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{{Veicolo spaziale/Sandbox|nome=Echo 1A|operatore=NASA|tipo=Comunicazioni|costruttore=Bell Labs|primo lancio=12 Agosto 1960, 03:39:43 GMT|immagine=Echo-1.jpg|durata=7.75 Anni|equipaggio=Nessuno|status=Decaduto il 25 Maggio 1968|orbita=Orbita Terrestre Bassa|nazione=Stati Uniti d'America|didascalia=Echo 1 completamente gonfiato in un hangar della Marina a Weeksville, North Carolina.|costruiti=1|lanciati=1|ultimo lancio=12 Agosto 1960, 03:39:43 GMT}}{{Veicolo spaziale/Sandbox|nome=Echo 2|immagine=Echo_II.jpg|operatore=NASA|nazione=Stati Uniti d'America|costruttore=Bell Labs|orbita=Orbita Terrestre Bassa|equipaggio=Nessuno|durata=5.5 anni|status=Decaduto il 6 giugno 1969|costruiti=1|lanciati=1|didascalia=Echo 2 sottoposto a test di trazione in un hangar a Weeksville, North Carolina.|tipo=Comunicazioni|primo lancio=25 gennaio 1964, 13:59:04 GMT|ultimo lancio=25 gennaio 1964, 13:59:04 GMT}}▼
▲{{Veicolo spaziale/Sandbox|nome=Echo 1A|operatore=NASA|tipo=Comunicazioni|costruttore=Bell Labs|primo lancio=12 Agosto 1960, 03:39:43 GMT|immagine=Echo-1.jpg|durata=7.75 Anni|equipaggio=Nessuno|status=Decaduto il 25 Maggio 1968|orbita=Orbita Terrestre Bassa|nazione=Stati Uniti d'America|didascalia=Echo 1 completamente gonfiato in un hangar della Marina a Weeksville, North Carolina.|costruiti=1|lanciati=1|ultimo lancio=12 Agosto 1960, 03:39:43 GMT}}{{Veicolo spaziale/Sandbox|nome=Echo 2|immagine=Echo_II.jpg|operatore=NASA|nazione=Stati Uniti d'America|costruttore=Bell Labs|orbita=Orbita Terrestre Bassa|equipaggio=Nessuno|durata=5.5 anni|status=Decaduto il 6 giugno 1969|costruiti=1|lanciati=1|didascalia=Echo 2 sottoposto a test di trazione in un hangar a Weeksville, North Carolina.|tipo=Comunicazioni|primo lancio=25 gennaio 1964|ultimo lancio=25 gennaio 1964}}
Il '''Project Echo''' fu il primo esperimento di comunicazione satellitare passiva eseguito tramite due palloni satellitari che agivano come riflettori passivi di segnali a [[microonde]].
I segnali di comunicazione, che venivano inizialmente trasmessi da una determinata posizione sulla [[Terra]], venivano trasmessi sulla superficie del satellite per poi essere rimbalzati nuovamente ad un'altra posizione terrestre.<ref>{{Cita web|url=http://samadhi.jpl.nasa.gov/msl/QuickLooks/echoQL.html|titolo=Project Echo|accesso=9 febbraio 2022|dataarchivio=27 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100527211747/http://samadhi.jpl.nasa.gov/msl/QuickLooks/echoQL.html|
Il 12 Agosto 1960 furono inviate da Goldstone, [[California]] a Holmdel, [[New Jersey]] le prime trasmissioni Echo. L'ultimo satellite si è allontanato dalla propria orbita ed è bruciato nell'atmosfera il 7 giugno 1969.
== Panoramica ==
Il concetto di utilizzare i satelliti orbitali per trasmettere le comunicazioni era antecedente ai viaggi nello spazio. Nel 1945 fu proposto per la prima volta da [[Arthur C. Clarke]] e l'anno successivo, nel 1946<ref>{{Cita web|url=
Nel luglio 1958, ad un incontro sulle comunicazioni satellitari sponsorizzato dall'[[United States Air Force|US Air Force]], l'ingegnere dei [[Bell Laboratories|Bell Telephone Laboratories]] [[John R. Pierce]] fece una presentazione sul relay passivo dei satelliti, descrivendo come un corpo orbitante riflettente potesse essere usato per far rimbalzare le trasmissioni da un punto della Terra ad un altro. Anche William H. Pickering, direttore del [[Jet Propulsion Laboratory]] (''JPL''), partecipò alla conferenza suggerendo l'utilizzo di strutture del JPL (in particolare un'antenna polare di 26 metri di diametro installata vicino al Goldstone Dry Lake nel [[deserto del Mojave]]) per esperimenti con satelliti di questo tipo.
Nell'ottobre 1958, Pierce, insieme al collega ingegnere Rudolf Kompfner, eseguì un esperimento per osservare gli effetti di [[rifrazione atmosferica]] usando satelliti riflettenti a pallone. Credendo che l'esperimento avrebbe fatto avanzare la ricerca verso le comunicazioni transoceaniche satellitari, il 6 ottobre 1958 i due ingegneri presentarono un documento al ''National Symposium on Extended Range and Space Communication'' in cui sostenevano l'utilizzo dei suddetti riflettori di comunicazione passiva tramite i satelliti a pallone.
Lo stesso mese fu formata la [[NASA|National Aeronautics and Space Administration]] (NASA) e, due mesi dopo, il JPL fu trasferito dall'[[United States Army|esercito degli Stati Uniti]] alla nuova agenzia. Echo, il primo progetto che riguardava i satelliti per le comunicazioni della NASA, fu ufficialmente delineato in una riunione del 22 gennaio 1959 a cui parteciparono rappresentanti della NASA, del JPL e dei Bell Telephone Laboratories che fissarono il lancio iniziale per settembre del 1959.<ref name="history.nasa.gov">{{Cita web|url=https://history.nasa.gov/SP-4217/sp4217.htm|titolo=Beyond the Ionosphere: Fifty Years of Satellite communication}}</ref>
== Obiettivi ==
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Per testare Project Echo furono utilizzate due stazioni di terra: La struttura di Goldstone situata a ''Goldstone Dry Lake'' nel deserto del Mojave, in California e la struttura di Holmdel situata a ''Holmdel'', nel New Jersey. Entrambi i siti utilizzavano antenne separate per la trasmissione e la ricezione delle informazioni.
Una prima trasmissione, inviata da ovest a est, partì da un'antenna parabolica di 26
Una seconda trasmissione, inviata da est a ovest, partì da un'antenna parabolica dal diametro di 18 metri situata a [[Antenna a tromba di Holmdel|Holmdel]] e venne poi ricevuta dall'antenna del [[programma Pioneer]] situata a Goldstone. In questa trasmissione venne utilizzata una frequenza di trasmissione di 960,05 megahertz poiché il ricevitore JPL era rimasto sintonizzato su questa frequenza dal programma lunare Pioneer.<ref
L'acquisizione e l'inseguimento dei satelliti sono stati realizzati seguendo tre metodi: ottico, slave digitale e radar automatico.
L'inseguimento ottico era il metodo più semplice ma poteva essere usato solo di notte, quando il [[Sole]] illuminava il satellite. In ogni sito erano montati sulla struttura dell'antenna dei [[Telescopio|telescopi]] a campo largo e stretto con una telecamera e le immagini trasmesse venivano mostrate a un servo operatore che controllava la posizione dell'antenna per tracciare il satellite. Quando l'inseguimento ottico non era disponibile, veniva usato un sistema informatico chiamato ''slave digitale'' che poteva acquisire e tracciare Echo. Il sistema riceveva i dati di tracciamento primari dalla rete di stazioni Minitrack della NASA, in seguito il computer emetteva comandi di puntamento direttamente dall'antenna. Il terzo metodo di tracciamento era un sottosistema radar a onda continua. Il radar non era adatto per l'acquisizione del satellite, ma una volta che Echo veniva acquisito dall'ottica o dallo slave digitale, i segnali radar potevano essere usati per eseguire l'inseguimento automatico.
== Navicelle spaziali ==
Poiché la superficie lucida di Echo rifletteva nella gamma della luce visibile, era facilmente visibile ad [[occhio nudo]]. Il veicolo spaziale fu soprannominato "''satelloon''" (una fusione tra le parole satellite e pallone) da quelli coinvolti nel progetto
[[File:T._Keith_Glennan_Shows_LBJ_Aluminized_Mylar_Flim_Used_to_Make_Echo_I_-_GPN-2002-000025.jpg
=== Echo 1 ===
[[ECHO 1|Echo 1]] aveva un diametro di 30 metri con rivestimento non rigido fatto di Mylar spesso 12,7
=== Echo 2 ===
Echo 2 è stato un pallone satellitare di 41,1 metri di diametro, l'ultimo lanciato dal Progetto Echo. Per migliorare la sua scorrevolezza e sfericità, venne usato un sistema di gonfiaggio rivisto. A differenza di Echo 1, il rivestimento di Echo 2 era rigido, pertanto il pallone era in grado di mantenere la sua forma senza una pressione interna costante; non era necessaria una fornitura a lungo termine di gas di gonfiaggio e poteva facilmente resistere a colpi di [[Micrometeorite|micrometeoriti]]. Mentre il polimero era ancora in campo elastico, il pallone veniva rivestito con una pellicola di mylar di 9
== Voli ==
Per determinare se i meccanismi di lancio, dispiegamento ed espansione avrebbero funzionato vennero effettuati cinque test balistici suborbitali utilizzando il veicolo di prova Shotput. Il primo, Shotput 1, prese il volo alle 17:40 del 27 ottobre 1959 e inizialmente portò in orbita con successo il prototipo Echo ma, arrivato alla quota desiderata, una piccola quantità di gas residuo nelle pieghe del pallone si espanse violentemente facendolo scoppiare. La popolazione presente
Il 13 maggio 1960 avvenne il primo tentativo di messa in orbita di un satellite Echo. La missione, che funse anche da viaggio inaugurale del veicolo di lancio [[Thor-Delta]], fallì prima del dispiegamento del carico utile. Echo 1
Il 12 agosto 1960 Echo 1A (''Echo 1'') fu messo con successo in orbita tra i 1.519 e i 1.687
Il 25 gennaio 1964, Echo 2 fu lanciato su un veicolo di lancio Thor Agena. Oltre agli esperimenti di comunicazione passiva, fu usato per studiare la dinamica dei grandi veicoli spaziali e per la geodesia geometrica globale. Poiché era più grande e viaggiava in un'orbita quasi polare rispetto a Echo 1A, Echo 2 era vistosamente visibile ad occhio nudo. Bruciò rientrando in atmosfera il 7 giugno 1969.
Sia Echo 1A che Echo 2 sperimentarono un effetto di vela solare a causa delle loro grandi dimensioni e della bassa massa. I
== Eredità ==
Il progetto Echo facilitò con successo la prima trasmissione satellitare e le prime comunicazioni bidirezionali tra la struttura Goldstone del JPL e la struttura dei Bell Telephone Laboratories a Holmdel . Altri gruppi parteciparono agli esperimenti, tra cui la Collins Radio Company e il Naval Research Laboratory. Poiché Echo era solo un sistema passivo, fu utile principalmente per dimostrare il potenziale futuro delle comunicazioni satellitari e divenne obsoleto prima del suo deorbitamento nel 1968. Echo era noto al grande pubblico principalmente per la sua visibilità in quanto poteva essere visto di notte ad occhio nudo.
Il programma satellitare Echo ha anche fornito i punti di riferimento astronomici necessari per localizzare con precisione [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Questa migliore accuratezza era ricercata dall'esercito statunitense allo scopo di puntare i missili balistici intercontinentali.<ref>{{Cita web|url=https://archive.org/details/angleofattackhar0000gray/mode/2up|titolo=
La grande [[antenna a tromba di Holmdel]], costruita dai Bell Labs per il progetto Echo, fu poi utilizzata da [[Arno Penzias]] e [[Robert Woodrow Wilson]] per la loro scoperta della [[radiazione cosmica di fondo]] a microonde, vincitrice del premio Nobel.<ref>{{Cita web|url=http://nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/1978/penzias-bio.html|titolo="Arno Penzias - Biographical"}}</ref>
Nel 15 dicembre 1960, l'U.S. Post Office ha emesso un [[francobollo]] raffigurante Echo 1.
▲[[File:Echo_I_1960_Issue-4c.jpg|sinistra|miniatura| Francobollo Echo 1 – Emissione del 1960]]
== Note ==
<references />
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{portale|astronautica}}
[[Categoria:Satelliti artificiali NASA]]
[[Categoria:Veicoli spaziali]]
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