Nicolò Da Ponte: differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Nicolò da Ponte
|immagine =
|legenda =
|stemma = Coat of Arms of the House of da Ponte.svg
|titolo = [[Doge di Venezia]]
|inizio regno =
|fine regno =
|incoronazione =
|investitura =
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|erede =
|successore = [[Pasquale Cicogna]]
|nome completo =
|altrititoli =
|data di nascita =
|luogo di nascita = [[Venezia]]
|data di morte =
|luogo di morte = [[Venezia]]
|sepoltura = [[Chiesa di Santa Maria della Carità (Venezia)|Chiesa di Santa Maria della Carità]], [[Venezia]]
|casa reale =
|dinastia = [[
|padre = Antonio da Ponte
|madre = Regina Spadolin
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|coniuge 5 =
|figli = Antonio
|religione = [[Chiesa cattolica|
|motto reale =
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Nicolò
|Cognome = da Ponte
|Sesso = M
|LuogoNascita = Venezia
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|GiornoMeseMorte = 30 luglio
|AnnoMorte = 1585
|Epoca = 1500
|Attività = doge
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = fu l'
}}
== Biografia ==
=== Infanzia ed educazione ===
Nacque a [[chiesa di Sant'Agnese (Venezia)|Sant'Agnese]] dal [[patriziato veneziano|patrizio]] Antonio e da Regina Spandolino, originaria di [[Costantinopoli]]. La famiglia [[Da Ponte]] aveva attraversato da poco un periodo di grave dissesto finanziario dopo la conquista [[Impero ottomano|ottomana]] di [[Eubea|Negroponte]], dove possedeva cospicui beni, ma il matrimonio del padre con una greca fa pensare che ancora mantenesse interessi commerciali in Oriente.
Ciononostante non gli mancò un'ottima educazione, essendosi formato presso il noto "[[Giovanni Battista Cipelli|Egnazio]]" e avendo seguito successivamente lezioni di filosofia all'[[Università di Padova]]. Non concluse però gli studi, forse per lo scoppio della [[guerra della Lega di Cambrai]]. Riuscì comunque a conseguire il dottorato in medicina a Venezia ([[1514]]).
=== Carriera ===
Come tutti i giovani rampolli veneziani, cominciò un promettente ''cursus honorum'' (aveva notevoli dote sia fisiche che intellettive) che lo vide eletto savio agli Ordini, ma lo interruppe subito. Pare infatti che nel ventennio tra il [[1512]] e il [[1530]] fosse impegnato nei commerci, tant'è che riuscì a costruirsi un [[palazzo Da Ponte|sontuoso palazzo]] a [[chiesa di San Maurizio (Venezia)|San Maurizio]] e a mettere da parte una fortuna stimata in 150.000 ducati. Al contempo, coltivava con successo gli interessi culturali: nel [[1521]] ebbe il compito di sostituire per due anni [[Sebastiano Foscarini]] come lettore di filosofia alla scuola di [[Rialto (Venezia)|Rialto]].
=== Matrimonio ===
Nel [[1520]] sposò Arcangela di Alvise [[Canal]] che gli diede Antonio e Paolina. Essendogli premorto il figlio ([[1558]]), lasciò i suoi beni al nipote Nicolò con il quale, morto nel [[1590]] senza eredi, si estinse il ramo dei Da Ponte cui apparteneva.
=== Dogado e morte ===▼
▲Nel [[1570]] divenne [[Procuratori di San Marco|procuratore di S. Marco]].
Divenne doge il 3 marzo [[1578]]. L'elezione fu lunga (si arrivò al quarantaquattresimo scrutinio) e non priva di contrasti.
▲== Dogado ==
Nonostante l'età, specie per l'epoca assai avanzata, il suo dogado durò più di sette anni e lo vide molto attivo e presente nell'amministrazione dello Stato. Durante la crisi interna del [[1581]]-[[1582|82]], che portò alla riforma del [[Consiglio dei Dieci]], rappresentò un riferimento per i giovani politici. In più occasioni si distinse per il suo [[anticlericalismo]]. Morì nel [[1585]] alla veneranda età di novantaquattro anni.
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione|carica=[[Dogi della Repubblica di Venezia|Doge di Venezia]]|periodo=
|precedente=[[Sebastiano Venier]]|successivo=[[Pasquale Cicogna]]}}
{{Dogi di Venezia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|
[[Categoria:Dogi della Repubblica di Venezia]]
[[Categoria:Da Ponte]]
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