Luigi Catani: differenze tra le versioni
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{{nd|l'attore omonimo|Luigi Catani (attore)}}
[[File:Villa di
[[File:Palazzo delle cento finestre, primo piano, sala E, volta con affreschi di luigi catani 09.JPG|Particolare di una volta in palazzo Strozzi del Centauro, Firenze|thumb]]
{{Bio
|Nome = Luigi
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Prato
|LuogoNascitaLink = Prato (Italia)
|GiornoMeseNascita = 7 novembre
|AnnoNascita = 1762
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|AnnoMorte = 1840
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
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== Biografia ==
Suo padre era il quadraturista [[Stefano Catani]]. Si formò nella bottega familiare, che trattava lavori di ornato, collaborando ad esempio nella decorazione dei nuovi saloni al pian terreno del [[monastero di San Niccolò (Prato)|conservatorio di San Niccolò]] a Prato.
Una prima opera si trova nella sua città, a [[Prato (Italia)|Prato]], dove decoròdecorò la [[volta (architettura)|volta]] del salone di lettura della [[Biblioteca Roncioniana]], copiando un affresco di [[Pietro da Cortona]] a [[Palazzo Pitti]]; nello stesso edificio aveva lavorato il padre una ventina d'anni prima.
Nel 1800 circa venne chiamato a completare la decorazione della cappella della Madonna del Conforto nel [[Duomo di Arezzo]], unica architettura religiosa neoclassica di rilievo nel territorio aretino; suoi sono lo ''Sposalizio della Vergine'', la ''Visitazione'', l<nowiki>'</nowiki>''Adorazione dei Magi'', la ''Disputa al Tempio'' e, nel vestibolo, l<nowiki>'</nowiki>''Incoronazione della Vergine'' e i ''Profeti''.
Sempre a Firenze venne nominato professore di Ornato all'[[Accademia di belle arti di Firenze|Accademia di Belle Arti]].▼
In questo cantiere dovette misurare con i cartoni di [[Giovanni Battista Dell'Era]], che aveva iniziato l'opera, aggiornando velocemente il suo stile al gusto [[neoclassico]] allora in voga, tanto da diventare, soprattutto negli anni dell'[[Regno di Etruria|occupazione francese]], il principale frescante in questo stile nel territorio toscano. La sua pittura si fece più leggera e ariosa, con figure ispirate agli esempi provenienti da Roma e dalla Francia.
[[File:Dettaglio dell'affresco dipinto da Luigi Catani 1.jpg|thumb|left|200px|''Minerva'', nell'appartamento di Elisa Baciocchi nella villa di Poggio a Caiano]]
Operò quindi soprattutto due filoni: la pittura di gusto mitologico, in residenze private e teatri, e quella religiosa.
A questo secondo tema appartengono: la cappella del Sacramento nel [[Duomo di Arezzo]] (''Scene della Passione''; ''San Francesco in estasi'' e ''Santa Chiara con santi'' nella [[chiesa di Santa Chiara (San Gimignano)|chiesa di Santa Chiara]] a [[San Gimignano]]; la volta della sacrestia della [[chiesa di San Francesco (Prato)|chiesa di San Francesco]] a Prato dove lavorò anche a diverse pale d'altare; la ''Cappella del Crocifisso'' nella [[chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi]] a [[Firenze]]; la cappella del Sacramento nel [[Duomo di Prato]] (1837, sui il ''Cristo risorto'', la ''Cena'' e la ''Lavanda dei piedi'').
Al filone allegorico-mitologico appartengono le ''Quattro stagioni'', la ''Giustizia'' e la ''Fortezza'' attorno all'orologio in [[piazza del Duomo (Arezzo)|piazza del Duomo]] ad Arezzo; la decorazione del teatro nel [[collegio Cicognini]] a Prato; gli affreschi al piano nobile di Palazzo Rossi-Ferrini ad Arezzo (1803); varie decorazioni nei [[palazzo Strozzi Sacrati|palazzi Strozzi Sacrati]] (1812), [[Palazzo delle Cento Finestre|Strozzi del Centauro]], [[palazzo Incontri|Incontri]], [[Palazzo Venturi Ginori|Venturi Ginori]] (esedra) e [[palazzo Guicciardini|Guicciardini]] a Firenze; nella stessa città lavorò per il vescovo francese [[Antoine-Eustache d'Osmond]] eseguendo dei monoscromi nel suo [[Palazzina de' Servi|palazzo]]; ancora affrescò una sala nella [[villa di Castello]].
In tutte queste commissioni spiccano per prestigio e per ampiezza quelle di [[Elisa Baciocchi]], della quale fu sicuramente uno degli artisti preferiti: il salone del [[Palazzo Ducale (Lucca)|palazzo Ducale]] di [[Lucca]], un appartamento e il sipario del teatrino nella [[villa di Poggio a Caiano]] e in [[villa di Marlia|quella di Marlia]] (''Giove che rapisce Giunone dall'Olimpo'', 1811), e la volta con l<nowiki>'</nowiki>''Educazione di Giove'' in [[Palazzo Pitti]], probabilmente la sua opera più importante (1811, proseguita fino al 1819, quando già si era reinsediato [[Ferdinando III di Lorena]]).
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==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.fondazionecrprato.it/attachments/article/36/Fond_Prato108_03.pdf Una scheda sul pittore]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura}}
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