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Il '''Project Echo''' fu il primo esperimento di comunicazione satellitare passiva eseguito tramite due palloni satellitari che agivano come riflettori passivi di segnali a [[microonde]].
 
I segnali di comunicazione, che venivano inizialmente trasmessi da una determinata posizione sulla [[Terra]], venivano trasmessi sulla superficie del satellite per poi essere rimbalzati nuovamente ad un'altra posizione terrestre.<ref>{{Cita web|url=http://samadhi.jpl.nasa.gov/msl/QuickLooks/echoQL.html|titolo=Project Echo|accesso=9 febbraio 2022|dataarchivio=27 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100527211747/http://samadhi.jpl.nasa.gov/msl/QuickLooks/echoQL.html|titolourlmorto=Project Echo}}</ref>
 
Il 12 Agosto 1960 furono inviate da Goldstone, [[California]] a Holmdel, [[New Jersey]] le prime trasmissioni Echo. L'ultimo satellite si è allontanato dalla propria orbita ed è bruciato nell'atmosfera il 7 giugno 1969.
 
== Panoramica ==
Il concetto di utilizzare i satelliti orbitali per trasmettere le comunicazioni era antecedente ai viaggi nello spazio. Nel 1945 fu proposto per la prima volta da [[Arthur C. Clarke]] e l'anno successivo, nel 1946<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20070823124845/https://history.nasa.gov/SP-4218/ch1.htm|titolo=To See the Unseen: A History of Planetary Radar Astronomy|accesso=9 febbraio 2022|dataarchivio=23 agosto 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070823124845/https://history.nasa.gov/SP-4218/ch1.htm|urlmorto=sì}}</ref>, iniziarono gli esperimenti che utilizzavano la [[luna]] come stazione di passaggio riflettente passivo per i messaggi. In seguito, con il lancio del primo satellite artificiale [[Sputnik 1]] avvenuto nel 1957, si sviluppò rapidamente l'interesse per le comunicazioni satellitari in orbita.
 
Nel luglio 1958, ad un incontro sulle comunicazioni satellitari sponsorizzato dall'[[United States Air Force|US Air Force]], l'ingegnere dei [[Bell Laboratories|Bell Telephone Laboratories]] [[John R. Pierce]] fece una presentazione sul relay passivo dei satelliti, descrivendo come un corpo orbitante riflettente potesse essere usato per far rimbalzare le trasmissioni da un punto della Terra ad un altro. Anche William H. Pickering, direttore del [[Jet Propulsion Laboratory]] (''JPL''), partecipò alla conferenza suggerendo l'utilizzo di strutture del JPL (in particolare un'antenna polare di 26 metri di diametro installata vicino al Goldstone Dry Lake nel [[deserto del Mojave]]) per esperimenti con satelliti di questo tipo.
 
Nell'ottobre 1958, Pierce, insieme al collega ingegnere Rudolf Kompfner, eseguì un esperimento per osservare gli effetti di [[rifrazione atmosferica]] usando satelliti riflettenti a pallone. Credendo che l'esperimento avrebbe fatto avanzare la ricerca verso le comunicazioni transoceaniche satellitari, il 6 ottobre 1958 i due ingegneri presentarono un documento al ''National Symposium on Extended Range and Space Communication'' in cui sostenevano l'utilizzo dei suddetti riflettori di comunicazione passiva tramite i satelliti a pallone.
 
Lo stesso mese fu formata la [[NASA|National Aeronautics and Space Administration]] (NASA) e, due mesi dopo, il JPL fu trasferito dall'[[United States Army|esercito degli Stati Uniti]] alla nuova agenzia. Echo, il primo progetto che riguardava i satelliti per le comunicazioni della NASA, fu ufficialmente delineato in una riunione del 22 gennaio 1959 a cui parteciparono rappresentanti della NASA, del JPL e dei Bell Telephone Laboratories che fissarono il lancio iniziale per settembre del 1959.<ref name="history.nasa.gov">{{Cita web|url=https://history.nasa.gov/SP-4217/sp4217.htm|titolo=Beyond the Ionosphere: Fifty Years of Satellite communication}}</ref>
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Le navicelle Echo (''Echo 1'', ''Echo 1A'' ed ''Echo 2''), costruite dalla GT Schjeldahl Company di [[Gilmore Schjeldahl]] a [[Northfield (Minnesota)|Northfield]], [[Minnesota]], erano grandi sfere dalla pelle sottile che venivano gonfiate in orbita solo dopo aver lasciato l'atmosfera. Funzionavano da riflettore e non da ricetrasmettitore e avevano un diametro di circa 30 metri con una pelle sottile in [[Mylar]] (nome commerciale per polietilene tereftalato allungato o BoPET). Dopo la loro collocazione in [[Orbita terrestre bassa|un'orbita terrestre bassa]], i segnali venivano inviati da una stazione terrestre, riflessi dalla loro superficie per poi essere riportati sulla [[Terra]].
 
Poiché la superficie lucida di Echo rifletteva nella gamma della luce visibile, era facilmente visibile ad [[occhio nudo]]. Il veicolo spaziale fu soprannominato "''satelloon''" (una fusione tra le parole satellite e pallone) da quelli coinvolti nel progetto. Veniva usato per reindirizzare segnali telefonici, radiofonici e televisivi transcontinentali e intercontinentali. Durante l'ultima parte della sua vita, è stato utilizzato per valutare la fattibilità tecnica della triangolazione satellitare.
[[File:T._Keith_Glennan_Shows_LBJ_Aluminized_Mylar_Flim_Used_to_Make_Echo_I_-_GPN-2002-000025.jpg|miniatura| T. Keith Glennan mostra a [[Lyndon B. Johnson]] il film Mylar alluminizzato LBJ utilizzato per realizzare Echo I]]
 
=== Echo 1 ===
[[ECHO 1|Echo 1]] aveva un diametro di 30 metri con rivestimento non rigido fatto di Mylar spesso 12,7 µm, una massa totale di 180&nbsp;kg e al lancio pesava 71&nbsp;kg. Durante i test di gonfiaggio a terra, erano necessari 18.000&nbsp;kg di aria per riempire il pallone, mentre quando era in orbita erano necessari solo alcuni kg di gas per riempire la sfera. Per affrontare il problema delle perforazioni da meteorite e mantenere la sfera gonfia, Echo 1 includeva un sistema ''make-up'' di gas di 15,12&nbsp;kg che utilizzava due tipi di polveri sublimanti: 9,1&nbsp;kg di antrachinone e 4,6&nbsp;kg di acido benzoico. Aveva anche fari di telemetria a 107,9&nbsp;MHz, alimentati da cinque [[Accumulatore nichel-cadmio|batterie al nichel-cadmio]] che venivano caricate da 70 [[Pannello fotovoltaico|celle solari]] montate sul pallone. La navicella era utile per il calcolo della densità atmosferica e della [[Pressione di radiazione|pressione solare]], grazie al suo grande rapporto area-massa.
 
=== Echo 2 ===
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== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==