Henry Vane il Vecchio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Correggo |
||
| (Una versione intermedia di uno stesso utente non è mostrata) | |||
Riga 66:
In aprile dello stesso anno Vane venne eletto rappresentante parlamentare del collegio elettorale di [[Wilton (Wiltshire)|Wilton]] all'interno del [[Corto Parlamento]]. Durante la sua prima seduta Vane venne incaricato di chiedere ai Comuni sovvenzioni per la guerra, il dibattito finì con un rifiuto del Parlamento ed al suo scioglimento il 5 maggio 1640. Clarendon attribuì la frattura tra sovrano e Parlamento alla pessima condotta di Vane, accusandolo di non aver saputo rappresentare correttamente i sentimenti e le volontà dei parlamentari al sovrano, anzi, addirittura di aver "recitato con malafede quella parte, creando così confusione" e causare così la rovina del Conte di Strafford. Altre voci lo accusavano di aver provocato lo scioglimento del Parlamento con il preciso scopo di evitare l'accusa di [[monopolio]]. Molto probabilmente Vane, indipendentemente dalle voci in circolazione, aveva ben interpretato le istruzioni del sovrano, e non a caso Clarendon omette di citare le enormi difficoltà che crearono nel dibattito le questioni degli incarichi militari e del voto contrario del Parlamento al conflitto in Scozia. Lo stesso Carlo I rimase dell'idea che Vane avesse ben esposto le sue ragioni e lo confermò nel suo titolo di Segretario di Stato.<br />
Nel corso della seconda Guerra dei Vescovi del 1640, Vane fu a stretto contatto con il sovrano e le sue lettere dimostrano come godesse di grande fiducia, anche dopo la pesante sconfitta subita dagli inglesi a [[Battaglia di Newburn|Newburn]] per opera dei ''[[Covenanti|Covenanters]]'' scozzesi. Nel corso del successivo [[Trattato di Ripon]], Vane partecipò in qualità di assistente nei dibattiti con gli Scozzesi.<br />
Nonostante venisse nuovamente eletto nel novembre 1640 come rappresentante per il collegio elettorale di Wilton all'interno del [[Parlamento Lungo]], Henry Vane il Vecchio non venne coinvolto in nessuna delle aspre contese e nei colpi di scena che ebbero come teatro il Parlamento. Questo in parte perché egli non partecipò attivamente ai dibattiti parlamentari ma anche a causa del fatto che la presenza di suo figlio, [[Henry Vane il Giovane]], fra le
Quando alla fine del 1640 il Conte di Strafford venne posto sotto processo con l'accusa da parte di [[John Pym]] di aver condotto in maniera fallimentare la campagna scozzese e di aver tramato contro il Parlamento, il ruolo di Henry Vane il Vecchio fu fondamentale. Egli affermò nel processo che Strafford, durante una seduta del ''Privy Council'' del 5 maggio 1640, avesse cercato di suggerire a Carlo I la possibilità di utilizzare l'esercito irlandese sotto il suo comando per ripristinare l'ordine in Inghilterra e risolvere i dissidi con il Parlamento con la forza. Gli altri consiglieri presenti alla seduta dichiararono di non ricordare tali parole, ma Vane insistette, facendo uso di alcune note prese proprio durante le discussioni in quella specifica seduta. Carlo I aveva visto quegli appunti ed aveva ordinato che venissero bruciati prima che potessero finire nelle mani del Parlamento, cosa che tuttavia avvenne quando il figlio di Vane, Henry, ne produsse una copia che consegnò a John Pym per accusare pubblicamente Strafford di fronte al Parlamento. Questo episodio segnò una grave frattura tra Vane padre e figlio, anche se molti, compreso Clarendon, sospettassero che quella di Vane fosse una manovra studiata appositamente per provocare la caduta del suo più acerrimo avversario; non esistono tuttavia prove concrete di queste supposizioni da parte dei contemporanei.
==Il dissidio con Carlo I e lo schieramento con i Roundhead==
Per mezzo della condanna di Strafford, Vane nutrì la convinzione di poter far riconciliare il Parlamento con il re, attribuendo la responsabilità delle tensioni interamente all'operato ed alle trame di Strafford. Contrariamente alle sue aspettative, Carlo I vide questo episodio come una grave concessione al Parlamento, convincendosi che la fiducia nei confronti del suo Segretario di Stato fosse stata mal riposta. Vane continuò per un certo periodo a svolgere il suo incarico unicamente per le difficoltà oggettive di trovare un degno sostituto. Nel frattempo venne addirittura nominato tra i cinque [[Lord gran tesoriere|Lord gran tesorieri]] per sostituire l'arcivescovo [[William Juxon]] che aveva rassegnato le sue dimissioni nel maggio del [[1641]].<br />
Come risposta e reazione alle decisioni del sovrano, Vane il Vecchio decise di schierarsi con la fazione dei ''[[Roundhead]]'', tra le cui
Vane venne eletto membro del ''[[Committee of Both Kingdoms]]'', il comitato parlamentare costituito durante la Guerra civile inglese e frutto dell'alleanza tra la fazione parlamentare ed i covenanters scozzesi e, nell'aprile del [[1645]], venne nominato come uno dei rappresentanti dello stesso ''Committee'' in seno all'esercito ausiliario scozzese. Questi incarichi sono la testimonianza del fatto che Vane riuscì a guadagnare la fiducia della fazione parlamentare; un'ulteriore conferma di questo fatto è data dal fatto che, fra le richieste fatte dalla delegazione parlamentare al re durante il fallimentare [[Trattato di Uxbridge]], si trova quella di risarcimento a Vane per i continui saccheggi e le occupazioni della sua residenza di Raby da parte delle due fazioni in guerra.<br />
Vane sedette nel [[Rump Parliament]] a seguito della [[Purga di Pride]] del dicembre [[1648]], ma la proposta di eleggerlo membro del [[Consiglio di Stato Inglese]] nel febbraio [[1650]] non venne approvata dal Parlamento. All'interno del [[Primo Parlamento del Protettorato]], Vane venne eletto rappresentante parlamentare del collegio del Kent.
| |||