Lago di Ravedis: differenze tra le versioni
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Il '''lago di Ravedis''' è un [[lago artificiale]] nel territorio comunale di [[Montereale Valcellina]], in [[provincia di Pordenone]]. È lungo 7 km, profondo 48,5 metri circa, contiene 25,8 milioni di m³ d'acqua. La quota di massimo invaso è 341,00 m s.l.m., di minima regolazione 306,50, mentre quella di massima regolazione è 338,50 m s.l.m.
== Storia ==
Un primo progetto per la costruzione della diga di Ravedis risale alla fine degli anni '50; infatti era prevista una diga ad arco-cupola nella stessa sede di quella attuale alta una cinquantina di metri, e con lo sbarramento di Mezzocanale (mai realizzato a monte di [[Barcis]]), doveva entrare a far parte nell'impianto del [[Grande Vajont]].
Un primo progetto per la costruzione della diga di Ravedis risale alla fine degli anni '50. Tuttavia, per l'inizio vero e proprio del cantiere si dovranno aspettare quasi trent'anni. Dopo un travagliato iter riguardante il progetto e i costruttori, nel 1986, viene posizionata la prima pietra della diga.<ref>{{Cita libro|autore=Luigino Zin|titolo=Il torrente Cellina e la diga di Ravedis|annooriginale=2014|p=228}}</ref> Dopo cinque anni di pausa (1994-1999) dovuti alla mancanza di fondi, i lavori riprendono a maggio 2001, la struttura diga viene terminata nel novembre 2003, mentre per il completamento degli impianti elettrici e delle paratoie si dovranno aspettare altri 7 anni.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Luigino Zin|titolo=Il torrente Cellina e la diga di Ravedis|annooriginale=2014}}</ref> Nei tre anni successivi vengono eseguiti i collaudi di tutte le apparecchiature.▼
La tragedia successa ad [[Erto e Casso]] nel 1963 bloccò il progetto che prese il via diversi anni più tardi, all'inizio degli anni 80. La grande paura dell'evento (accaduto a pochi km di distanza) fece si che si spesero molti dei soldi disponibili per consolidare le sponde della valle tramite iniezioni di cemento dove sarebbe dovuta sorgere la diga.
Tuttavia, per l'inizio vero e proprio del cantiere si dovranno aspettare quasi trent'anni.
Dopo un travagliato iter riguardante il progetto e i costruttori, nel 1986 viene posizionata la prima pietra della diga.<ref>{{Cita libro|autore=Luigino Zin|titolo=Il torrente Cellina e la diga di Ravedis|annooriginale=2014|p=228}}</ref>
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Nella primavera del 2015
Il collaudo tecnico-funzionale dell'opera non è stato ancora emesso in quanto nella primavera del 2015 si sono manifestati problemi tecnici alle paratoie degli scarichi di fondo, che tuttavia non pregiudicano il funzionamento del bacino e che si conta di risolvere entro la primavera del 2016.}}</ref>
Attualmente (2022),<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.fvg.it/rafvg/giunta/dettaglio.act;jsessionid=F4C9AD5C0231433617269CD2AEEE3684?dir=/rafvg/cms/RAFVG/Giunta/&id=112729&ass=C07&WT.ti=Ricerca%20comunicati%20stampa|titolo="Il collaudo funzionale della diga di Ravedis, con la definizione completa dell'esercizio, potrà avvenire soltanto dopo il completamento della modifica del sistema di movimento delle paratoie degli scarichi di fondo, mentre gli interventi di adeguamento sono stati finanziati con delibera del Cipe 54/
Fabio Scoccimarro, assessore regionale alla difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile|url=https://www.regione.fvg.it/rafvg/giunta/dettaglio.act;jsessionid=F4C9AD5C0231433617269CD2AEEE3684?dir=/rafvg/cms/RAFVG/Giunta/&id=112729&ass=C07&WT.ti=Ricerca%20comunicati%20stampa|titolo=Ambiente: Scoccimarro, no notizie Autorità distretto su invasi Meduna|pubblicazione=|data=28/01/2021}}</ref> sui 318 m s.l.m, con una perdita del 77% rispetto al volume irriguo previsto, fino al termine della riparazione e successivo collaudo, delle paratoie dello scarico nel lato sinistro<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2019/06/19/pordenone-test-finale-a-ravedis-dopo-le-modifiche-la-paratoia-funziona-34.html|titolo=Ultima prova ieri, alla diga di Ravedis, per verificare il funzionamento della prima paratoia modificata dello scarico di fondo.}}</ref>.
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Nel 1997, è stata realizzata una quinta centrale nei pressi di [[Cordenons]]. A causa del terreno ricco di risorgive, nella costruzione è stato utilizzato il sistema [[Wellpoint]].
L'impianto deriva le acque nella parte terminale dell'esistente canale di scarico della [[centrale idroelettrica di Villa Rinaldi]], dove sono state ricavate la vasca di carico e l'opera di presa. Il canale di derivazione in pressione, lungo 3.780 m circa, è costituito da due tubazioni interrate in [[Calcestruzzo armato precompresso|cemento armato precompresso]] che si innestano nel basamento della torre piezometrica. Da qui parte una breve condotta forzata che termina con un distributore dotato di tre diramazioni facenti capo ad tre gruppi turbina-alternatore ad asse verticale con turbina Francis e generatore asincrono. L'acqua scaricata dalla centrale viene restituita, tramite un canale, nel torrente [[Meduna]]. Dopo la costituzione dell’impianto è stato realizzato da ditta privata un impianto [[Piccolo idroelettrico|mini-idro]] per l’utilizzo del salto residuo sulla restituzione nel torrente Meduna.
== Note ==
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== Altri progetti ==
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{{Portale|Friuli-Venezia Giulia}}
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