Concentrazione micellare critica: differenze tra le versioni

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La '''concentrazione micellare critica''', spessocomunemente indicata in modo abbreviatoabbreviata come '''CMC''', rappresenta il valore di [[Concentrazione (chimica)|concentrazione]] di una [[soluzione (chimica)|soluzione]] di [[tensioattivo]] alla quale, raggiuntauna volta aggiunta o superata la ''[[temperatura di Krafft]]'' (temperatura micellare critica), un certo numero di [[monomero|monomeri]] si aggrega, portando alla formazione di [[micella|micelle]]. Esistono diverse definizioni teoriche della CMC, tra le quali una delle più note è la seguente, edche esprime la CMC come concentrazione totale di tensioattivo per la quale è soddisfatta la condizione
:<math>\frac {d^3F}{dC^3}=0</math>
 
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==Fattori influenzanti la CMC==
La concentrazione micellare critica dipende sia dalla natura del tensioattivo sia, nel caso di sistemi reali multidispersi (ovvero di micelle aventi dimensione non uniforme), dal metodo utilizzato per la sua determinazione. Ha influenza anche l'eventuale aggiunta di [[elettrolita|elettroliti]] o non elettrolielettroliti.
 
Sintetizzando i fattori influenzanti la CMC:
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==Collegamenti esterni==
* {{en}}cita [web|http://goldbook.iupac.org/C01395.html |IUPAC Gold Book, "critical micelle concentration"]|lingua=en}}
 
{{Portale|chimica}}