Simon Gronowski: differenze tra le versioni
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[[File:Simon Gronowski, 8 May commemoration 2022, Fort Breendonk (crop).jpg|thumb|Simon Gronowki nel 2022]]
{{Bio
|Nome = Simon
|Cognome = Gronowski
|Sesso = M
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = avvocato▼
|Epoca = 1900
▲|Attività = avvocato
|Nazionalità = belga
|PostNazionalità = , di famiglia ebraica, [[superstite dell'Olocausto]], autore di un libro di memorie sulla sua esperienza
|Categorie = no
▲|PostNazionalità = , di famiglia ebraica, [[superstite dell'Olocausto]], autore di un libro di memorie sulla sua esperienza da bambino come deportato dal [[campo di transito di Mechelen]] e sulla sua fuga durante il trasporto sul treno che avrebbe dovuto condurlo a morire ad [[Auschwitz]]
}}
== Biografia ==
Simon Gronowski nasce a [[Bruxelles]] nel 1931. Suo padre, Leon, era emigrato in Belgio dalla Polonia. Sua madre, Chana, proveniva invece dalla Lituania. Sposatisi a Liegi nel 1923 avevano già una figlia, Ita, nata nel 1924. In famiglia si
La famiglia viveva a [[Etterbeek]], dove il padre aveva una bottega di pelletteria. Simon frequenta la scuola e si unisce ai boy scouts. La vita tranquilla e felice della famiglia è interrotta dall'occupazione nazista del Belgio nel maggio 1940. Il loro negozio e laboratorio di pelletteria sono confiscati; nel 1942 a Simon non è più permesso di frequentare le scuole pubbliche. Cominciano gli arresti e le deportazioni, cui la famiglia cerca di sottrarsi rifugiandosi in un piccolo appartamento a [[Woluwe-Saint-Lambert]]. Qualcuno però rivela la loro presenza e il 17 marzo 1943 i membri della famiglia sono arrestati dalla Gestapo. La madre afferma di essere vedova: il padre, che ammalato si trovava in quel momento in ospedale, sfugge così alla cattura.<ref>{{cita web|1=http://users.telenet.be/holocaust.bmb/eng/Gronowski.htm|2=Simon Gronowski, survivor XXth convoy|lingua=en|accesso=15 febbraio 2019|dataarchivio=8 giugno 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220608080201/http://users.telenet.be/holocaust.bmb/eng/Gronowski.htm|urlmorto=sì}}</ref>▼
▲Simon Gronowski nasce a [[Bruxelles]] nel 1931. Suo padre, Leon, era emigrato in Belgio dalla Polonia. Sua madre, Chana, proveniva invece dalla Lituania. Sposatisi a Liegi nel 1923 avevano già una figlia, Ita, nata nel 1924. In famiglia si parla il francese e l'yiddish.<ref>{{cita web|http://www.cclj.be/sites/default/files/SIMON_GRONOWSKI.DEF_.pdf|Simon Gronowski|lingua=fr}}</ref>
Simon, la madre e la sorella vengono condotti al [[campo di transito di
▲La famiglia viveva a [[Etterbeek]], dove il padre aveva una bottega di pelletteria. Simon frequenta la scuola e si unisce ai boy scouts. La vita tranquilla e felice della famiglia è interrotta dall'occupazione nazista del Belgio nel maggio 1940. Il loro negozio e laboratorio di pelletteria sono confiscati; nel 1942 a Simon non è più permesso di frequentare le scuole pubbliche. Cominciano gli arresti e le deportazioni, cui la famiglia cerca di sottrarsi rifugiandosi in un piccolo appartamento a [[Woluwe-Saint-Lambert]]. Qualcuno però rivela la loro presenza e il 17 marzo 1943 i membri della famiglia sono arrestati dalla Gestapo. La madre afferma di essere vedova: il padre, che ammalato si trovava in quel momento in ospedale, sfugge così alla cattura.<ref>{{cita web|http://users.telenet.be/holocaust.bmb/eng/Gronowski.htm|Simon Gronowski, survivor XXth convoy|lingua=en}}</ref>
▲Simon, la madre e la sorella vengono condotti al [[campo di transito di Mechelen]], da cui partono i treni per [[Auschwitz]]. Il 19 aprile 1943 Simon e la madre partono a bordo di un convoglio con 1630 deportati (la sorella, essendo di nazionalità belga, rimane invece per il momento prigioniera al campo).
Simon sarebbe giunto ad Auschwitz se tre giovani membri della
Simon corre per tutta la notte attraverso i boschi, ritrovandosi la mattina successiva in un piccolo villaggio,
Simon riuscirà a sopravvivere in clandestinità per il resto del conflitto, fino alla liberazione nel settembre 1944. Pur separato dal padre (che potrà vedere solo tre volte in 17 mesi) resta protetto da alcune famiglie belghe non ebree. Sia la madre che la sorella (deportata il 2 settembre 1943) periranno ad [[Auschwitz]]. Il padre sopravvive ma, provato dal dolore, muore nel luglio 1945. A 13 anni, Simon resta così orfano.<ref>{{cita web|https://www.bbc.com/news/magazine-22188075|Escaping the train to Auschwitz|lingua=en}}</ref>
Simon vive con alcuni amici di famiglia, fino a che, compiuti di 16 anni, torna da solo nella casa di famiglia a [[Etterbeek]]. Compiuti gli studi si iscrive all'Università diventando nel 1954 avvocato, professione che eserciterà tutta la vita. La passione per la musica lo porta anche ad essere un apprezzato pianista jazz. Nel 1963 si sposa; la coppia ha quattro figli.<ref
Come successo per la maggior parte dei [[superstiti dell'Olocausto]] per molto tempo non parlerà di ciò che ha vissuto durante la guerra, finché nel 1993 non sarà contattato da alcuni storici che lo inviteranno a raccontare la sua storia. Da allora Simon diventerà in Belgio uno dei più attivi testimoni dell'esperienza dei [[bambini dell'Olocausto]] partecipando a numerosi incontri nelle scuole e guidando gruppi di giovani ad Auschwitz.
Nel 2002 pubblica un libro di memorie, ''Simon, l'enfant du 20e convoi''. Al funzionario di polizia belga che lo aveva aiutato nella fuga è stato assegnato il riconoscimento di [[giusto tra le nazioni]] dall'Istituto [[Yad Vashem]].
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== Voci correlate ==
* [[Olocausto]]
* [[Campo di transito di Mechelen]]▼
* [[Bambini dell'Olocausto]]
* [[Superstiti dell'Olocausto]]
* [[Libri di memorie sull'Olocausto]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|https://www.bbc.com/news/magazine-22188075|Escaping the train to Auschwitz|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://users.telenet.be/holocaust.bmb/eng/Gronowski.htm|2=Simon Gronowski, survivor XXth convoy|lingua=en|accesso=15 febbraio 2019|dataarchivio=8 giugno 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220608080201/http://users.telenet.be/holocaust.bmb/eng/Gronowski.htm|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.cclj.be/sites/default/files/SIMON_GRONOWSKI.DEF_.pdf|2=Simon Gronowski|lingua=fr|accesso=15 febbraio 2019|dataarchivio=3 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303192507/http://www.cclj.be/sites/default/files/SIMON_GRONOWSKI.DEF_.pdf|urlmorto=sì}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Ebraismo|nazismo}}
[[Categoria:Ebrei belgi]]
[[Categoria:Superstiti dell'Olocausto belgi]]
[[Categoria:Bambini
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