Ruth Bondy: differenze tra le versioni

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{{Bio
 
{{Bio
|Nome = Ruth
|Cognome = Bondy
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|GiornoMeseMorte = 14 novembre
|AnnoMorte = 2017
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scrittrice
|Attività2 = giornalista
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|Immagine = Bondy Ruth 2008 6525.JPG
|Didascalia = Ruth Bondy nel febbraio 2008
}}
 
== Biografia ==
Ruth Bondy nacque nel 1923 a [[Praga]] da Yoseph, banchiere, e Fratzi Bondy.<ref name="Baram">{{Cita news|nome=Daphna|cognome=Baram|url=https://www.independent.co.uk/news/obituaries/ruth-bondy-auschwitz-czech-survivor-israel-journalist-translator-remembered-a8080191.html|titolo=Ruth Bondy: Auschwitz survivor and journalist who brought Czech humour and literature to Israel|pubblicazione=The Independent|data=29 novembre 2017|accesso=29 luglio 2019}}</ref> Studiò lettere e giornalismo in [[Cecoslovacchia]] e da adolescente faceva parte di un gruppo [[Sionismo|sionista]].<ref name="Keren">{{citecita encyclopedialibro|lastcognome=Keren|firstnome=Nili|titletitolo=Ruth Bondy|encyclopediapubblicazione=Jewish Women: A Comprehensive Historical Encyclopedia|datedata=1º Marchmarzo 2009|url=https://jwa.org/encyclopedia/article/bondy-ruth}}</ref>
 
Ruth iniziò la sua carriera negli anni quaranta, come traduttrice per la UP News Agency. In seguito, essendo ebrea, dovette subire gli orrori dell'[[Olocausto]], venendo deportata dapprima a [[Campo di concentramento di Theresienstadt|Theresienstadt]] nel 1942 e poi ad [[Campo di sterminio di Birkenau|Auschwitz-Birkenau]] nel 1943. La Bondy riuscì a sopravvivere, e fu liberata dall'esercito britannico nel [[campo di concentramento di Bergen-Belsen]], ma perse sia il padre, morto a [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]], che la madre, uccisa a [[Campo di concentramento di Theresienstadt|Theresienstadt]].<ref name="Baram"/>
 
Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], Ruth si arruolò come volontaria nell'esercito e si trasferì ad [[Haifa]], in [[Israele]], nel 1948. Ebbe una figlia dal marito Raphael Bashan, dal quale poi divorzierà nel 1981.<ref name="Baram"/> Come giornalista iniziò a lavorare per il giornale israeliano Davar, poi passò al Devar ha-Shavua e al Omer nel 1953.<ref name="Keren">{{cita web|cognome=Keren|nome=Nili|titolo=Ruth Bondy|encyclopedia=Jewish Women: A Comprehensive Historical Encyclopedia|data=1 marzo 2009|url=https://jwa.org/encyclopedia/article/bondy-ruth}}</ref> Insegnò anche all'[[Università di Tel Aviv]].<ref name="yadvashem">{{Cita web|url=http://www.yadvashem.org/yv/en/exhibitions/survivors/bondy.asp|titolo=Ruth Bondy|sito=Yad Vashem|accesso=29 luglio 2019}}</ref>
 
La Bondy ha tradotto libri cechi in ebraico e ha scritto varie biografie, tra cui quelle su Jakob Edelstein e Pinchas Rosen.<ref>{{Cita news|nome=Ofer|cognome=Aderet|url=https://www.haaretz.com/israel-news/.premium-ruth-bondy-israeli-journalist-and-holocaust-survivor-dies-at-94-1.5465948|titolo=Ruth Bondy, Israeli Journalist and Holocaust Survivor, Dies at 94|pubblicazione=Haaretz|data=16 novembre 2017|accesso=29 luglio 2019}}</ref> Il suo libro del 1976 ''The Emissary: The Life of Enzo Sereni'' vinse il premio Yitzhak Sadeh.<ref name="yadvashem"/> Nel 1967, fu la prima donna a ricevere il Premio Sokolov, mentre nel 2014 fu insignita del Premio Tchernichovsky.<ref>{{Cita news|nome=Elad|cognome=Zeret|url=https://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-5043399,00.html|titolo=Holocaust survior and prolific writer dies age 94|pubblicazione=Ynet|data=15 novembre 2017|accesso=29 luglio 2019}}</ref>
 
Ruth Bondy morì il 14 novembre 2017 a [[Ramat Gan]].<ref name="ctk">{{Cita news|cognome=Czech News Agency|url=http://www.praguemonitor.com/2017/11/16/ruth-bondy-israeli-translator-czech-literature-dies|titolo=Ruth Bondy, Israeli translator of Czech literature, dies|pubblicazione=Prague Daily Monitor|data=16 novembre 2017|accesso=29 luglio 2019|dataarchivio=26 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190426085855/http://www.praguemonitor.com/2017/11/16/ruth-bondy-israeli-translator-czech-literature-dies|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Opere ==
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* ''[[L'immortalità]]'', di [[Milan Kundera]] (1991)
* ''Life with a Star'', di [[Jiří Weil]] (1991)
* ''Call Me Friend: The Children's Newspaper "Kamarad" from the Theresienstadt Ghetto, 1943–1944'' (1998)
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|ebraismo|letteratura}}
 
[[Categoria:Persone legate a Praga]]
[[Categoria:Ebrei cechi]]
[[Categoria:Superstiti dell'Olocausto cechi]]
[[Categoria:Traduttori cechi]]
[[Categoria:Morti nel 2017]]
[[Categoria:Nati nel 1923]]