiche (Siracusa)|Tiche]] situata all'estremoal nordsuo dellaestremo stessanord (proprio per tale motivo è la porta d'ingresso per chi viene da nordquesta direzione), nonchéed oltre a essere l'estremità periferica eè la parte più nuova della città. Il nome deriva da un passaggio di epoca greca (traccia di una porta di accesso alla città), sito a nord dell'altopiano, che scendeinsieme alla [[pianaGeografia antropica di Targia]]Siracusa#Villaggio (doveMiano esistee una [[necropoliPizzuta|Pizzuta]]), esso presenta due solchi paralleli e orme degli zoccoli dei cavalli incisi nella roccia per il camminamento dei carri e cavalli. Guardando dall'alto o dalla stessa piana si ha la sensazione di vedere una scala.
 
Il nome deriva da un passaggio di [[Storia di Siracusa in epoca greca|epoca greca]] (traccia di una porta di accesso alla città) situato a settentrione dell'altopiano, il quale scende verso la [[Pianura|piana]] di [[Geografia antropica di Siracusa#Suddivisioni storiche|Targia]] (in cui esiste una [[necropoli]]). Esso presenta due solchi paralleli e orme degli zoccoli dei cavalli incisi nella roccia per il camminamento di carri e cavalli. Guardando dall'alto o dalla stessa piana si ha la sensazione di vedere proprio una scala. Nei dintorni, c'è pure la [[porta Scea]], la quale sempre in epoca greca era la porta d'ingresso della città.
Nella zona, a parte la presenza di molteplici attività commerciali, di scuole e di vari uffici, spicca il "Centro Sportivo Erg" sede degli allenamenti del [[Siracusa Calcio 1924|Siracusa Calcio]] e delle gare interne del proprio settore giovanile e di altre realtà calcistiche minori siracusane (Hellenika).
 
Nella zona, aoltre parte laalla presenza di molteplici attività commerciali, di scuole e di vari uffici, spiccasi ilevidenzia la presenza del "Centro Sportivo Erg[[Riccardo Garrone (imprenditore)|Riccardo Garrone]]" (già "Centro Sportivo [[Montedison]]") fino a una decina di anni fa sede degli allenamenti del [[Siracusa Calcio 1924|Siracusa Calcio]] e delle gare interne del proprio settore giovanile, eoltre che di altre realtà calcistiche minori siracusane (Hellenika)che continuano a giocarvi.
 
== Storia e archeologia ==
La località di Scala Greca che rappresenta un punto nevralgico della città moderna, lo fu anche per la città greca. Le numerose carraie che solcano la roccia testimoniano il nodo stradale che da Siracusa si dipartiva per [[Megara Hyblaea|Megara Iblea]], [[Leontinoi|Lentini]] e [[Katane|Catania]] e che metteva in comunicazione col [[proasteion]] (piccolo abitato) sul [[Santa Panagia#Il terzo porto di Siracusa: Trogilo|porto del Trogilo]] (presso la [[Tonnara di Santa Panagia]]). Il borgo comprendeva una zona sacra e la&nbsp;[[necropoli]] a nord. Lungo l’estrema propaggine della balza rocciosa contigua a quella che era la vecchia strada provinciale, e oggi visibile dalla [[Strada statale 115 Sud Occidentale Sicula|statale 115]] a sinistra per chi esce da Siracusa, si aprono alcune grotte. La prima fu oggetto di indagine archeologica da parte di [[Paolo Orsi]] nel 1900, che rivelò la sua frequentazione da parte dell’uomo a partire dal periodo greco (fine del [[V secolo]] a.C.) sino all’età [[Storia di Siracusa in epoca bizantina|bizantina]], [[Storia di Siracusa in epoca medievale|medievale]] e oltre. La grotta è attraversata da un tratto di acquedotto greco con relativo pozzo di attacco, della fine del [[VI secolo|VI]]- inizi del V secolo a.C., che serviva i quartieri di [[Tiche (Siracusa)|Tycha]] e [[Acradina|Akradina]]. La presenza dell’acqua all’interno della grotta avrebbe potuto fare pensare ad un Ninfeo, ma così si esprime Paolo Orsi: nulla che accenni a tale culto fu colà rinvenuto e nulla di arcaico, anzi, singolare coincidenza, nulla del V secolo ma del [[IV secolo|IV]] e del [[III secolo|III]] di guisa che sembra risultare la grotta abbia cominciato ad essere luogo di culto solo poco prima che l’acquedotto cessò di funzionare. Nel periodo classico la grotta fu, dunque, adibita a luogo di culto. Una conca sacrificale, le cui pareti interne presentavano tracce di bruciature si trova al centro dell’antro, e restituì frammenti di ossa combuste e di terrecotte votive. Davanti all’ingrottamento (in origine decorato da una cornice parte in pietra e parte in stucco ed arricchita con elementi scultorei fissi o mobili), vi è una panca lunga quasi 7 metri, dipinta in origine in rosso, utilizzata per l’esposizione delle offerte votive e vi sono alcuni sedili&nbsp; per i fedeli che qui avevano convegno per i sacri riti. Visibile, inoltre, un altare rettangolare (3,70 x 2,10 metri) che era arricchito, nella sua parte elevata, da elementi scultorei in pietra calcarea come si evince dal rinvenimento di un frammento di ala e da un altro di panneggio. Nonostante i saccheggi, Orsi raccolse parecchie centinaia di frammenti relativi a teste, maschere, parti di figurine in argilla e vasetti e ancora&nbsp; frammenti che rappresentano asce, fiaccole, tronchi d’albero (talvolta palme), cani, leoni, pantere, lepri, cavalli, capre, maiali, [[Grifone (araldica)|grifi]], uccelli ([[IV secolo|IV]]-[[III secolo]] a.C.). Attraverso l’accurata analisi di queste terrecotte, Paolo Orsi identificò il culto e la divinità a cui fa riferimento la grotta di Scala Greca: ed ormai il nome di [[Artemide]] e di [[Artemision di Siracusa|Artemision]] apparirà a tutti giustificato<ref>{{Cita web|url=https://www.antoniorandazzo.it/archeologia/scala-greca-antica.html|titolo=}}</ref>.
==Note==
<references/>
{{Siracusa}}
{{portale|Sicilia|Siracusa}}
 
[[Categoria:Quartieri di Siracusa]]