Domus di Castelvecchio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo parametro ridondante (valore uguale alla proprietà P625 su Wikidata)
 
(18 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Sito archeologico
|Nome = Domus di Castelvecchio
|Nome_altro = Domus di piazzetta Montarone
|Immagine = Piazza Castelvecchio sfondo Arco dei Gavi.jpg
|LarghezzaImmagine =
|Didascalia = Piazzetta MontaroneCastelvecchio, sotto la quale è stata rinvenuta la ''domus''
|Civiltà = [[Civiltà romana|Romana]]
|Utilizzo = Abitazione
|Stile =
|Epoca = [[II sec. d.C.secolo]]
<!-- Localizzazione -->
|Stato = {{ITA}}
Riga 26:
|Date_scavi = 2011-2013
|Organizzazione_scavi =
|Archeologo = Giuliana Cavalieri Manasse
<!-- Amministrazione -->
|Parte di = [[Verona|Città di Verona]]
|Ente = Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
|Ente =
|Responsabile =
|Visitabile = No
|Sito_web =
|Zoom_mappa =
|Latitudine = 45.440081
|Longitudine = 10.988807
}}
 
La '''''domus'' di Castelvecchio''' a [[Verona]] è una [[domus]] di [[Storia romana|età romana]], probabilmente disposta su più livelli di terrazze comprese tra l'[[Adige]] e la [[via Postumia]], che è stata rinvenuta durante i lavori di risistemazione del giardino al cui centro si trova l'[[Arco dei Gavi]]. Gli scavi furono diretti dalla [[Soprintendenze|Soprintendenza]] e si svolsero tra il 2011 e il 2013, in una zona situata al di fuori della [[Mura romane di Verona|mura romane]] e che si pensava priva di resti archeologici.
 
== Storia ==
 
Lo scavo in piazzetta Montarone è iniziato da un progetto del Comune di Verona che prevedeva il riassetto del giardino a lato di [[Castelvecchio (Verona)|Castelvecchio]], al centro del quale negli anni trenta del [[XX secolo|Novecento]] venne ricollocato l'[[Arco dei Gavi]]. Il giardino si trova a lato dell'antica [[via Postumia]], al di fuori delle [[mura romane di Verona]] ma entro l'[[Adigetto]], antico corso d'acqua che segnava il confine tra il settore urbano e quello suburbano,. Si tratta quindi in un'area ad alto rischio archeologico: e infatti all'inizio dei lavori fu immediatamente individuata la presenza di strutture sia romane che medievali.<ref name= cavalieri111 >{{cita|Cavalieri Manasse, Pelucchini e Rinaldi|p. 111|cavalieri}}.</ref>
 
Immediatamente a lato dell’Arco, circa 2 metri al di sotto del piano stradale, è stato ritrovato l'elemento più interessante e meglio conservato di una ''[[domus]]'' di [[Storia romana|epoca romana]], un pavimento in mosaico policromo caratterizzato da un motivo decorativo geometrico, che è stato collocato presso il [[museo di Castelvecchio]].<ref>{{cita|Vignolo e Cofani|p. 27}}.</ref> Sala Boggian è stato la spazio individuato per contenere il pavimento musivo, in quanto era uno dei pochi che non era stato coinvolto dall'allestimento museale di [[Carlo Scarpa]] e in quanto da questo ambiente è possibile scorgere l'Arco dei Gavi e il giardino in cui è stato scoperta la ''domus'' romana, ma allo stesso tempo dal giardino è possibile vedere il mosaico.<ref>{{cita|Vignolo e Cofani|p. 29}}.</ref>
== Strutture di età romana ==
 
== Descrizione ==
Durante gli scavi emersero diverse strutture pertinenti ad un edificio residenziale databile al II secolo d.C., costituito da una serie di cinque vani disposti lungo il lato ovest di un ipotetico spazio aperto. Lo spazio più rilevante viene denominato A.4, considerato probabilmente un [[triclinio]], dove si conservano i resti di un preparato pavimentale in [[cocciopesto]] caratterizzato da scaglie marmoree di livellamento e recante segni di un rivestimento costituito da lastre marmoree.
 
=== Strutture di etàFase romana ===
Per quanto riguarda le strutture in alzato ne rimane una parte solo in direzione ovest, sulla quale erano presenti frammenti di [[affresco]] che imitavano uno zoccolo in [[marmo cipollino]]. A sud del vano A.4 emerse un altro ambiente (A.5) interpretato come zona di passaggio verso lo spazio A.11. Quest'ultimo presentava in buono stato di conservazione parte della pavimentazione musiva, formata da cerchi secanti che creano l'effetto di quadrifogli; l'intera composizione è poi racchiusa da una doppia linea gialla, una tripla linea bianca, una altra linea quadrupla nera, una tripla linea bianca e una balza bianca. Questo mosaico è conservato all'interno del [[Museo di Castelvecchio]] ed è visibile da piazza Castelvecchio. Nella zona nord dell'ambiente A.4 si presume che fossero presenti anche altri vani posti nella stessa disposizione degli spazi A.5 e A.11. Il vano A.7 conserva dei resti di muratura con affresco a fondo rosso e sottili partizioni gialle e bianche al cui interno sono presenti degli elementi vegetali.
 
Durante gli scavi sono state ritrovate diverse strutture appartenenti ad una ''[[domus]]'' romana di [[Impero romano|età imperiale]], databile all'incirca al [[II secolo]]: in particolare, sono stati rinvenuti una serie di cinque vani disposti lungo il lato ovest di un ipotetico spazio aperto a cortile. Lo spazio più rilevante, in cui resti di un preparato pavimentale in [[cocciopesto]] caratterizzato da scaglie marmoree di livellamento e recante segni di un rivestimento costituito da lastre marmoree, era probabilmente il [[triclinio]] dell'abitazione. Per quanto riguarda le strutture in alzato di questo spazio, ne rimane una parte solo in direzione ovest, sulla quale erano presenti frammenti di [[affresco]] che imitavano uno zoccolo in [[marmo cipollino]].<ref name= cavalieri111 />
Non si possono fare ulteriori considerazioni approfondite sulla [[planimetria]] della domus in quanto le trasformazioni avvenute nel sito hanno cancellato diversi livelli e numerose strutture romane. Si ritiene che la domus si disponesse su terrazze comprese tra l'[[Adige]] e la [[Via Postumia]]; inoltre potrebbe avere una committenza di alto rango. Dal punto di vista della datazione sono emersi pochi elementi in grado di dare un'indicazione precisa, anche se in quest'ambito l'elemento più significativo sembra essere la composizione musiva a cerchi secanti.
 
A sud del triclinio è stato trovato un altro ambiente, interpretato come zona di passaggio verso uno terzo spazio che si presentava in buono stato di conservazione. Qui infatti è stata ritrovata un'ampia porzione di pavimentazione musiva, formata da una parte centrale di cerchi secanti che creano l'effetto di quadrifogli, che sono poi racchiusi da una linea continua gialla, quindi da una linea bianca, da una linea nera, da una bianca e infine da una balza bianca.<ref>{{cita|Cavalieri Manasse, Pelucchini e Rinaldi|pp. 111-114}}.</ref> Questo mosaico è stato quindi asportato ed è conservato all'interno del [[museo di Castelvecchio]]. In un ultimo vano sono stati infine rinvenuti resti di muratura con affresco a fondo rosso e sottili partizioni gialle e bianche, al cui interno sono presenti degli elementi vegetali.<ref>{{cita|Cavalieri Manasse, Pelucchini e Rinaldi|p. 114}}.</ref>
=== Materiali rinvenuti ===
 
Durante gli scavi e i successivi studi successivi non è stato possibile fare ulteriori considerazioni sulla planimetria della ''domus'', in quanto le successive trasformazioni e demolizioni avvenute nel sito hanno cancellato diverse informazioni e numerose strutture romane. Comunque si ritiene che l'abitazione patrizia si disponesse su terrazze comprese tra l'[[Adige]] e la [[Via Postumia]], e che appartenesse ad una famiglia di alto rango.<ref>{{cita|Cavalieri Manasse, Pelucchini e Rinaldi|p. 115}}.</ref>
I materiali rinvenuti nello scavo erano costituiti in parte da lastre pavimentali di vario genere e in parte da frammenti di decorazione parietale pertinenti a pannelli con motivi floreali e figurati. Rilevante era anche la presenza di frammenti di ceramica comune e di anfore orientali databili intorno al III-IV secolo d.C.
 
=== Strutture di etàFase medievale ===
 
La porzione settentrionale della ''domus'' è stata completamente asportata a causa della successiva realizzazione di un complesso databileedilizio intornodurante all'epocail basso-medievale.[[Basso EssoMedioevo]], èa formatosua davolta undanneggiato vanoper interratola realizzazione di [[Castelvecchio (Verona)|Castelvecchio]] e dadi cantine [[Rinascimento|rinascimentali]]. In particolare è stata ritrovata una rampa di discesa e accesso al fiume, ae sua volta danneggiato per realizzazione di Castelvecchio. Ilun vano interrato, del quale si conservano il pavimento in mattoni e parte dei muri perimetrali,. siA interpretanord comedel lavano cantinainterrato diè un'abitazione.stato Aritrovato nordun dialtro essopiccolo siambiente individuacon un'apertura altrovoltata piccoloverso ambientel'[[Adige]], anch'esso caratterizzato da una pavimentazione a mattoni disposti a spina di pesce.<ref>{{cita|Cavalieri DuranteManasse, il Rinascimento sono stati realizzati tre scantinatiPelucchini e unaRinaldi|pp. cloaca che hanno compresso la conservazione delle strutture medievali117-118}}.</ref>
 
=== MaterialiOggetti rinvenuti ===
 
Nelle strutture di [[Storia romana|età romana]] sono state ritrovate lastre pavimentali di vario genere e frammenti di decorazione parietale pertinenti a pannelli con motivi floreali e figurati. Rilevante era anche la presenza di frammenti di ceramica comune e di anfore orientali databili intorno al [[III secolo|III]]-[[IV secolo]].<ref>{{cita|Cavalieri Manasse, Pelucchini e Rinaldi|p. 117}}.</ref> Tra i materiali [[Medioevo|medievali]] rinvenuti, invece, vi sono pentole a presa sopraelevata, coperchi e maioliche arcaiche, che consentono di datare le strutture tra il [[X secolo|X]] e il [[XII secolo]].<ref>{{cita|Cavalieri Manasse, Pelucchini e Rinaldi|p. 118}}.</ref>
Tra i materiali rinvenuti nello scavo interessante è la presenza di pentole a presa sopraelevata, catini coperchio e maiolica arcaica, che inquadrano la realizzazione della struttura tra il X e il XII secolo.
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* {{cita pubblicazione|nome=Giuliana|cognome=Cavalieri Manasse|autore2=Giulia Pelucchini|autore3=Federica Rinaldi|titolo=Lo scavo nell'attuale area dell'arco dei Gavi (2011-2013)|rivista=Notizie di Archeologia del Veneto|editore=Insegna del Giglio|città=Firenze|volume=|numero=2|anno=2013|mese=|pp=111-119|url=https://www.academia.edu/24929238/Lo_scavo_nell_attuale_area_dell_arco_dei_Gavi_2011-2013_|accesso=27 settembre 2019|cid=cavalieriCavalieri Manasse, Pelucchini e Rinaldi}}
* {{cita pubblicazione|nome=Alberto|cognome=Vignolo|autore2=Marco Cofani|titolo=Il mostrar negando|rivista=ArchitettiVerona|editore=Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Verona|città=Verona|volume=02|numero=105|anno=2017|mese=aprile/giugno|pp=26-33|cid=Vignolo e Cofani}}
 
{{Verona romana}}
{{portale|archeologia|Verona}}