Aleardo Terzi: differenze tra le versioni

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|Attività3 = pubblicitario
|Nazionalità = italiano
}}|PostNazionalità = <ref name=Scrineum>[{{Cita web |url=http://www.verbanensia.org/scrineum%5CTerzi_Aleardo.pdf |titolo=Aleardo Terzi - grafico e cartellonista (1870-1943)] |accesso=2021-01-14}}</ref><ref name=BaroniVitta>{{Cita libro |autore=Daniele Baroni e |autore2=Maurizio Vitta. ''|titolo=Storia del design grafico''. |città=Milano, |editore=Longanesi, |anno=2003. |ISBN =978-88-304-2011-3.}}</ref>
}}
 
== Biografia ==
[[FileImmagine:Aleardo Terzi An elegant lady walking her dog.jpg|thumbminiatura|Una''Un’elegante signora concol unsuo cane'', acquerello di Aleardo Terzi.]]
=== Esordi ===
Aleardo Terzi nasce da una famiglia agiata e cosmopolita: suo padre [[Andrea Terzi (pittore)|Andrea Terzi]], è un celebre illustratore; la madre Rose Engel, di origine [[svizzera]], proviene anch'ella da una famiglia legata al mondo dell'industria libraria; il fratello [[Amedeo John Engel Terzi]] diventerà un disegnatore scientifico, e per alcuni periodi della propria carriera collaborerà con Aleardo.<ref name=Scrineum/>.
 
Frequenta l'[[Accademia di belle arti di Palermo]], ma l'abbandona per andare a collaborare con ''"[[La Tribuna illustrata]]"''. Nella redazione della rivista avrà modo di conoscere uno dei padri del [[Manifesto (stampato)|manifesto]] [[Pubblicità|pubblicitario]] italiano, [[Giovanni Maria Mataloni]].<ref name=Scrineum/><br>.
 
Frequenta l'[[Accademia di belle arti di Palermo]], ma l'abbandona per andare a collaborare con ''"[[La Tribuna illustrata]]"''. Nella redazione della rivista avrà modo di conoscere uno dei padri del [[Manifesto (stampato)|manifesto]] [[Pubblicità|pubblicitario]] italiano, [[Giovanni Maria Mataloni]].<ref name=Scrineum/><br>
In questo periodo Terzi inizia ad affinare il proprio stile grafico, in particolare fa la propria comparsa la figura femminile, che rimarrà tra i suoi soggetti preferiti.
Alla produzione grafica affianca inoltre quella [[Pittura|pittorica]], e nel [[1894]], grazie al dipinto ''Azalea'', vince il primo premio alla "Mostra fra artisti siciliani" che si tiene nella città natale.<ref name=Scrineum/>.
 
A partire dal [[1897]] inizia a collaborare, in qualità d'[[Illustrazione|illustratore]], con l'editore Enrico Voghera di [[Roma]], con l'editore (materno) Emil M. Engel, e con l'Istituto d'arti grafiche di [[Bergamo]]. In particolare, per quest'ultimo, realizzerà il suo primo manifesto pubblicitario, ''Wanda'', relativo ad uno stabilimento balneare di [[Savona]] ([[1900]]).<ref name=Scrineum/>.
 
=== Il periodo milanese ===
Nel [[1898]] Terzi decide di trasferirsi a [[Milano]], su invito dell'amico [[Giovanni Maria Mataloni|Mataloni]], per entrare a lavorare presso le [[Casa Ricordi|Officine Ricordi]]. Qui ha modo di incontrare tutti i più importanti cartellonisti pubblicitari dell'epoca: [[Adolfo Hohenstein]], [[Marcello Dudovich]], [[Leopoldo Metlicovitz]] e [[Leonetto Cappiello]].<ref name=Scrineum/>.
 
Inizia anch'egli la propria attività di cartellonista pubblicitario realizzando [[Manifesto (stampato)|manifesti]] per importanti aziende e istituzioni italiane, nonché [[Locandina|locandine]] per il cinema. In particolare sono da ricordare le réclame per i [[Magazzini Mele]] di [[Napoli]].<ref name=BaroniVitta/>.
Abbandona progressivamente lo stile pittorico classico per avvicinarsi a quello [[Art Nouveau|Liberty]] che imperava all'epoca e che già era proprio della Ricordi.<ref name=Scrineum/>.
 
Prosegue al contempo l'attività di illustratore collaborando con varie riviste, in particolare si ricordano ''"[[La Lettura (rivista)|La Lettura]]"'' (mensile del ''"[[Corriere della Sera]]"''), ''"[[Natura ed Arte]]"'', ''"[[Vita Internazionale]]"'' e ''"[[Novissima]]"''.<ref name=Scrineum/>.
 
Nel [[1903]] si trasferisce per un breve periodo a [[Londra]], dal fratello Amedeo.<ref name=Scrineum/>.
 
=== Il periodo romano ===
Nel [[1904]] viene nominato direttore e disegnatore presso la casa editrice Danesi di [[Roma]]. Nel [[1905]] si sposa con Adele Bonfiglio, di origini [[brescia]]ne. Avranno tre figli.<ref name=Scrineum/>.
 
Nel [[1906]] vince il concorso per la realizzazione di una copertina bandito da ''"Il Giornalino della Domenica"'' diretto da [[Luigi Bertelli|Vamba]] e stampato dalla [[R. Bemporad & figlio]] di [[Firenze]]. Vince inoltre il concorso per la realizzazione delle tavole per un libro per ragazzi (''Cantilene dei bambini, poesiole e ritornelli di tradizione popolare'') stampato dalla casa editrice della rivista ''"Novissima"'', della quale già era collaboratore.<ref name=Scrineum/>.
Questi episodi sono importanti nella carriera di Terzi, perché è da qui che inizierà anche l'attività di illustratore per l'infanzia. In particolare egli stringerà un duraturo sodalizio con l'allora neonato ''"[[Corriere dei Piccoli]]"'' (supplemento del ''"Corriere della Sera"'', fondato nel [[1908]] da [[Silvio Spaventa Filippi]]).<ref name=Scrineum/>.
 
Nel [[1910]] si conclude il contratto con la Danesi, e ''"Novissima"'' cessa le pubblicazioni.<ref name=Scrineum/>.
A partire dal [[1911]] Terzi inizia la collaborazione con l'editore [[Edoardo Chappuis]] di [[Bologna]]. Alla ricerca di nuove forme espressive, in quest'epoca si cimenta anche nella [[decorazione]] di [[Maiolica|maioliche]] per la [[Richard-Ginori]], e nella realizzazione di [[Scenografia|scenografie]] e [[Costumista|costumi]] per il [[teatro]].<ref name=Scrineum/>.<br/>
Nel [[1913]] partecipa alla I esposizione della [[Secessione Romana]], per la quale cura tra l'altro il catalogo illustrato.<ref name=BaroniVitta/>.
Tuttavia alcune delle sue opere più importanti le realizza ancora una volta per il mondo della [[pubblicità]]: in particolare è da citare il manifesto d'impostazione [[Verismo (arte)|verista]] e [[Impressionismo|impressionista]] realizzato nel [[1914]] per il dentifricio [[Dentol]] che raffigura una scimmia appesa ad un ramo mentre si lava i denti.<ref>AAVV{{Cita libro |autore=AA.VV. ''|titolo=Un secolo di manifesti''. |città=Milano, |editore=Albero Maioli Editore - Canova. |anno=1996. |ISBN =88-87843-10-4.}}</ref><ref name=BaroniVitta/>.<br/>
Sempre nel 1914 è presente all'Esposizione mondiale del libro di [[Lipsia]].<ref name=BaroniVitta/>.
 
Nel [[1921]], attraverso il manifesto per il colorificio [[MaxMeyer]] commissionatogli dalla Chappuis, crea una delle icone dell'industria italiana: il cagnolino che stringe tra i denti un pennello intriso di vernice.<ref name=BaroniVitta/>. Entra nel GRIA, il [[Gruppo Romano Incisori Artisti]] e partecipa alle mostre organizzate dal gruppo.
 
=== La stagione urbinate ===
Per circa cinque anni, dal [[1925]] al [[1930]], Terzi dirige l'[[Scuola del Libro|Istituto del libro]] di [[Urbino]], su invito di [[Luigi Renzetti]]. È inoltre docente di [[disegno]], [[illustrazione]], [[xilografia]] e [[calligrafia]].
Sempre in questo periodo viene nominato direttore grafico dell'[[Enciclopedia Treccani]] ([[1928]]-[[1929]]).<ref name=BaroniVitta/>.
 
=== Il ritiro a Castelletto sopra Ticino ===
[[FileImmagine:Alexandre Dumas - Atte - collana I romanzi dell’800 Mondadori 1934 AA205007.jpg|thumbminiatura|Sovraccoperta del romanzo ''Atte'' di [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]], Mondadori 1934<ref>{{citaCita web |url=http://catalogostorico.fondazionemondadori.it/opac.php?search=a%3A1%3A%7Bs%3A6%3A%22Titolo%22%3Ba%3A2%3A%7Bs%3A5%3A%22input%22%3Bs%3A4%3A%22atte%22%3Bs%3A4%3A%22comp%22%3Bs%3A5%3A%22match%22%3B%7D%7D&start=0&mode=view&rpp=10&orderby=Titolo&loc=N&screen=ricerca1&temptable=tmp__20190110123817_33533300&neworderby=Titolo&temptable= |titolo=Atte - |editore=Catalogo storico Mondadori |accesso=10 gennaio 2019}}</ref>.]]
 
All'inizio degli [[Anni 1930|anni trenta]] è di ritorno a [[Milano]] per collaborare, in qualità di grafico pubblicitario, con la [[Wander S.AAG]]. Illustra inoltre racconti per l'infanzia per conto della [[UTET]] di [[Torino]].<ref name=Scrineum/>. Di questo periodo sono le oltre duecento illustrazioni dell{{'}}''"Enciclopedia della Fiaba"'' realizzate con altrettante ''[[Puntasecca|punte secche]]'' di particolare efficacia e maestria e con una essenzialità del segno che anticipa il disegno contemporaneo.<ref>{{Cita libro |curatore=Fernando Palazzi (a cura di). ''|titolo=Enciclopedia della fiaba''. |città=Messina, |editore=G. Principato, |anno=1941.}}</ref>.
 
Negli ultimi anni si trasferisce a [[Castelletto sopra Ticino|Castelletto Ticino]], nei pressi di [[Novara]], per dedicarsi alla pittura.
Qui muore il 15 luglio del [[1943]] all'età di 73 anni.<ref name=Scrineum/>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |curatore=Anna Maria Ruta |curatore2=Francesco Parisi |titolo=Aleardo Terzi. Un protagonista del Liberty. Pittura, grafica e pubblicità |editore=[[Silvana Editoriale]] |anno=2019 |ISBN=9788836642076 |città=Milano}}
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Cartellonisti pubblicitari]]
[[Categoria:Illustratori italiani]]
[[Categoria:ProfessoriPittori alladell'Art Scuola del Libro di Urbino|TNouveau]]
[[Categoria:Pittori figli d'arte]]