Concilio di Orange: differenze tra le versioni
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== Concilio di Orange del 529 ==
Il Secondo concilio di Orange ha luogo in questa città il 3 luglio del [[529]], passata nel frattempo dal governo [[Burgundi|burgundo]] a quello [[Ostrogoti|ostrogoto]]. L'occasione di questo concilio era stata data dalla consacrazione di una chiesa fatta costruire dal governatore della [[Gallia narbonense]].Questo concilio tratta più direttamente delle persistenti questioni teologiche che risultano dal conflitto fra le idee di [[Agostino d'Ippona|Agostino]] vescovo di [[Ippona]] nel [[Nordafrica|Nord Africa]] ([[354]]-[[430]]) e [[Pelagio]] un [[Monachesimo|monaco]]
Pelagio aveva negato la dottrina agostiniana del [[peccato originale]], che sostiene come gli esseri umani siano tanto corrotti dal [[peccato]] da essere per natura ostili a Dio e incapaci di scegliere di stare dalla sua parte. Pelagio sosteneva che gli esseri umani nascono in stato di innocenza, non con una natura peccaminosa, e che essi possano, per natura e attraverso la disciplina, se vogliono, scegliere di stare dalla parte di Dio. Secondo Pelagio Dio ha dato agli esseri umani, creandoli, la capacità di non peccare. Secondo Agostino, però, questo eleva troppo la libertà umana (il [[libero arbitrio]]) a spese della [[Grazia (teologia)|grazia di Dio]] e della sua iniziativa sovrana nella [[Salvezza (religione)|salvezza]]. Di fatto le idee di Pelagio, afferma Agostino, rendono superflua l'opera di Cristo, dato che gli esseri umani sarebbero capaci da soli, se lo vogliono e a determinate condizioni, raggiungere la perfezione morale.
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[[Categoria:Concili non ecumenici|Orange]]
[[Categoria:Eventi del 441]]
[[Categoria:Eventi del 529]]
[[Categoria:Teologia cristiana]]
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