Java Native Interface: differenze tra le versioni
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La '''Java Native Interface''' o '''JNI'''
La principale applicazione della JNI è quella di richiamare all'interno di programmi Java porzioni di codice che svolgono funzionalità intrinsecamente non portabili (per esempio primitive di sistema operativo) e che pertanto non possono essere implementate in Java puro.<ref name="mokabyte">[http://www.mokabyte.it/2000/01/jni1.htm Java Native Interface] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111214195437/http://www.mokabyte.it/2000/01/jni1.htm |data=14 dicembre 2011 }} presso [http://www.mokabyte.it/ Mokabyte]</ref> L'interfacciamento è basato sulla definizione di un insieme di [[classe (informatica)|classi]] di raccordo fra i due contesti, che presentano una [[Interfaccia (informatica)|interfaccia]] Java, ma che delegano al codice nativo l'implementazione dei loro [[Metodo (programmazione)|metodi]].<ref name="mokabyte"/>
== Utilizzo di JNI ==
Una classe può definire un numero arbitrario di metodi implementati in codice nativo. Per far questo, nel sorgente della classe il metodo deve avere la parola-chiave
▲Una classe può definire un numero arbitrario di metodi implementati in codice nativo. Per far questo, nel sorgente della classe il metodo deve avere la parola-chiave ''native'' e deve avere un punto e virgola al posto del corpo del metodo. Ad esempio:
<
public class Classe {
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}
</syntaxhighlight>
Come si evince dall'esempio, non è necessario che la classe abbia ''solo'' metodi nativi.
Un metodo
▲Un metodo ''native'' può essere statico o di istanza; esso può essere ''final'' o meno. Non ha senso definire un metodo nativo come ''abstract''.
=== Uso dei metodi nativi ===
In genere, i metodi nativi vengono mantenuti privati dalla classe che li definisce, mentre dei metodi pubblici o
▲In genere, i metodi nativi vengono mantenuti privati dalla classe che li definisce, mentre dei metodi pubblici o ''protected'' (invocati dai ''clients'' o dalle sottoclassi) fungono da [[Wrapper|''wrappers'']]. In accordo con il principio dell'incapsulamento delle informazioni, questo consente di definire un'interfaccia per la classe che sia completamente indipendente dall'uso del codice nativo; in questo modo, sarà più facile in futuro modificare il comportamento della classe mantenendo un'interfaccia nativa retrocompatibile con le librerie native già implementate.
== Applicazioni pratiche ==
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L'uso del JNI si rende inoltre necessario quando l'implementazione di una certa funzionalità nel programma dipende dal sistema operativo in uso a ''run-time'' e non è presente nelle librerie standard di Java. Il programma risultante non può essere definito "100%-Java", in quanto esso fa direttamente uso di codice nativo.
Nell'implementazione Sun delle librerie standard della [[piattaforma Java]], sono molti i metodi ''native''. L'implementazione di questi metodi è presente solo nella [[
==JNI e portabilità==
L'utilizzo del JNI limita la portabilità del programma all'insieme delle piattaforme per le quali è realmente presente un'implementazione della libreria nativa. Questo significa che la classe che fa uso di metodi nativi non potrà essere utilizzata su ''tutti'' i sistemi per i quali è presente un [[Java Runtime Environment]]. Di fatto, un programma che faccia uso di classi con metodi nativi non può essere definito "100% Java".
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Le librerie standard sono un'eccezione: l'implementazione dei metodi nativi da esse definiti è (necessariamente) presente in ''ogni'' virtual machine e spesso è addirittura necessaria per la corretta esecuzione del programma stesso.
==Note==
<references/>
{{Portale|informatica}}
[[Categoria:Piattaforma Java]]
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