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| foto_veicolo = Dynamics Explorer.jpg
| descrizione_foto_veicolo = Una rappresentazione dei due satelliti della missione Dynamics Explorer.
| aziende = [[Radio Corporation of America|RCA Astro]]
| durata = 9 anni e 6 mesi
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| semiasse_maggiore = 18.238 km
| eccentricità = 0,6238922
| periodo = 409 minuti<ref name="nssdc-launch1">{{cita web |url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftOrbit.do?id=1981-070A |titolo=NASA Space Science Data Coordinated Archive HeaderDynamics Explorer 1 - Trajectory Details |sito=[[National Space Science Data Center]] |editore=NASA |accesso=11 gennaio 2018 |dataarchivio=25 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170125184808/http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftOrbit.do?id=1981-070A |urlmorto=sì }}</ref>
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| periodo = 98 minuti<ref name="nssdc-launch2">{{cita web |url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftOrbit.do?id=1981-070B |titolo=NASA Space Science Data Coordinated Archive HeaderDynamics Explorer 2 - Trajectory Details |sito=[[National Space Science Data Center]] |editore=NASA |accesso=11 gennaio 2018 |dataarchivio=8 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160308033556/http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftOrbit.do?id=1981-070B |urlmorto=sì }}</ref>
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}}
La '''Dynamics Explorer''' è stata una missione [[NASA]] facente parte del [[Programma Explorer]], lanciata il 3 agosto 1981 e terminata quasi dieci anni dopo, il 28 febbraio 1991.<ref name="nssdc-desc1">{{cita web |url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftDisplay.do?id=1981-070A|titolo=Dynamics Explorer 1|sito=[[National Space Science Data Center]] |editore=NASA |accesso=11 gennaio 2018}}</ref> La missione era costituita da due [[Satellite artificiale|satelliti]] chiamati '''Dynamics Explorer 1''' (DE 1) e '''Dynamics Explorer 2''' (DE 2), ufficialmente conosciuti come DE-A e DE-B e a volte citati anche come '''Explorer 62''' ed '''Explorer 63''', aventi il compito studiare le interazioni tra i [[Plasma (fisica)|plasmi]] della [[magnetosfera]], caldi e relativamente poco densi, e quelli presente nella [[ionosfera]] e nella parte superiore dell'atmosfera, più freddi e densi. Al fine di poter studiare la stessa regione sia a basse che a elevate altitudini contemporaneamente, fu previsto di posizionare i due satelliti su due [[Orbita polare|orbite polari]] complanari di quota differente, il DE 1 sull'orbita alta ed ellittica e il DE 2 su quella bassa e molto più circolare.
Il DE 1 ha visto terminare la sua operatività nel febbraio 1991 ma è comunque
== Struttura ==
I due satelliti avevano una forma cilindrica, con un diametro di 137 cm e un'altezza di 115 cm. Il satellite DE 1 fu dotato di antenne triassiali che si estendevano per 200 m da punta a punto sul piano x-y e per 9 m sull'asse z mentre le antenne triassiali del DE 2 erano invece tutte uguali e misuravano 23 m da punta a punta su ogni asse. Il DE 1 aveva poi due prolunghe di 6 metri di lunghezza su cui erano montati strumenti che dovevano rimanere distanziati dal corpo centrale del satellite; differentemente, il DE 2
Entrambi i satelliti erano dotati di pannelli solari che fornivano una potenza di 68 W nel caso del DE 1 e di 115 W nel caso del DE 2, per ricaricare gli [[Accumulatore nichel-cadmio|accumulatori nichel-cadmio]] dei due satelliti.
Nel caso del DE 1, una volta messo in orbita, il satellite era stabilizzato utilizzando la tecnica della [[stabilizzazione di spin]], una tecnica di stabilizzazione passiva nella quale lintero veicolo ruota su se stesso in modo che il suo vettore di momento angolare rimanga pressoché fissato nello spazio inerziale.<ref name="ciani">{{Cita web|url=
satellite gira attorno allasse che ha momento dinerzia massimo.<ref name="ciani"/> Nel caso dello DE 1, tale asse era perpendicolare al piano orbitale e la velocità di rotazione era pari a 10 [[Giri al minuto|rpm]].<ref name="nssdc-desc1"/> Per quanto riguarda invece il DE 2, esso era stabilizzato attraverso il metodo della [[stabilizzazione a gradiente di gravità]], un metodo passivo basato sulla distribuzione di massa del corpo e sul [[campo gravitazionale terrestre]], con l'asse di imbardata rivolto verso il centro della Terra. La completa stabilizzazione triassiale era poi raggiunta attraverso un rotazione attorno ad un asse perpendicolare al piano orbitale alla
== Strumentazione ==
===Dynamics Explorer 1 ===
Il DE 1 trasporta sette strumenti scientifici:<ref name="nssdc-exp1">{{cita web|url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/experimentSearch.do?spacecraft=Dynamics%20Explorer%201|titolo=Dynamics Explorer 1 - Experiment Search Results|sito=[[National Space Science Data Center]]|editore=NASA|accesso=11 gennaio 2018
* Uno strumento atto a caratterizzare le [[Onda di plasma|onde di plasma]], chiamato Plasma Waves Instrument (PWI);
* Uno strumento per caratterizzare il plasma ad altitudini elevate, chiamato High Altitude Plasma Instrument (HAPI);
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* Uno spettrometro di massa per la caratterizzazione degli ioni, chiamato Retarding Ion Mass Spectrometer (RIMS);
* Uno spettrometro di massa per la caratterizzazione degli ioni energetici, chiamato Energetic Ion Mass Spectrometer (EIMS);
* Uno strumento di osservazione dei fenomeni aurorali, chiamato Spin Scan Auroral Imager (SAI), costituito da tre fotometri, due operanti nelle lunghezze d'onda del visibile e uno operante nell'ultravioletto.<ref name="iowa">{{cita pubblicazione
I dati ricavati da questi strumenti venivano poi utilizzati per la conduzione di altri due esperimenti posti a bordo del satellite chiamati "Auroral Physics Theory" e "Controlled and Naturally Occurring Wave Particle Interactions Theory", quest'ultimo si avvaleva anche di un trasmettitore situato sull'[[isola Siple]], in [[Antartide]].<ref name="nssdc-cnow">{{cita web |url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/experimentDisplay.do?id=1981-070A-08|titolo=Controlled and Naturally Occurring Wave Particle Interactions Theory|sito=[[National Space Science Data Center]] |editore=NASA |accesso=11 gennaio 2018}}</ref>
=== Dynamics Explorer 2 ===
Il DE 2 trasportava nove strumenti scientifici:<ref name="nssdc-exp2">{{cita web
* Uno strumento chiamato [[Retarding Potential Analyzer]] (RPA) che misurava il flusso di ioni lungo il vettore velocità del satellite, nonché la composizione e la temperatura di tali ioni;
* Uno strumento chiamato [[Ion Drift Meter]] (IDM) che misurava i movimenti del plasma ionosferico perpendicolari al vettore velocità del satellite;
* Un [[magnetometro fluxgate]] triassiale, chiamato Magnetic Field Observations Triaxial Fluxgate Magnetometer B (MAG-B);
* Un [[interferometro di Fabry-Pérot]] (FPI);<ref name=Spencer1982 />
* Una [[sonda di Langmuir]] (LANG), ossia uno strumento utilizzato per determinare il potenziale elettrico e la temperatura e la [[densità elettronica]] del plasma;
* Uno strumento per caratterizzare il plasma a bassa quota, chiamato Low Altitude Plasma Instrument (LAPI);
* Uno spettrometro, chiamato Neutral Atmosphere Composition Spectrometer (NACS), utilizzato per analizzare la composizione della componente dell'atmosfera;
* Uno strumento chiamato Vector Electric Field Instrument (VEFI), per effettuare misure di [[campo elettrico]];
* Uno spettrometro chiamato Wind and Temperature Spectrometer (WATS), utilizzato per misurare i flussi e la temperatura delle particelle neutre e la concentrazione di determinati gas nell'alta atmosfera.<ref name=Spencer1982>{{cita pubblicazione|cognome= Spencer|nome=N. W.|cognome2=Wharton|nome2=L. E.|cognome3=Carignan|nome3=G. R. |cognome4= Maurer|nome4=J. C.|anno=1982|titolo= Thermosphere zonal winds, vertical motions and temperature as measured from Dynamics Explorer|rivista= Geophys. Res. Lett.|volume= 9|pp=953-956|doi=10.1029/GL009i009p00953}}</ref>
== Lancio e operatività ==
[[
I due satelliti furono lanciato il 3 agosto 1981 grazie ad un razzo [[Delta (razzo)|Delta 3913 642/D155]] partito dal [[Complesso di lancio 2]] della [[Vandenberg Air Force Base|base aerea Vandenberg]], in California. Una volta effettuato il lancio, i due satelliti furono posti uno su un'orbita bassa, il DE 2, e uno su un'orbita più elevata, il DE 1. A causa di un malfunzionamento del lanciatore Delta, il cui motore principale si spense un po' troppo presto, il DE 2 fu immesso in un'orbita leggermente più bassa di quanto preventivato. Ciò alla fine non si rivelò un grosso problema e il satellite arrivo a durare quanto previsto, effettuando il suo [[rientro atmosferico]], e quindi disintegrandosi, il 19 febbraio 1983. Il satellite DE 1 continuò invece a raccogliere dati fino al 22 ottobre 1990, quando cessò le sue operazioni scientifiche. Meno di un anno dopo, il 28 febbraio 1991, la missione fu dichiarata ufficialmente conclusa.
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Programma Explorer}}
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