Gaio Popilio Lenate: differenze tra le versioni

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| tribunato consolare =
| dittatura =
| censura= 159 a.C.
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Apparteneva alla [[gens Popilia]], che, come indicherebbe il nome, era di origine [[Etruschi|etrusca]]. Nel [[169 a.C.]] fece parte dell'[[ambasciatore|ambasciata]] inviata da [[Antica Roma|Roma]] in [[Antico Egitto|Egitto]] per fermare l'invasione di [[Antioco IV Epifane]], re di [[Impero seleucide|Siria]]. Alla richiesta romana di desistere dall'attaccare [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], il sovrano seleucide prese tempo, ma Popilio gli impose di fermarsi e i Siriani si ritirarono. [[Censore]] nel [[159 a.C.]], insieme al collega [[Publio Cornelio Scipione Nasica Corculo|Scipione Nasica]], fece costruire il primo [[orologio]] ad [[acqua]] in Roma.
 
Il suo primo consolato (172 a.C.), esercitato assieme al collega [[Publio Elio Ligure]], è ricordato per aver rappresentato un evento di rottura con la tradizione: è infatti la prima volta che entrambi i componenti della coppia consolare sono di origine plebea.
Fu eletto console una seconda volta nel [[158 a.C.]] con [[Marco Emilio Lepido (console 158 a.C.)|Marco Emilio Lepido]].
 
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*[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', XLV 12
*[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', XXIX 27
 
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