Angiosarcoma: differenze tra le versioni
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{{Disclaimer|medico}}
{{Malattia
|Immagine = Angiosarcoma (5617087462).jpg
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|Eponimo=
}}
L
Si tratta di una [[patologia]] alquanto rara: secondo statistiche degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], gli angiosarcomi costituirebbero soltanto un 1% circa di tutti i sarcomi dei tessuti molli, con quota di circa 2-3 casi per milione di abitanti. Nel mondo, la percentuale è più o meno simile; si nota però un picco di incidenza di 2,5 casi ogni mille persone esposte professionalmente al [[cloruro di vinile]].
== Ipotesi su cause e fattori di rischio ==
In alcuni casi si ritiene che l'angiosarcoma possa svilupparsi per precedenti interventi chirurgici di natura [[oncologia|oncologica]], ad esempio dopo [[mastectomia]] effettuata per altri generi di tumore, mentre per altri interventi non oncologici l'eventualità di una correlazione è considerata ancora non del tutto provata (nel [[2002]] erano noti solo
L'insorgenza di angiosarcoma come degenerazione di altre forme tumorali benigne dell'apparato vascolare
==Azione ed effetti prognostici==
L'angiosarcoma si forma in genere nei tessuti molli e nella [[pelle]], ma vi sono casi di sviluppo nelle [[osso|ossa]], nel [[fegato]], nella [[milza]]
La
Lo sviluppo della patologia e la sua diffusione nel corpo sono in genere molto rapidi.
Il decorso della malattia comprende in genere vasti fenomeni [[emorragia|emorragici]], in particolare
A causa del particolare tipo di danni provocati, il decorso è in genere gravemente [[dolore|doloroso]] e deve essere accompagnato da opportuna [[terapia del dolore]] e da appropriati conforti [[psicologia|psicologici]]:
L'assistenza clinica è nella maggior parte dei casi necessariamente [[ospedale|ospedaliera]] per le possibili sovrapposizioni di complicanze e per una soddisfacente sedazione del dolore, rendendo sconsigliabile quella domiciliare nelle fasi acute.
L'esito infausto può dipendere da cedimento strutturale o funzionale di [[organo (anatomia)|organi]] interni e, salvo compromissione [[cervello|cerebrale]], le ultime fasi sono in genere percorse dal paziente in lucidità. I danni ossei conducono spesso all'irreparabile immobilizzazione al principio della fase terminale, sebbene il trattamento antidolorifico (per lo più [[morfina]]
==Le cure e le ricerche==
Considerata la rarità di questa patologia,
La cura dell'angiosarcoma si fonda principalmente sulla radioterapia e sulla [[chemioterapia]]. Si discute sull'opportunità della radioterapia, dato che l'[[irradiazione]] è considerata un fattore favorente, se non proprio la causa della malattia, e che i risultati ottenuti potrebbero essere annullati dall'eventuale insorgenza di nuovi focolai.
La chemioterapia (i cui protocolli sono ovviamente da tarare caso per caso) è in genere basata, nei casi più comuni, su derivati dell'[[adriamicina]] (e con [[bifosfonati]] per contrastare l'osteolisi). La risposta alle terapie è
La [[chirurgia]] interviene nell'asportazione delle evidenze, potendo offrire risposte di qualche efficacia sempre nel limite della tempestività di riconoscimento della patologia. Durante il decorso la chirurgia può intervenire per la soluzione di ristagni (attraverso la rimozione dei depositi e l'allestimento di [[drenaggio chirurgico|drenaggi]]) o altre complicanze, ad esempio di localizzazione [[intestino|intestinale]].
Lo studio delle possibili azioni cliniche va approfondendosi sul versante del contrasto dell'[[angiogenesi]] e vi sono sperimentazioni in questo senso, anche per verificare eventuali vantaggi nell'impiego di [[talidomide]].
==Differenziazione delle varietà==
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Pur essendo il più comune tra i sarcomi della mammella, è una neoplasia rara, costituendo meno dell'1% dei carcinomi mammari. Origina dall'endotelio dei vasi sanguigni e può essere primitivo o secondario a pregressa radioterapia mammaria (più frequente). Tra il 6 e il 12% degli angiosarcomi mammari sono diagnosticati durante la gravidanza o immediatamente dopo, suggerendo un ruolo ormonale.
La diagnosi è istologica, essendo la mammografia poco sensibile per questo sottotipo. Per tale ragione la presentazione clinica più frequente è quella di una massa palpabile, spesso >4
La terapia è eminentemente chirurgica, più spesso mastectomia totale. Non c'è indicazione alla biopsia del linfonodo sentinella né alla dissezione ascellare: la disseminazione per via ematica è la regola. La radioterapia ha poche indicazioni. La chemioterapia si è dimostrata migliorare la sopravvivenza nelle lesioni di alto grado e negli stadi metastatici.
*[[Sarcoma]]▼
*[[Endotelio]]▼
*[[Istogenesi]]▼
▲==Bibliografia specialistica==
* Amo Y, Masuzawa M, Hamada Y, Katsuoka K: ''Serum concentrations of vascular endothelial growth factor-D in angiosarcoma patients''. Br J Dermatol 2004 Jan
* Ben-Haim M, Roayaie S, Ye MQ, Thung SN, Emre S, Fishbein TA, Sheiner PM, Miller CM, Schwartz ME. ''Hepatic epithelioid hemangioendothelioma: resection or transplantation, which and when?'' Liver Transpl Surg. 1999 Nov
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* Vorburger SA, Xing Y, Hunt KK, Lakin GE, Benjamin RS, Feig BW, Pisters PW, Ballo MT, Chen L, Trent J 3rd, Burgess M, Patel S, Pollock RE, Cormier JN. ''Angiosarcoma of the breast''. Cancer. 2005 Dec
* Wenger DE, Wold LE: ''Malignant vascular lesions of bone: radiologic and pathologic features''. Skeletal Radiol 2000
==Voci correlate==
▲*[[Sarcoma]]
▲*[[Endotelio]]
▲*[[Istogenesi]]
*[[Carcinoma basocellulare]]
== Altri progetti ==
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* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|medicina}}
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