Francesco Augusto Bon: differenze tra le versioni

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|Cognome = Bon
|Sesso = M
|LuogoNascita = Peschiera del Garda
|GiornoMeseNascita = 7 giugno
|AnnoNascita = 1788
|LuogoMorte = Padova
|GiornoMeseMorte = 16 dicembre
|AnnoMorte = 1858
|Epoca = 1800
|Attività = commediografodrammaturgo
|Attività2 =
|Attività3 =
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , autore di opere ispirate alla commedia [[Carlo Goldoni|goldoniana]]
|Immagine =
}}
 
== Biografia ==
=== LaGli vitainizi ===
Nacque da genitori [[venezia]]ni appartenenti al [[patriziato veneziano|ceto patrizio]]: il padre, Giovanni Antonio (di Francesco Giorgio) [[Bon (famiglia)|Bon]], era podestà di [[Verona]] (si spiega così la nascita a Peschiera) mentre la madre, Laura Stamatella (di Domenico Maria) [[Corner (famiglia)|Corner]], apparteneva allo stesso ramo famigliare della celebre [[Caterina Corner]]. Il suo nome di battesimo sarebbe stato Francesco Giorgio, ma a causa della svista di un impiegato dei passaporti venne mutato in Francesco Augusto.
 
Dopo la [[caduta della Serenissima]], nel [[1797]], la famiglia si ritrovò in gravi difficoltà economiche. Ciononostante, al giovane Bon fu impartita una buona educazione, prima presso i [[Ordine di San Gerolamo|gerolamini]] di [[Chiesa di San Sebastiano (Venezia)|San Sebastiano]], poi alla [[Marine impériale|marina napoleonica]].
== La vita ==
 
A ventitré anni si trasferì a [[Milano]] in cerca di fortuna, tuttavia non vi trovò alcun impiego. Deciso ad arruolarsi nella [[Grande Armata]] pronta per la [[campagna di Russia]], fu convinto a restare dall'attrice [[Assunta Nazzari]] la quale lo introdusse al mondo del teatro (invero, sin dalla gioventù aveva frequentato le accademie filodrammatiche), offrendogli il ruolo di [[Amoroso (teatro)|amoroso]] nella compagnia del marito [[Gaetano Perotti]].
Nasce a [[Peschiera del Garda]] da Giovanni Antonio, [[Patrizio (titolo)|patrizio]] veneziano, e da Laura Stamatella [[Cornaro]], discendente di [[Caterina Cornaro]]. Il suo nome di battesimo era Francesco Giorgio, ma a causa di un errore nello stilare un [[passaporto]] assunse il nome di Francesco Augusto.
 
=== La carriera teatrale ===
Il crollo della [[Serenissima]], nel [[1797]], fecero avere gravi problemi economici alla famiglia.
In questo periodo il Bon intraprese un vero e proprio apprendistato in cui ebbe modo di esordire anche come autore scrivendo una ventina di commedie. Nel [[18221821]] fu a [[Torino]] al seguito della [[Compagnia reale sarda]] come [[brillante (teatro)|brillante]], ma vi restò poco: già l'anno successivo venne arruolato nella compagnia di [[Gaetana Andolfati GoldonieGoldoni]] e Luigi Riva, dove conobbe la futura moglie, l’attricel'attrice [[Luigia Ristori]], vedova, che gli diede molti figli, fra cui la famosa attrice [[Laura Bon]], futura amante di [[Vittorio Emanuele II]].
 
Nella sua discendenza vi sono numerosi famosi attori: [[Adelaide Ristori]], sua nipote della moglie, la figlia [[Laura Bon]] e il figlio dellache la moglie aveva avuto dal matrimonio precedente, [[Luigi Bellotti Bon]].
Compii i suoi studi presso i gerolamini di [[Chiesa di San Sebastiano (Venezia)|San Sebastiano]] a [[Venezia]] ed entrò poi nella [[Marina Militare]].
 
Morto Luigi Riva, nel [[1822]], fondò una sua [[compagnia teatrale]] dedicata al [[Goldoni]], e sovvenzionata dal [[duca di Modena]] con 80008.000 [[lire]] l'anno, con un buon successo dal [[1823]] al [[1831]]. Da quell'anno la sua [[compagnia teatrale]] ebbe nuovi proprietari, ma egli ne rimase il direttore, scegliendo però la [[commedia]] francese e la [[vaudeville]].
== La carriera teatrale ==
 
Nel [[1852]] scrisse il suo ultimo [[copione]], il dramma storico ''Pietro Paolo Rubens'', eseguito a [[Carignano (Italia)|Carignano]]. Purtroppo nel [[1855]] venne contaminatocolpito dal [[colera]], e perse la vista adda un occhio. Questo evento lo portò a [[Padova]] dove gli fu dato l'incarico di dirigere l’Istitutol'Istituto filarmonico drammatico di Padova, tenendo lezioni di [[recitazione]] e declamazione.
A ventitre anni, nel [[1811]], si trasferì a [[Milano]], ma non trovando lavoro pensò di arruolarsi nell’armata [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]] in partenza per la [[Campagna di Russia]].
 
Nel gennaio del [[1858]], si risposò con la venticinquenne Emma Biagi, sorella dell’attoredell'attore Luigi.
Ma ciò non avvenne, grazie all'incontro con l’attrice Assunta Perotti Nazzari che lo scritturò [[Compagnia teatrale]] del marito, Gaetano Perotti, dove restò fine al 1820, che operava a [[Venezia]].
 
Morì a Padova il [[16 dicembre]] [[1858]].
Nel [[1822]] venne arruolato nella compagnia di Gaetana Andolfati Goldonie Luigi Riva, dove conobbe la futura moglie l’attrice Luigia Ristori, vedova, che gli diede molti figli, fra cui la famosa attrice [[Laura Bon]], futura amante di [[Vittorio Emanuele II]].
 
== La L'operalingua ==
Nella sua discendenza vi sono numerosi famosi attori: [[Adelaide Ristori]], sua nipote, la figlia [[Laura Bon]] e il figlio della moglie Luigi Bellotti Bon.
Bon scriveva sia in [[Lingua italiana|italiano]] che in [[lingua veneta|veneto]], e la sua opera è giudicata una reazione alla nuova commedia, romanzesco-lacrimosa, per un ritorno a quella, che giudicava più semplice, di [[Goldoni]].
 
Morto Luigi Riva, [[1822]], fondò una sua [[compagnia teatrale]] dedicata al [[Goldoni]], e sovvenzionata dal [[duca di Modena]] con 8000 [[lire]] l'anno, con un buon successo dal [[1823]] al [[1831]]. Da quell'anno la sua [[compagnia teatrale]] ebbe nuovi proprietari, ma egli ne rimase il direttore, scegliendo però la [[commedia]] francese e la [[vaudeville]].
 
Nel [[1852]] scrisse il suo ultimo [[copione]], il dramma storico Pietro Paolo Rubens, eseguito a [[Carignano]]. Purtroppo nel [[1855]] venne contaminato dal [[colera]], e perse la vista ad un occhio. Questo evento lo portò a [[Padova]] dove gli fu dato l'incarico di dirigere l’Istituto filarmonico drammatico di Padova, tenendo lezioni di [[recitazione]] e declamazione.
 
Nel gennaio [[1858]], si risposò con la venticinquenne Emma Biagi, sorella dell’attore Luigi.
 
Morì a Padova il [[16 dicembre]] [[1858]].
 
 
== L'opera ==
 
Bon scriveva sia in [[italiano]] che in [[lingua veneta]], la sua opera è giudicata una reazione alla nuova commedia, romanzesco-lacrimosa, per un ritorno a quella che giudicava più semplice di [[Goldoni]].
 
La tendenza che lui contestava era l'uso del romano e del [[Lingua piemontese|piemontese]] che stavano assumendo, in quel periodo, il predominio nelle opere [[Teatro|teatrali]].
 
La sua sfortuna venne associata all'uso prevalente dellanelle [[linguasue veneta]] eopere di [[attori]] veneti nellee suedella opere,lingua veneta in un periodo in cui questa stava avendosubendo un grande degrado, e si stava impoverendo.
 
== Bibliografia ==
* {{DBI|nome =Francesco Augusto Bon |nomeurl =francesco-augusto-bon |autore =Sandro D'Amico |anno =1969 |pagine =414-416 |volume =11 |accesso = 11 maggio 2014}}
 
== Voci correlate ==
* ''[[Ludro e la sua gran giornata]]''
 
==Altri progetti==
Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni [[Treccani]], Roma, 1969, pp. 414-416.
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Personalità legate a Verona|Personalità legate a Padova|Personalità legate a Venezia|Bon Francesco Augusto]]
* {{Collegamenti esterni}}
[[Categoria:Scrittori dialettali]]
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|letteratura|teatro}}
 
[[Categoria:Scrittori dialettali italiani]]
[[Categoria:Bon|Francesco Augusto Bon]]