Roby Crispiano: differenze tra le versioni
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|nome =Roby Crispiano
|nome alfa=
|tipo artista =
|nazione =
|genere =Pop
|genere2=Beat
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|anno inizio attività = 1959
|anno fine attività =1968
|
|etichetta= [[MEC (casa discografica)|MEC]]<br />[[Orpheus (casa discografica)|Orpheus]]<br />[[CAM (casa discografica)|CAM]]<br />[[Sunset Records]]<br />[[Vedette (etichetta discografica)|Vedette]]<br />[[Giallo Records]]
}}
{{Bio
|Nome = Roby
|Cognome = Crispiano
|PostCognomeVirgola =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 18 luglio
|AnnoNascita = 1938
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|
▲|Epoca = 1900
|PostNazionalità =
▲|Nazionalità = italiano
▲|PostNazionalità = {{sp}}in voga ai tempi della [[musica beat]], ovvero negli [[anni 1960|anni sessanta]]. Ha inciso per la [[Vedette]] e altre [[etichette discografiche]] componendo canzoni musicate anche da [[Armando Sciascia]]
}}
==Biografia==
===Gli inizi: cantante melodico===
Ha debuttato nella [[musica leggera]] verso la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]], esibendosi come cantante melodico con il proprio vero nome. Ottenuta una prima scrittura, ha partecipato nel [[1962]], come nuova proposta, al [[Cantagiro 1962|Cantagiro]]. Il brano che presentò era un motivo a ritmo di [[twist]], un ballo all'epoca molto in voga: ''I nuovi angeli''. ▼
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I mutamenti in campo musicale provenienti dagli [[USA]], con l'esplosione della [[folk music]], lo indussero però ben presto a cambiare genere e ad avvicinarsi a sonorità più moderne, accompagnato dal [[gruppo musicale]] capitolino dei [[Fholks]] (poi Folks]]). Con il nuovo pseudonimo di Roby Crispiano ha così pubblicato nel [[1966]] un brano fra il folk ed il [[blues]] intitolato ''Solo io e te''. A sorpresa, la canzone si piazzò al primo posto nella classifica settimanale stilata dalla trasmissione radiofonica ''[[Bandiera gialla (trasmissione radiofonica)|Bandiera gialla]]'', scalzando una cantante al tempo molto in voga come [[Caterina Caselli]]<ref>Approfondimento su [http://www.rockemartello.com/2006/07/18-luglio-1938-roby-crispiano-dal.html Rockemartello.com] (URL consultato il 23-12-2009)</ref>.▼
Nello stesso anno è anche il cantante (insieme a [[Gisella Ferrini]], [[Franca Duccio]], [[Enzo Oliva]] e [[Rita Della Torre]]) dell'orchestra di [[Luciano Fineschi]], con cui pubblica anche un 33 giri (però in formato 45 giri) per l'etichetta [[Orpheus (casa discografica)|Orpheus]], con le cover di alcuni successi dell'anno.
==La censura per "Brennero 66"==▼
Ma è nello stesso anno che Crispiano viene censurato dalla [[Rai]] (che organizzava l'evento) al [[Festival delle Rose 1966|Festival delle Rose]] di [[Roma]], dove doveva presentare con i [[Pooh]], un proprio brano intitolato ''Brennero 66'', che parlava dei giovani militari chiamati a vigilare sui tralicci dell'alta tensione in [[Alto Adige]] al tempo al centro degli attentati di movimenti autonimisti sudtirolesi. Alla canzone di Crispiano viene cambiato il titolo in ''Le campane del silenzio'' ed una frase, ''"Tu sei morto inutilmente"'', viene sostituita con ''"Tu sei morto in silenzio"''. ▼
Ebbe anche alcune partecipazioni nel mondo del cinema come cantante ed autore in qualche colonna sonora cinematografica.
Altri suoi ''hit'' di quell'anno sono ''A piedi scalzi'' (presentata al [[Cantagiro 1967]]) e ''Uomini uomini'' (musicata da [[Francesco Anselmo]]), una delle più note canzoni di protesta, nate sull'onda della [[contestazione]] attuata all'epoca dai movimenti giovanili<ref>Info e testo su: [http://www.musicaememoria.com/uomini_uomini.htm Musicaememoria.com]</ref>. ▼
===Il passaggio al beat ed alla canzone di protesta===
Al [[Un disco per l'estate 1968|Disco per l'estate]] del [[1968]] presentò il brano ''L'aria d'oro''. Altre sue canzoni divenute celebri sono state ''Il messaggio'', ''Quando ritorno al mio paese'', ''Se potessi essere il vento'', ''Non riesco più a sognarti'' (''[[cover]]'' di un brano di [[Timi Yuro]]'', pubblicata con il nome di Roberto Castiglione), ''Solo io e te'' e ''Occhi verdi''.▼
▲I mutamenti in campo musicale provenienti dagli [[USA]], con l'esplosione della [[folk music]], lo indussero però ben presto a cambiare genere e ad avvicinarsi a sonorità più moderne, accompagnato dal [[gruppo musicale]] capitolino dei [[Fholks]] (poi Folks
▲===La censura per "Brennero 66"===
▲Ma è nello stesso anno che Crispiano viene censurato dalla [[Rai]] (che organizzava l'evento) al [[Festival delle Rose 1966|Festival delle Rose]] di [[Roma]], dove doveva presentare con i [[Pooh]], un
▲Altri suoi ''hit'' di quell'anno sono ''A piedi scalzi'' (presentata al [[Cantagiro 1967]]) e ''Uomini uomini'' (musicata da [[Francesco Anselmo]]), una delle più note canzoni di protesta, nate sull'onda della [[contestazione giovanile]]
▲Al [[Un disco per l'estate 1968|Disco per l'estate]] del [[1968]] presentò il brano ''L'aria d'oro''. Altre sue canzoni divenute celebri sono state ''Il messaggio'', ''Quando ritorno al mio paese'', ''Se potessi essere il vento'', ''Non riesco più a sognarti'' (''[[cover]]'' di un brano di [[Timi Yuro]]
Per i [[Pooh]] ha anche scritto, insieme a [[Giuseppe Cassia]], il testo di ''Otto rampe di scale'', inciso dal gruppo nel [[1969]] (la musica è di [[Bruno Filippini]]).
===Il declino ed il ritiro dal mondo musicale===
Con il tramonto dell'epoca beat, anche la carriera di Crispiano - poco avvezzo a scendere a compromessi con il mondo dello ''showbiz'' ed ancora scottato per le vicende del 1966 - si avviò ad un rapido declino. Nella parte finale della carriera ha supportato l'attività del gruppo musicale [[Panna Fredda]] evitando però ogni partecipazione a trasmissioni televisive di tono celebrativo o ''revival''<ref>Vedi anche: [http://www.musicaememoria.com/complessi_beat_info_brevi.htm#Roby%20Crispiano Musicaememoria.com] (URL consultato il 23-12-2009)</ref>.▼
Con il tramonto dell'epoca beat, anche la carriera di Crispiano - poco avvezzo a scendere a compromessi con il mondo dello ''showbiz'' ed ancora scottato per le vicende del 1966 - si avviò ad un rapido declino.
Nella parte finale della carriera ha lavorato come direttore artistico per la [[Vedette (etichetta discografica)|Vedette]], scoprendo [[Stefano Rosso (cantautore)|Stefano Rosso]] e supportando l'attività del gruppo musicale [[Panna Fredda]].
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===La riscoperta===
Nel [[1994]] Roby Crispiano attraversa un periodo di difficoltà finanziarie. Il critico [[Claudio Scarpa]] si fa allora promotore con alcuni amici ed ammiratori del cantautore (fra cui [[Luciano Ceri]], [[Italo Gnocchi]], cugino di [[Gene Gnocchi]], ed il collega [[Gene Guglielmi]]) della pubblicazione di un album con l'etichetta [[Giallo Records]] intitolato ''[[Solidarietà per un amico]]''. Il disco (per il quale Scarpa redige un libretto riassuntivo della vicenda artistica ed umana di Crispiano) contiene quasi tutto il repertorio di Castiglione/Crispiano e per la sua pubblicazione viene ottenuta una liberatoria, relativamente al periodo in cui l'artista incideva per la [[Vedette (etichetta discografica)|Vedette]], da [[Sergio Sciascia]], figlio di [[Armando Sciascia|Armando]]; l'incasso del disco viene devoluto interamente al cantautore.
Scarpa accompagnò Crispiano a Radio Jolly Nostalgie per presentare il CD organizzando contestualmente con la radio una serata nel tentativo di convincere il cantante a rimettersi a cantare e a presentarsi al [[Roxy Bar]] di [[Red Ronnie]].
La pubblicazione del CD consentì comunque una "riscoperta" a livello mediatico di Crispiano, che peraltro era stato intervistato già nel marzo 1987 dallo stesso Scarpa per il primo numero della rivista ''[[Anni '60 (rivista)|Anni '60]]''. Successivamente, un servizio viene dedicato all'artista anche da ''[[Raro!]]''.
Qualche anno dopo la [[Giallo Records]] ha pubblicato un ulteriore CD antologico, integrandolo con brani di altri artisti.
==Discografia parziale==
=== Album ===
*[[1994]]: [[Solidarietà per un amico]] ([[Giallo Records]], ADS NC 1001/2)
*[[1997]]: [[The best of Vedette]] ([[Giallo Records]], SAF 012)
====Con l'Orchestra di Luciano Fineschi====
*[[1962]]: [[Motivi di successo 1962]] ([[Orpheus (casa discografica)|Orpheus]], IPK 708)
===45 giri come Roby Castiglione===▼
=== Singoli ===
*[[1960]]: [[Hallò/Zingarella cha cha cha]] ([[MEC (casa discografica)|MEC]], NS 33513; il brano sul lato A è cantato da [[Nello Segurini]], mentre Castiglione canta quello sul lato B)▼
▲*[[1960]]: [[Hallò/Zingarella cha cha cha]] ([[MEC (casa discografica)|MEC]], NS 33513; il brano sul lato A è
*[[1961]]: [[Libellule/Un uomo vivo]] ([[MEC (casa discografica)|MEC]], NS 33524)
*[[1962]]: [[I nuovi angeli/Tutti gli altri]] ([[CAM (casa discografica)|CAM]], CA 2432)
*[[1962]]: [[
*[[1962]]: [[Ormai/Tu non sei fatta per piangere]] ([[CAM (casa discografica)|CAM]], CA 2473)
*[[1963]]: [[Occhi verdi/Troppo giovane]] ([[Sunset Records]], SH 3023)
*[[1964]]: [[Non riesco più a sognarti/E vattene]] ([[Sunset Records]], SH 3028)
*[[1965]]: [[Mi hai cambiato il mondo/Vorrei seguire il giorno]] ([[Sunset Records]], SH 3054)
===
*[[1966]]: [[Uomini uomini/Solo io e te]] ([[Vedette (etichetta discografica)|Vedette]], VVN 33118)
*[[1966]]: [[Quando ritorno al mio paese/Il messaggio]] ([[Vedette (etichetta discografica)|Vedette]], VVN 33123)
*[[1967]]: [[A piedi scalzi/Se potessi essere il vento]] ([[Vedette (etichetta discografica)|Vedette]], VVN 33137)
*[[1968]]: [[Una strada ci sarà/La corda]] ([[Vedette (etichetta discografica)|Vedette]], VVN 33149)
*[[1968]]: [[L'aria d'oro/La corda]] ([[Vedette (etichetta discografica)|Vedette]], VVN 33151)
===
*[[1966]]: [[Solo yo y tu/Hombres hombres]] ([[Music Hall (casa discografica)|Music Hall]], MH 30835)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* Claudio Scarpa "Il messaggio di Roby Crispiano" Intervista al cantante apparsa sul N. 1 di "Anni '60" di marzo 1987.
* Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), ''Dizionario della canzone italiana'', ed. Curcio, 1990; alla voce ''Crispiano, Roby'', di Enzo Giannelli, pag. 450
* Ursus (Salvo D'Urso), ''Manifesto beat'', edizioni Juke Box all'Idrogeno, Torino, 1990; alla voce ''Roby Crispiano'', pagg. 39-40
* Cesare Rizzi (a cura di), ''Enciclopedia del Rock italiano'', Milano, [[Arcana Editrice]], 1993, alla voce ''Roby Crispiano'', pag. 61.
* Red Ronnie - Claudio Scarpa: ''Quei Favolosi Anni Sessanta'', 1993, [[Fratelli Fabbri Editori]], pag. 106/109
* Autori vari, ''Discografia italiana'', ed. [[Raro!]], 2006, alle voci ''Castiglione Roby'', pag. 124, e ''Crispiano Roby'', pag. 169
* Umberto Bultrighini - Claudio Scarpa - Gene Guglielmi : Intervista approfondita di 6 pagine a Roby Crispiano effettuata da Claudio Scarpa e inserita nel libro “Al di qua, al di là del Beat” edito e pubblicato da Carabba Editore a luglio 2011 – 430 pagine.
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