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La '''ciriola''' è un tipico panino della cucina laziale. Si tratta di uno dei tipi di pane più caratteristici di [[Roma]], anche se diventato rarissimo con il passare dei decenni.<ref name="spar">{{cita web|url=https://www.romatoday.it/speciale/a-roma-ci-piace/forni/ciriola-che-fine-ha-fatto.html|titolo="C'era na vorta la Ciriola". Che fine ha fatto il panino più famoso della Capitale?|accesso=15 maggio 2023}}</ref>
== Descrizione ==
Il panino, prodotto con circa 80-100 grammi di farina bianca, ha una forma ovale appuntita ai due lati in modo tale da essere paragonato a una [[palla da rugby]]. Ha una crosta chiara ma croccante e mollica morbida, può essere utilizzato per imbottire dei panini o anche per essere tagliato a piccole fette.
== Etimo ==
La parola potrebbe derivare da ciriola inteso come nome comune di alcuni pesci simili alle anguille come se ne trovavano in passato nel [[Tevere]]. La forma del pane sarebbe stata paragonabile a quella di tali pesciolini. Questo etimo è tuttavia contestato.
== Diffusione ==
Si trattava in passato di un pane assai diffuso nel [[Lazio]], anche se la sua fama era contrastata da quella della [[michetta]], detta rosetta nella capitale. Un momento cruciale nella storia della ciriola venne quando ai tempi dell’[[inflazione]] galoppante degli [[anni Settanta]] la ciriola venne inclusa nella lista dei beni a prezzo [[calmiere|calmierato]] per garantire alle masse l’accesso a un pane dal prezzo modico e protetto dagli aumenti. Ciò avvenne tuttavia senza che il governo adottasse le misure necessarie affinché l’[[offerta (economia)|offerta]] rimanesse in qualche modo garantita e il pane rimanesse quindi disponibile in quantità sufficiente a soddisfare la [[domanda (economia)|domanda]].<ref name="infla">{{cita web|url=http://www.francomostacci.it/?p=2452|titolo=L'inflazione, il carovita e le rivalutazioni salariali|accesso=20 agosto 2017}}</ref>
Il risultato fu che i fornai non trovarono vantaggioso produrla e preferirono offrire altri tipi di pane come la summenzionata rosetta, mentre la ciriola si ritirava gradualmente dal mercato fino al momento di diventare del tutto introvabile nel corso degli [[anni Ottanta]]. Si tratta del resto di un fenomeno conosciuto anche attraverso la storia di altri prodotti come le [[sigarette nazionali]].<ref name="infla"/> Il calmiere dei prezzi siglò di fatto la fine della popolarità della ciriola, la cui fama non sarebbe più ritornata ai livelli originari.<ref name="spar"/>