Purple code: differenze tra le versioni
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Intorno al 1930 i giapponesi idearono una nuova macchina cifrante. Questa presentava delle novità significative rispetto alle altre macchine allora in uso: primo tra tutti, il fatto che anziché usare solo i classici rotori come nella macchina tedesca [[Enigma (crittografia)|Enigma]], si usavano switch di tipo telefonico, in modo da rendere meno prevedibile la rotazione dei rotori. La macchina, conosciuta con il nome di ''Purple'', divideva inoltre l'alfabeto di 26 caratteri in due gruppi distinti: uno di venti lettere e l'altro di sei. Prima di sottoporre il messaggio alla cifratura meccanica tuttavia, il testo in [[lingua giapponese]] veniva convertito dai crittografi in caratteri latini. Dopo la criptatura con ''Purple'', il messaggio poteva essere trasmesso via radio.
I giapponesi erano convinti che la macchina fosse inattaccabile, ma non fu così. Il SIS (''[[Signal Intelligence Service]]''), il servizio di decrittazione dell'esercito statunitense, guidato dal colonnello [[William Friedman]], crittologo egli stesso,
== Note ==
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