Autobus Atac SPA C-9000: differenze tra le versioni
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Gli autobus '''''SPA C-9000''''' della rete di Roma sono stati un gruppo mai esattamente quantificato di veicoli autobus adibiti al servizio urbano della città.
== Storia ==
Dopo gli [[Autobus
== Tecnica ==
[[File:Bus roma spa 2.jpg|thumb
Come nei veicoli della [[Società Romana Tramways Omnibus|SRTO]] i C-9000 sono costruiti sul normale [[Autotelaio|telaio]] per gli autocarri dove, al posto del cassone, viene "poggiata" una cassa in legno destinata ai viaggiatori di evidente discendenza tranviaria, con panche longitudinali e accessi su entrambi i lati, chiusi da cancelletti. Nulla di sa dei motori e dell'apparato frenante.
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La storia di queste vetture è densa di lacune, essenzialmente dovute alla contradditorietà dei pur pochi dati disponibili. Se non è accertata la loro presenza a Roma negli anni '10 si sa per certo che dopo la [[prima guerra mondiale]], in vista della ricostituzione di una rete automobilistica, il comune di Roma bandisce una gara per l'acquisto di sei vetture, vinta dalla [[Società Piemontese Automobili|SPA]] per gli chassis e dalla [[Alenia Aermacchi|Macchi]] per le carrozzerie. Dodici vetture analoghe sono acquistate in periodo non accertato del 1920, anno in cui sono attive due autorimesse: una al [[Circo Massimo]], dove si trovano le sei vetture del [[1919]], e una in locali presi in affitto dall'Istituto Nazionale di educazione fisica, nella zona dei Parioli. In gestione comunale sono verniciati in giallo e rosso. Nel [[1924]], quando la rete viene data in appalto alla ''Società Anonima Trasporti Ugolini - T.U.'' i veicoli sarebbero in totale 48, 29 dei quali, riverniciati esternamente in bianco, passano in comodato al nuovo esercente che, da parte sua, mette in circolazione anche numerosi [[Autobus Atac ad accumulatori (1924-1935)|autobus ad accumulatori]].<ref name= "tramroma" />
Alla cessazione dell'appalto, tuttavia, le vetture SPA che passano all'azienda municipale, riverniciate in doppio-verde, sono soltanto 14.<ref>Ordini di servizio n. 87 e 88 dell'11 febbraio 1928, n. 98 del 20 febbraio 1928.</ref> Questa differenza si potrebbe spiegare dando per buona l'ipotesi che la Ugolini operasse non soltanto nella capitale. Questa azienda, infatti, che a Roma viene costituita con regolare atto notarile a tre giorni dall'assunzione del servizio, sembra che esercitasse autoservizi anche in altre città, in ognuna con una diversa ragione sociale; a Cesena, ad esempio, dove si ha notizia di una ditta chiamata ''Trasporti Romagnoli - Ugolini'', che nel 1924 esercita l'autolinea Cesena città-Cesena stazione FS con una vettura autoelettrica (ma la stessa ditta esercita anche l'autolinea Pescara-Pineta, sulla quale fanno servizio cinque autoelettriche e un autobus SPA C9000). Tracce di una ditta Ugolini esistono anche a Napoli e a Bologna (sempre con nomi del tipo Trasporti Ugolini), e se si prende per buona l'ipotesi che facciano tutte riferimento agli stessi azionisti si deve ritenere che possa esserci stato un non indifferente movimento di vetture tra i vari parchi, e ciò spiegherebbe la differenza tra le vetture SPA poc'anzi notata, ed anche la notizia che vuole un gruppo di [[Autobus di Roma: vetture autoelettriche|autoelettriche]] (quelle numerate da 169 a 171), in servizio a Roma solo per breve tempo.
Come che sia 14 vetture SPA C9000 tornano in mano all'azienda municipale. Non sono note l'esatta consistenza e la data di radiazione di questi mezzi, ma almeno tredici unità sono ancora presenti al 1º gennaio 1929 presso l'autorimessa Portuense (via Bellani), seppure non più impiegate attivamente. Non si sono trovati dati relativi alla radiazione di questi autobus, ma un ordine di servizio del 1935 (che dispone il definitivo accantonamento di due autocarri di servizio su telaio C9000, targati 4535 e 23867), dà modo di credere che siano stati accantonati entro i primi mesi del 1930 per essere trasformati (in tutto o in parte), quale veicoli di servizio.<ref>Ordine di servizio n. 301 del 30 aprile 1935.</ref>
[[File:Visuale di via del Tritone attorno alla metà degli anni '20 (00031a).jpg|thumb
A complicare ulteriormente il ragionamento relativo agli SPA è anche l'immagine qui a lato, nella quale si vede uno di questi autobus in via del Tritone sicuramente dopo il 1º marzo 1925 (la vettura e i tram municipali circolano a destra), ma altrettanto sicuramente prima del 19 settembre 1927 (poiché la tabella di linea reca il numero 4). La foto risale quindi, e senza ombra di dubbio, al periodo della gestione Ugolini, ciò che però contrasta con la colorazione esterna dell'autobus, che non è evidentemente quella regolamentare in bianco ghiaccio della Ugolini, visibile nelle immagini proposte poc'anzi. Che si tratti di una vettura già utilizzata dal comune ed ancora non aggiornata nella colorazione è la spiegazione più facile, ma si può anche credere che si tratti di uno dei numerosi autobus giunti provvisoriamente a Roma durante l'esercizio privato della rete, provenienti con molta probabilità dalle altre società Ugolini contemporaneamente operanti in altre città, che in virtù della temporanea presenza nella capitale non sono aggiornati nella livrea esterna.
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* il numero del centinaio identifica il costruttore del veicolo (allora unico per telaio e motore: centinaio dispari per autobus SPA, centinaio pari per autobus Lancia.
Sulla base di questi criteri in gestione ATAG i 14 SPA C-9000 rimasti in circolazione sono numerati B.101-B.127.<ref name=
== Note ==
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== Bibliografia ==
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== Collegamenti esterni ==
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{{portale|roma|trasporti}}▼
{{Tram ATAC Roma}}
[[Categoria:Autobus di Roma|SPA C-9000]]
[[Categoria:Società Piemontese Automobili]]
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