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=Vincenzo Rocco Sava, in arte "Jimmy Savo"=
== Presentazione ==
[[File:I bow to the stones.jpg|miniatura|La coprtina del libro autobiografico "I Bow to The stones"]]
Vincenzo Rocco Sava,
''“Ho conosciuti pochi uomini durante la mia vita, la cui arte dovrebbe essere ricordata
== Biografia ==
=== L’infanzia e gli inizi ===
Il libro autobiografico “'''I Bow to the Stones'''”,
=== La famiglia ===
Jimmy Savo sposa il 1° luglio 1918 in Newark (New Jersey) l’attrice '''Frances Victoria Browder''', '''"Franza"''', con cui aveva recitato e reciterà, sia pure per un breve periodo, nei teatri di ''[[vaudeville]]'' e di ''[[burlesque]]''.
=== La produzione artistica ===
==== Vaudeville e burlesque ====
'''George Freedley''',
Gli spettacoli di
▲'''George Freedley''', Curatore della ''Collezione Teatrale della [[New York Public Library]]'', ci dice, che la sua prima apparizione professionale si ebbe, a NY, al ''Victoria Theatre di Hammerstein'' nel 1912 quindi all’età di 20 anni. ''Antony Slide'', nella sua ''Enciclopedia del Vaudeville'' ((1994): ''"The Encyclopedia of Vaudeville''"), ci dice che Jimmy entra, proprio nel 1912, a far parte del '''[[circuito Orpheum]]''', specializzato in vaudeville con teatri in diverse città americane, da costa a costa.
▲Gli spettacoli di vaudeville erano popolati da musicisti, cantanti e ballerini, attori comici, mimi ed imitatori, maschi e femmine, addestratori di animali e uomini forzuti, maghi e prestigiatori, acrobati e giocolieri. Jimmy, oltre alla clownerie, aveva la capacità di percepire gli umori di chi assisteva ai suoi spettacoli e di modificare l’idea iniziale alla base della sua esibizione. Insomma se il gioco di prestigio funziona male ripiega sulla pantomima del prestigiatore imbranato e finisce, così, con l’ottenere un successo anche più caloroso.
Il passaggio dal vaudeville al burlesque è così giustificato da Jimmy:
''"… Ma costava molto viaggiare con un cavallo e uno struzzo (di cartapesta n.d.r.). Dovevo far fare delle gabbie per loro e pagare per l’eccesso di bagaglio sul treno. Decisi che il vaudeville era troppo costoso. Qualcuno mi suggerì di entrare in una compagnia dì burlesque perchè sarei stato parte dello spettacolo e loro avrebbero pagato tutte le mie spese di viaggio. Perciò feci un contratto con un direttore di burlesque..."''.<ref> Jimmy Savo, “I bow to the Stones”, Cap 16</ref>
Il burlesque, con la marcata presenza femminile, introduce elementi trasgressivi, sia pur in modo prima ingenuo e scollacciato, poi sempre più orientato verso lo spogliarello e il cabaret. Jimmy giustifica l’abbandono del vaudeville ed il passaggio al burlesque, con motivazioni essenzialmente economiche e, come, ci racconta in “'''''I bow to the Stones'''''”, perché
“''Ho un’idea”, lui disse; “questa sarà una cannonata finchè non escogitiamo un numero comico per te. Ascolta. Ti organizzo un numero equestre, come al circo. Ci metto sedici belle ragazze in abito da cavallerizza sul palcoscenico dietro di te e tu fai il tuo numero da giocoliere, quello che fai di solito. Ma finiamo in un modo straordinario. Tu tieni in equilibrio una delle ragazze seduta sul tuo cavallo di cartapesta e le altre ragazze si spogliano, sai, velocemente. Poi prima che uno se ne renda conto, tutto avviene all’istante. La ragazza e il cavallo vengono giù, le altre
▲Il burlesque, con la marcata presenza femminile, introduce elementi trasgressivi, sia pur in modo prima ingenuo e scollacciato, poi sempre più orientato verso lo spogliarello e il cabaret. Jimmy giustifica l’abbandono del vaudeville ed il passaggio al burlesque, con motivazioni essenzialmente economiche e, come, ci racconta in “'''''I bow to the Stones'''''”, perché può finalmente abbandonare quei pantaloni corti che, per contratto, era stato costretto a portare! Ma è evidente che indossati i pantaloni lunghi e cioè, anche formalmente e ufficialmente, passato nella età delle pressanti pulsioni naturali, il correre dietro a 16 o 20 belle ragazze, tutte nude, non si limitasse alle quinte del palcoscenico, ma finisse, di rincorsa, anche nei camerini.
▲Ecco, ''infatti, la testimonianza del “direttore”:
▲“''Ho un’idea”, lui disse; “questa sarà una cannonata finchè non escogitiamo un numero comico per te. Ascolta. Ti organizzo un numero equestre, come al circo. Ci metto sedici belle ragazze in abito da cavallerizza sul palcoscenico dietro di te e tu fai il tuo numero da giocoliere, quello che fai di solito. Ma finiamo in un modo straordinario. Tu tieni in equilibrio una delle ragazze seduta sul tuo cavallo di cartapesta e le altre ragazze si spogliano, sai, velocemente. Poi prima che uno se ne renda conto, tutto avviene all’istante. La ragazza e il cavallo vengono giù, le altre corrono all’impazzata fra le quinte”.''
==== Il Musical ====
L'esordio a
In
Il secondo lavoro teatrale, degno di nota, è '''Mum’s the Word''', in scena il 5 dicembre del 1940 al minuscolo ''Belmont Theatre'', allora sulla 48ª strada Ovest, in quello che, in genere, si chiama un "''one man pantomime show''" perchè prodotto, scritto e interpretato, unicamente, da Jimmy, con ''"incidentalmente, musiche di Ludwig van Beethoven, Frédéric Chopin, Modest Mussorgsky e Christoph Willibald Gluck, ma tutte manomesse da Jimmy Savo"''.
Il
Nel prospetto tutti i musical di Jimmy Savo per cui esiste documentazione
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!Direzione artistica
!ruolo di Jimmy
|-
|'''[https://www.ibdb.com/broadway-production/whats-up-1355 What’s Up]'''
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|George Balanchine
|Rawa of Tanglinia
|-
|'''[https://www.ibdb.com/broadway-production/wine-women-and-song-1220 Wine, Women and Song]'''
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|Murray Friedman
|Attore
|-
|'''[https://www.ibdb.com/broadway-production/mums-the-word-1038 Mum’s the Word]'''
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|Produttore, cantante
e mimo
|-
|'''[https://www.ibdb.com/broadway-production/the-boys-from-syracuse-12397 The Boys from Syracuse]'''
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|George Abbott
|Dromio of Syracuse
|-
|'''[https://www.ibdb.com/broadway-production/parade-11569 Parade]'''
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|Jerome Moross
|Cantante e attore
|-
|[https://www.ibdb.com/broadway-production/earl-carrolls-vanities-1930-11131 '''Earl Carroll’s Vanities'''<nowiki> [1930]</nowiki>]
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<br />
|Attore
|-
|[https://www.ibdb.com/broadway-production/murray-andersons-almanac-10917 '''Murray Anderson’s Almanac''',]
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|John Murray Anderson
|Cantante e attore
|-
|'''[https://www.ibdb.com/broadway-production/vogues-of-1924-9495 Vogues of 1924]'''
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|Frank Smithson e altri
|Attore
|}
==== Il cinema ====
===== I cortometraggi e il muto =====
La
Successivamente ha una grande consacrazione quando viene chiamato, come co-protagonista in
===== I lungometraggi e il sonoro =====
Maggiori aspettative furono per '''[https://www.citwf.com/film252985.htm Once in a Blue Moon]''' (1934), scritto,prodotto e diretto da ''[[Ben Hecht]]'' e ''[[Charles MacArthur]]'', che lo vedono protagonista assoluto nel ruolo di “''Gabbo the Great''”, un artista circense nella Russia che si prepara alla rivoluzionaria bolscevica del 1917. La critica, spietata con
In "Once in a Blue Mon " ''eccezionale performance dello "squisito e adorabile clown Jimmy Savo'' ", amabile, ‘fragile, infinitamente toccante."Gli occhi brillanti, le lucide, paffute guance, la bocca allegra, il collettoclericale, rappresentano l'apoteosi di Jimmy"
(Brooks Atkinsons).
Il 14 Novembre 1937 esce “'''[https://www.citwf.com/film221668.htm Merry-Go-Round of 1938]''' ” per la ''[[Universal Studios|Universal Pictures]]'', distribuito anche in Europa ed Brasile, in cui si racconta di 4 talenti della '''Great White Way di Broadway''', quel quartiere con tutti teatri scintillanti di luce, illuminati a giorno fra
“Merry go round of 1938” è un film musicale che
Al di là delle critiche, comunque molto positive
Nel prospetto tutti i film di Jimmy Savo per cui esiste documentazione.
{| class="wikitable"
|+
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|[https://jimmysavo.it/scheda-tecnica-di-girl-in-the-case/ Scheda]
|-
|'''[https://www.citwf.com/film156361.htm The House
|1931
|Lloyd French
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|
|}
==== il cabaret ====
Agli inizi degli anni ’40 Jimmy vive una profonda crisi professionale.
''"Volevo un club dove neri e bianchi lavorassero
Gli offrì
''“Una delle sue specialità era l’uso della mimica per illustrare le canzoni che stava cantando, come in “River Stay ‘way from My Door”, dove era in grado di provocare vere e proprie
Una battuta d‘arresto nel settembre 1946,quando
''“ Tutto andava a gonfie vele finché Leon Josephson, fratello diJ Barney non fu convocato dal Comitato per le Attività Antiamericane e poiché si rifiutò di rispondere, fu accusato di disprezzo per la corte. Si scatenò allora una campagna di stampa da parte dei giornalisti più retrivi che costrinse i fratelli Josephson a chiudere il locale nel 1947” (testimonianza di '''Lina Farina''', seconda moglie di Jimmy, in una nota al volume “I bow to the stones)'' <ref> Lina Farina, nota a “I bow to the Stones”</ref>
▲==== La tv ====
La “'''[[:en:CBS_Television_Workshop|CBS Television Workshop]]'''” mette in onda, nel gennaio del 1952, una serie televisiva su “'''Don Chisciotte'''” (''Don Quixote''). Nel Gennaio, in due puntate, accanto a ''[[Boris Karloff|Boriss Karloff]]'' nel ruolo di Don Chisciotte, appaiono '''Jimmy Savo''' nei panni di ''Sancho Panza'' e '''[[Grace Kelly]]''' nel ruolo di ''Dulcinea''
Nello stesso anno, il 2 agosto, Jimmy è l’ospite d’onore dello spettacolo televisivo “'''[[:en:Four_Star_Revue|All star Summer Revue]]'''”, uno spettacolo televisivo
Di rilievo è la parte finale del primo dei tre sketch, interpretati da Jimmy, che sfuma
Dopo la puntata del ’58, il
=== La maturità e l’impegno ===
Nell’estate del 1938, infatti, Jimmy è in Italia, in Umbria, a [http://www.grupporicercafotografica.it/Guardea.htm Guardea], in provncia di Terni, deve recarsi su un [http://www.grupporicercafotografica.it/Poggio.htm poggio] su cui, sin dal medioevo, sorge un piccolo borgo, con 19 abitanti, stretti attorno ad un maestoso castello, regalo del papà della Farina alla figlia, in occasione del suo matrimonio con Jimmy. Così Jimmy torna in Italia ed ha modo di rendersi conto della triste realtà che attraversa il nostro paese, visitando i territori interessati dalla bonifica delle paludi pontine, peraltro esaltata
''“So che gli italiani hanno bisogno di pane. So anche questo: che quando le Paludi Pon- tine furono prosciugate molti operai morirono di malaria. Loro avevano bisogno del lavoro, il iavoro li uccise”… “So che dove viveva Costantino c’era un ragazzo di 12 anni, Alfreduzzo, che in tutta la sua vita, aveva mangiato solo un uovo. E Alfreduzzo non aveva scarpe. Perciò non poteva andare a scuola. Per andare a scuola e imparare l’ABC, in Italia, un bambino deve avere le scarpe”''
.
Questa ed altre storie sono raccontate in
''Glibert Seldes scrisse una volta di Savo: "Lui é sempre dolce, com’é dolce l'acqua fresca," È questo il sapore di 'Salve, piccolo mondo!".''
il 6 Aprile del1954 il NEW YORK TIMES titola “JIMMY SAVO PROGETTA IL SUO RITORNO ALLE SCENE”, un Musical basato sul suo romanzo, ‘Little World, Hello,’Questo progetto non sarà realizzato: Jimmy morirà a Guardea il 3 Settembre del 1960 e li sarà seppellito.
=== Riconoscimenti ===
Esattamente due anni dopo la morte di Jimmy, il 29 Settembre 1962, Lina Farina inaugura, presso il castello di Guardea, il "'''Jimmy Savo Art Center'''" che vede la partecipazione di ''John Ernest Steinbech'', scrittore, ''York Ignace McLemore'', musicista, ''Christian Glover'' filologo, ''John Brown'', addetto culturale dell'Ambasciata americana a Roma. Il mese successivo ''[[Peggy Wood]]'', presidente di Anta ([[American National Theatre and Academy]]) e ''Lloyd Gordom'' direttore del '''[[Whitney Museum of American Art|Whitney Museum]] di New York''' diventano preziosi consiglieri della Farina, nell'organizzazione di simposi, dibattiti, esibizioni, in tutti i settori delle arti contemporanee, che vedono la partecipazione degli artisti più apprezzati, nel mondo, in quagli anni.
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"Jimmy Savo's Shoes" di Loren MacIver del 1944 esposto al MOMA di New York, così pure i ritratti di [[Edward Estlin Cummings|E.E. Cummings]] "''a poet, painter, essayist, author, and playwright"''
''“…accanto ad un ex-bar di questo ex-paese abbandonato di Ameria ho conosciuto Jimmy Savo, all’inizio delle vacanze scolastiche estive, nel 1960, ad appena tre mesi dalla morte.”''
[[File:Murales in viacialdini.jpg|alt=|miniatura|260x260px|il Murales che Stigliano ha dedicato a Jimmy Savo, luogo di nascita dei suoi genitori]]
Da questo ricordo parte
.
▲Da questo ricordo parte l’impegno di '''Franco Della Rosa''', l’architetto che si occuperà della ricostruzione del “'''''Castello del Poggio'''''” di '''''Guardea''''', appassionato di manifestazioni artistiche espressive, per far conoscere, in ltalia, la grandezza di questo artista. Ocupandosi dell’[http://www.grupporicercafotografica.it/jimmysavo.htm autobiografia] di Jimmy realizza che l’origine stiglianese dei genitori, la permanenza a Stigliano nei primi anni di vita e la frequentazione della comunità stiglianese di New York hanno avuto una profonda influenza sull’artista se lo stesso titolo del suo libro autobiografico rende omaggio al padre e con lui alle sue origini. Franco Della Rosa approda così a '''''Stigliano''''' e, oltre alle pietre, trova la disponibilità della nostra gente e in particolare, l’attenzione di '''Rocco Derosa''' attento custode della storia stiglianese. Grazie al lavoro dei due gruppi, quello di ''Guardea'' e quello lucano, ''Stigliano'' ha potuto candidarsi al progetto '''“Capitale per un giorno'''”, all’interno delle celebrazioni di “[[Matera capitale europea della cultura|Matera, Capitale della cultura 2019”]], e questo grande artista potrà ricevere l’attenzione che merita.
<nowiki><references></nowiki>
=== Sitografia ===
Jimmy Savo, su [https://www.ibdb.com/broadway-cast-staff/jimmy-savo-22555 Internet Broadway Database], The Broadway League.(IBDB)
Jimmy Savo, su
Jimmy Savo
Jimmy Savo su [https://www.facebook.com/groups/1074288309418581/ in arte Jimmy Savo], gruppo FaceBook
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Jimmy Savo, su [https://jimmysavo.it/ jimmysavo.it] (news e produzione artistica).
=== Bibliografia ===
Jimmy savo- “I Bow to the Stones” di JIMMY SAVO, Memories of a New York childhood -HOWARD FRISCH - NEW YORK - 1963
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Jimmy savo - "Little World, Hello"! (1947)versione italiana del Gruppo Archeologico Guardeese
“C’era una volta il palcoscenico – L’allegro mondo del Vaudeville” di Charles e Luoise
"The Encyclopedia of Vaudeville" Mar 12, 2012 by Anthony Slide
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