Richard Howe, I conte Howe: differenze tra le versioni

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{{Infobox militare
{{F|militari britannici|maggio 2011}}
{{Infobox militare
|Nome = Richard Howe, 1º conte Howe
| Immagine = [[File:Richard Howe, 1st Earl Howe - Project Gutenberg eText 18314.jpg|230px]]
|Didascalia = Richard Howe
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 8 marzo 1726
|Nato_a = [[Londra]]
|Data_di_morte =5 agosto 1799
|Morto_a =[[Londra]]
|Cause_della_morte =naturali
|Luogo_di_sepoltura =Chiesa di St. Andrews a [[Langar (Nottinghamshire)|Langar]]
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* [[Guerra di successione austriaca]]
* [[Guerra dei sette anni]]
* [[Guerra di d'indipendenza americana]]
* [[Prima coalizione|Guerre della prima coalizione]]
|Campagne =
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}}
{{Bio
|Nome = Richard
|Cognome = Howe
|Sesso = M
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|GiornoMeseMorte = 5 agosto
|AnnoMorte = 1799
|Attività = ammiraglio
|Epoca = 1700
|Attività = ammiraglio
|Immagine=
|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità =
}}
 
Esperto ufficiale della [[Royal Navy]], era il fratello di [[George Howe (XVIII secolo)|George Howe]], morto in combattimento durante la [[guerra dei sette anni]] in America, e di [[William Howe]]. Esercitò il comando supremo navale delle squadre britanniche nei primi anni della [[Guerra d'indipendenza americana]] mentre il fratello minore William Howe guidava il corpo di spedizione terrestre inviato a reprimere la ribellione delle colonie.
 
A causa del fallimento dei piani di guerra del fratello e della mancata efficacia delle misure di blocco navale attivate dalle sue squadre navali, Richard Howe venne richiamato in patria alla fine del 1778. Egli tuttavia conservò la fiducia dei suoi superiori e riprese la direzione di una parte della flotta britannica all'inizio delle [[guerre rivoluzionarie francesi]] dove ebbe modo di distinguersi raggiungendo alcuni successi.
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=== I primi anni ===
 
Richard Howe era il figlio di [[Emanuel Howe]] che era stato governatore di Barbados, e di [[Charlotte Howe|Mary Sophia Charlotte Howe]], figlia a sua volta di [[Sophia Charlotte von Kielmansegg]]; il nonno paterno era stato un membro del Parlamento per la contea di Nottingham<ref>I. D. Gruber, ''The Howe brothers and the American Revolution'', p. 45.</ref>. La sua famiglia era completamente inserita nella fitta connessione di parentele e rapporti presenti all'interno della classe nobiliare inglese; correvano voci che la madre in realtà fosse figlia illegittima del [[Giorgio I di Gran Bretagna|re Giorgio I]] ed effettivamente gli Howe godevano della vicinanza e dell'amicizia della famiglia reale; Richard potèpoté avvantaggiarsi del costante sostegno dei reali della [[Casato di Hannover|casa di Hannover]]<ref>I. D. Gruber, ''The Howe brothers and the American Revolution'', pp. 45-47.</ref>.
 
Salì sulla nave ''[[HMS Severn (1695)|Severn]]'' al comando di [[George Anson]] nel [[1740]].
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Dopo la vittoriosa [[guerra dei sette anni]], iniziò a crescere la conflittualità tra le colonie americane e la Gran Bretagna; Richard Howe manifestò ripetutamente simpatia per le istanze dei coloni americani e nel 1774 entrò in rapporto a Londra direttamente con [[Benjamin Franklin]]. Durante una serie di colloqui, Howe e Franklin discussero la possibilità di trovare un compromesso tra le colonie e la madrepatria; anche in queste occasioni l'ammiraglio si mostrò favorevole alle posizioni dei coloni<ref>F. Jennings, ''La creazione dell'America'', p. 158.</ref>.
 
Nei mesi seguenti, mentre il fratello William riceveva importanti incarichi di comando e veniva inviato a [[Boston]] per cooperare con il generale [[Thomas Gage]], comandante in capo delle truppe britanniche in America, Richard inizialmente non assunse alcun comando apparentemente a causa della sua simpatia verso la causa dei coloni<ref>I. D. Gruber, ''The Howe brothers and the American Revolution'', pp. 59-60.</ref>. Howe in realtà era interessato a ricevere un comando in America nell'estate 1775 cercò ripetutamente di entrare in contatto con l'influente e bellicoso [[George Germain, I visconte Sackville|George Germain]] a cui manifestò in parte le sue idee sulla situazione. Howe affermò di condividere le opinioni intransigenti del politico britannico ma è possibile che egli intendesse portare avanti una politica conciliatoria dopo aver ricevuto i pieni poteri in America; egli sperava di essere nominato comandante in capo e contemporaneamente responsabile di una "commissione di pace" incaricata di trattare con i ribelli<ref>I. D. Gruber, ''The Howe brothers and the American Revolution'', pp. 60-63.</ref>.
 
Le idee di Howe incontrarono soprattutto l'approvazione del primo ministro [[Frederick North|Lord North]] che, timido e irresoluto, temeva una grande guerra globale contro le colonie americane ed era ansioso di trovare una soluzione incruenta della crisi; anche il re Giorgio III manifestò il suo consenso alla nomina di Howe<ref>I. D. Gruber, ''The Howe brothers and the American Revolution'', pp. 64 e 69.</ref>. A partire dal dicembre 1775, mentre in America la ribellione era ormai in corso, una serie di avvicendamenti in importanti incarichi di comando all'interno della [[Royal Navy]], permisero a Richard Howe di raggiungere in parte i suoi obiettivi. Dopo una serie di complesse vicende e di intrighi all'interno dell'''establishment'' britannico, Howe, nonostante l'ostilità del [[Primo Lord dell'Ammiragliato]], [[John Montagu, IV conte di Sandwich|Lord Sandwich]], e dell'ammiraglio [[Augustus Keppel]], ricevette infine il 5 febbraio 1776 il comando supremo della squadra navale in America al posto dell'ammiraglio Shuldham e raggiunse il fratello William Howe che fin dall'ottobre 1775 era divenuto il comandante in capo delle forze terrestri britanniche; in questa occasione egli venne anche promosso [[viceammiraglio]]<ref>I. D. Gruber, ''The Howe brothers and the American Revolution'', pp. 65-71.</ref>.
 
NelDurante [[1775]] Richard venne promossola [[viceammiraglio]] e nel 1776, all'inizio della [[Guerraguerra d'indipendenza americana]], divenne il comandante supremo della flotta della [[Royal Navy]] inviata nelle acque americane per trasportare e sostenere il corpo di spedizione inviato per sedare la ribellione delle [[tredici colonie]] che era comandato dal fratello minore, generale [[William Howe]]. Ll'ammiraglio tenne il comando fino alla primavera 1778 e mantenne il controllo delle acque americane pur senza poter influire sull'esito della guerra.
 
=== La Guerre rivoluzionarie francesi ===
 
[[File:1st Earl Howe.jpg|thumb|right|upright=0.8|Richard Howe, dipinto da [[Henry Singleton]], ca. 1795.]]
 
Durante le [[guerre rivoluzionarie francesi]] invece Richard Howe tenne il comando di alcune squadre navali impegnate nel blocco dei porti francesi; in questo incarico peraltro non mostrò la necessaria aggressività e mantenne le sue navi lontano dai porti nemici temendo un eccessivo logoramento dei vascelli nel servizio prolungato di blocco, ottenendo quindi risultati insoddisfacienti<ref>G. Lefebvre, ''La rivoluzione francese'', pp. 342-343.</ref>.
 
La sua principale azione di comando durante le guerre rivoluzionarie avvenne nello scontro nota come [[Glorioso Primo di Giugno]]; in questa occasione Howe cercò di intercettare un convoglio di rifornimenti francesi proveniente dall'America ma dovette dare ripetutamente battaglia alla squadra navale dell'ammiraglio [[Louis Thomas Villaret de Joyeuse]] intervenuta in soccorso. Nei combattimenti del 28-29 maggio e 1º giugno 1794 la flotta britannica di Howe inflisse pesanti perdite alla squadra francese ma fallì la missione strategica: il convoglio dei rifornimenti raggiunse indenne il porto di Brest<ref>G. Lefebvre, ''La rivoluzione francese'', p. 416.</ref>.
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== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=OrdineInstitution delladu giarrettieraMérite nastrinomilitaire ribbon.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera
|collegamento_onorificenza=Ordine della Giarrettiera
|motivazione=
|luogo=
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* I. D. Gruber, ''The Howe brothers and the American Revolution'', Norton and C., New York, 1972
* F. Jennings, ''La creazione dell'America'', Einaudi, Torino, 2003
* G. Lefebvre, ''La Rivoluzione francese'', Einaudi, Torino, 1958
* P. Macksey, ''The war for America'', University of Nebraska Press, 1993
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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{{Box successione|tipologia=incarico governativo|carica=[[Primo Lord dell'Ammiragliato]]| precedente=[[Augustus Keppel, I visconte Keppel|Lord Keppel]]| successivo=[[John Pitt, II conte di Chatham|Lord Chatham]]|periodo=[[1783]]-[[1788]]}}
 
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{{Portale|biografie|marina|storia}}