Alfonso Meomartini: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Figlio di Giuseppe Nicola consigliere provinciale e sindaco di Reino e di Luisa Giampietro, fratello dell'archeologo [[Almerico Meomartini]] e del magistrato Francesco, studiò al collegio dei [[Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie|Padri Scolopi]] di Benevento sin dall'età di otto anni e si laureò poi in giurisprudenza presso l'Università di Napoli ove iniziò a lavorare sotto la guida di Gaetano Petitti tra i massimi civilisti partenopei.
Tornato a Benevento vi esercitò la professione di avvocato, ottenendo più volte incarichi legali dalla curia napoletana e beneventana quale esperto di diritto canonico.
Patrocinò alla Corte di Appello a Napoli e in Cassazione a Roma in favore o contro note famiglie beneventane ed enti pubblici tra cui il Municipio, la Provincia, il Liceo Giannone, la Banca Cooperativa e la Banca del popolo, l'Intendenza di Finanza, il Seminario Arcivescovile, il Capitolo metropolitano e la Società Operaia di Benevento, nonché la Banca popolare cooperativa di Napoli, e le congreghe di carità di Colle Sannita, Campolattaro e Circello,
In tale ambito diede alle stampe circa un centinaio di monografie giuridiche.▼
▲In tale ambito diede alle stampe circa un centinaio di monografie giuridiche che si aggiunsero ad altre opere di carattere generale.
Lungamente attivo nella politica in ambito provinciale, fu anche giornalista e autore di un importante testo sulla storia dei comuni sanniti.
Alfonso Meomartini fu colpito da [[emiplegia]] nel 1901 e visse infermo per diciassette anni "inchiodato sopra una sedia di dolori e di tormenti ma conservando intatte le facoltà tutte del suo intelletto e la memoria feconda come nei tempi passati" (Luigi Maria Foschini), finché morì di polmonite.
Riposa in una monumentale tomba al cimitero di Benevento accanto al fratello Almerico.
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''In Italia abbiamo un esodo continuo delle migliori braccia necessarie all'agricoltura. E l'impulsione a questo esodo, a questa emigrazione, è tutta artificiale, è tutta opera delle cointeressate società di navigazione e dei loro agenti. Altri creda pure che questo sia un bene. Io lo credo il maggiore dei mali. Altri creda che sia effetto del disagio economico. Io credo sia la causa primiera del disagio medesimo».''
Accorto studioso di storia locale compì dal 1870 al 1888 minuziose ricerche su tutti i 77 comuni della [[provincia di Benevento]], pubblicati nella rubrica "Cenni cronistorici sui paesi del Sannio" sulla "Gazzetta di Benevento" e raccolti successivamente nel volume ''I comuni della provincia di Benevento. Storia, cronaca, illustrazione'', editore Giuseppe De Martini, [[1907
Il libro - frutto di ricerche personali in loco e senza ausilio di altre precedenti fonti bibliografiche - è stato più volte riedito per circa ottant'anni fino al 1985 e resta tuttora - in molti casi - unico strumento storico e filologico per la ricostruzione della storia di molti piccoli centri.
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