Interplanetary Monitoring Platform D: differenze tra le versioni

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{{Infobox missioneMissione spaziale
|nome_missione = ExplorerInterplanetary 33Monitoring Platform (IMP-D)
|programma = Programma Explorer
|emblema =
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|descrizione_foto =
|precedente = [[Explorer 32]]
|successivo = [[ExplorerInterplanetary 34Monitoring Platform F]]
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}}
L{{'}}''Explorer-33'Interplanetary Monitoring Platform D''', a volte citato anche come '''IMP-DExplorer 33''' (siglao [[lingua inglese|inglese]] dicon l''Interplanetaryacronimo Monitoring Platform-D'', ovvero ''Piattaforma per il monitoraggioIMP interplanetario-D'')' o anche come ''''AIMP-1''' (Anchored IMP-1), è stato un [[satellite artificiale]] messo in orbita dalla [[NASA]] nell'ambito del [[Programma Explorer]].
 
Lanciato il 1º luglio [[1966]] usando come vettore un razzo Delta-E, avrebbe dovuto posizionarsi su un'orbita lunare, tuttavia gli addetti al controllo della missione, preoccupati dall'eccessiva velocità raggiunta dal satellite e temendo che sfuggisse all'attrazione lunare<ref>{{en}} [https://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19670009370_1967009370.pdf J.J.Madden - Interim Flight Report Explorer 33 - Dicembre 1966 - NASA] La versione PDF del rapporto di missione del dicembre 1966.</ref>, preferirono posizionarlo su un'orbita terrestre caratterizzata da un [[Apogeo (astronomia)|apogeo]] di 480.763 [[kilometro|km]] e da un [[perigeo]] di 265.680&nbsp;km, che comunque lo portava oltre la distanza Terra-Luna. Terminò la sua [[vita utile]] il 21 settembre [[1971]].
 
== Principali risultati scientifici ==
Pur non posizionato sull'orbita originalmente prevista, Explorerl'IMP 33D raggiunse gli obiettivi di [[ricerca scientifica]] fissati nello studio del [[vento solare]], del [[Fisica del plasma|plasma]] interplanetario e dei [[raggi X]] solari. [[James Van Allen]] studiò i raggi X e altre particelle cariche tramite i sensori di [[elettrone|elettroni]] e [[protone|protoni]]. Il gruppo di lavoro di [[Joan Feynman]]<ref>{{en}} N.U. Crooker, J. Feynman, J.T. Gosling - On the high correlation between long-term averages of solar wind speed and geomagnetic activity - Journal of Geophysical Research, vol. 82, 1º maggio 1977, p. 1933-1937 [http://www.agu.org/pubs/crossref/1977/JA082i013p01933.shtml versione on-line].</ref> riuscì ad individuare la correlazione tra l'intensità del [[campo magnetico terrestre]] e la velocità del vento solare in prossimità della Terra.
 
Pur non posizionato sull'orbita originalmente prevista, Explorer 33 raggiunse gli obiettivi di ricerca scientifica fissati nello studio del [[vento solare]], del [[Fisica del plasma|plasma]] interplanetario e dei [[raggi X]] solari. [[James Van Allen]] studiò i raggi X e altre particelle cariche tramite i sensori di [[elettrone|elettroni]] e [[protone|protoni]]. Il gruppo di lavoro di [[Joan Feynman]]<ref>{{en}} N.U. Crooker, J. Feynman, J.T. Gosling - On the high correlation between long-term averages of solar wind speed and geomagnetic activity - Journal of Geophysical Research, vol. 82, 1º maggio 1977, p. 1933-1937 [http://www.agu.org/pubs/crossref/1977/JA082i013p01933.shtml versione on-line].</ref> riuscì ad individuare la correlazione tra l'intensità del [[campo magnetico terrestre]] e la velocità del vento solare in prossimità della Terra.
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftOrbit.do?id=1966-058A|titolo=I dati orbitali di Explorer 33 dalla scheda della NASA|accesso=08-02-8 febbraio 2009|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090118153205/http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftOrbit.do?id=1966-058A|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/masterCatalog.do?sc=1966-058A|titolo=Descrizione della missione di Explorer 33 dalla scheda della NASA|accesso=08-02-8 febbraio 2009|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080920035352/http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/masterCatalog.do?sc=1966-058A|urlmorto=sì}}
 
{{Programma Explorer}}
{{Portale|astronautica}}