Arduino Berlam: differenze tra le versioni
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Arduino si afferma come progettista autonomo solo dopo la guerra, inizialmente grazie alla realizzazione del Faro della Vittoria (1919-27), opera di cui si fece convinto promotore e sostenitore e in cui celebra le aspirazioni irredentistiche proprie e del padre; quest’ultimo aveva fra l’altro predisposto un lascito per l'edificazione di un monumento dedicato all'Italia liberatrice.
Si interessa inoltre di arredamento navale: nel 1923 e 1925 pubblica due interessanti articoli in cui egli critica la pedissequa trasposizione in quest’ambito dello stile e del design dei palazzi di terraferma, auspicando una maggiore integrazione progettuale fra ingegneri navali e architetti. In tal modo si impone all'attenzione della compagnia "Cosulich Line", che gli affida il progetto e la direzione esecutiva delle seconde e terze classi delle motonavi
Negli stessi anni è impegnato nella costruzione del [[palazzo Aedes]] (1925-28), uno tra gli interventi più visibili sulle rive di Trieste ed il primo in cui si dimostra un deciso affrancamento dagli stili storici<ref name=":0" />.
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== Opere ==
* la [[Scala dei Giganti (Trieste)|Scala dei Giganti]] ([[1905]]-[[1907]]), (con il padre)
* il [[Sinagoga di Trieste|Tempio Israelitico]] ([[1906]]-[[1912]]), (con il padre)
* il [[Palazzo della RAS]] ([[1910]]-[[1914]]), (con il padre)
* il [[Faro della Vittoria (Trieste)|Faro della Vittoria]] ([[1923]]-[[1927]]), di cui fu anche promotore
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