Percy Smythe, VI visconte Strangford: differenze tra le versioni
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Figlio primogenito di Lionel Smythe, V visconte Strangford, e di Maria Eliza Philipse, Percy Clinton Sydney Smythe nacque a [[Londra]] nel 1780. La famiglia discendeva da Sir Thomas Smithe (1599-1635),<ref>{{cita web|titolo=Strangford, Viscount|url=http://www.cracroftspeerage.co.uk/online/content/strangford1628.htm|editore=Cracroft's Peerage. The Complete Guide to the British Peerage & Baronetage|lingua=en|accesso=9 marzo 2015|dataarchivio=9 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141209163825/http://www.cracroftspeerage.co.uk/online/content/strangford1628.htm|urlmorto=sì}}</ref> a cui nel 1628 era stato concesso il titolo nobiliare di I visconte di Strangford nella [[paria d'Irlanda]].<ref name=Oxford>{{cita web|titolo=Smythe, Percy Clinton Sydney, sixth Viscount Strangford (1780–1855)|url=http://odnb2.ifactory.com/view/article/25966?docPos=&backToResults=%2Fsearch%2Fresults%2Fcontributors.jsp%3FcontributorId%3D50490|editore=Oxford Dictionary of National Biography|lingua=en|accesso=9 marzo 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402120544/http://odnb2.ifactory.com/view/article/25966?docPos=&backToResults=%2Fsearch%2Fresults%2Fcontributors.jsp%3FcontributorId%3D50490|dataarchivio=2 aprile 2015}}</ref>
Laureatosi al [[Trinity College (Dublino)|Trinity College]] di [[Dublino]] nel 1800, dopo aver pubblicato negli anni giovanili alcune opere poetiche intraprese presto la carriera diplomatica, entrando nel corpo diplomatico britannico a [[Lisbona]]. Nel 1806 fu nominato ministro plenipotenziario, e l'anno successivo, di fronte alla minaccia dell'avanzata [[Francia|francese]], convinse il principe reggente del Portogallo, [[Giovanni VI del Portogallo|Giovanni di Braganza]], a lasciare il [[Portogallo]] per il [[Brasile]]. Dal 1808 al 1815 svolse il ruolo di inviato straordinario in Brasile;<ref name=Oxford /> in questo ruolo, promosse la firma di un trattato che aprì i porti brasiliani alle navi mercantili britanniche<ref>{{cita web|titolo=Strangford Treaty|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/568078/Strangford-Treaty#ref122438|editore=Encyclopaedia Britannica|lingua=en|accesso=9 marzo 2015}}</ref> e colse con favore lo scoppio della [[rivoluzione di maggio]], cercando di ostacolare le mire portoghesi sul [[Río de la Plata]].<ref>{{cita libro|autore=William W. Kaufmann|titolo=British Policy and the Independence of Latin America|url=https://archive.org/details/isbn_9780714611105|editore=Psychology Press|anno=1967|lingua=en|pagina=59-60|isbn=9780714611105}}</ref> Il 17 luglio 1817, il giorno prima di essere nominato [[ambasciatore]] britannico in [[Svezia]], sposò Ellen Burke, dalla quale ebbe tre figli. Nel 1820 fu nominato ambasciatore a [[Costantinopoli]], dove cominciò un intenso lavoro di mediazione per evitare la guerra tra l'[[Impero ottomano]] e la [[Russia]], riuscendo a strappare al [[sultano]] numerose concessioni. Due anni dopo rappresentò la Gran Bretagna al [[Congresso di Verona (1822)|Congresso di Verona]].<ref name=Oxford />
Il 26 gennaio 1825, Smythe ricevette il titolo di I barone Penshurst di Penshurst, titolo nobiliare britannico che gli diede il diritto di sedere alla [[Camera dei lord]]; nonostante fosse inviso a [[George Canning|Lord Canning]], responsabile della politica estera britannica, che lo accusava di aver mostrato documenti riservati a [[Klemens von Metternich|Metternich]] ed [[Nicola II Esterházy|Esterházy]], nell'ottobre dello stesso anno fu nominato ambasciatore a [[San Pietroburgo]]. Colto in flagrante mentre falsificava un dispaccio e mostrava un documento segreto all'ambasciatore [[Impero austro-ungarico|austriaco]], decise alla fine di congedarsi prima di essere richiamato a Londra.
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